colloqui

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Edoardo's Pov

Oggi è giornata di colloqui, ovviamente solo per quelli a cui passano familiari.
Insieme a me Lino venne a chiamare anche Ciro, così andammo nella stanza per i colloqui e seduta c'era Carmela mia moglie, e madre di mio figlio Ciro che deve ancora nascere.
Mentre per Ciro c'erano il padre e Pietro suo fratello maggiore.
Mi sedetti parlai un po' con Carmela e quando finì il tempo per i colloqui la baciai,le accarezzai la pancia e me ne andai.

Sofia's Pov

Oggi abbiamo i colloqui con i nostri familiari, ho un po' di paura perché so com'è mio padre di sicuro se viene mi farà la ramanzina dicendo che sarei dovuta essere più prudente.
Mi preparai e Nunzia mi venne a chiamare mi portò in una stanza piena di persone, ma notai subito il tavolo più grande con tre persone sedute così sorrisi e andai verso il tavolo loro si girarono, erano i miei fratelli.
Li abbracciai tutti e vidi che avevano un borsone e uno zaino.
Me li passarono sopra il tavolo e Elena disse <Sofì a casa ci manchi assai, purtroppo papà n'ha potut veni però ci ha chiesto di darti questa> mi passò una busta, li guardai la aprì e la lessi.

"Amor e papà,
Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, non posso fare nulla non che dirti che potevi essere più prudente, ma poteva succedere a chiunque quindi stai tranquilla. A casa manchi a tutti, ci mancano i tuoi scherzi e i tuoi gesti gentili come te.
Spero che li ti troverai bene, mi dispiace tanto di non essere potuto venire ma per affari importanti farò in tempo. Ti prometto che al prossimo colloquio ci sarò.
Ti mando un bacio e un abbraccio.
   
F.D"

Sorrisi richiusi la busta e la infilai nello zaino che richiusi, li guardai loro capirono subito e Tommaso disse < tranquilla lo zaino e il borsone li ha fatti Elena> rise, io a mia volta ridacchiai.
Elena mi guardò e iniziò a piangere, io le presi la mano e le dissi <pccrè tranquilla...> Lei mi guardò < Sofì io non so come farò senza di te> le baciai la mano per tranquillizzarla < amor mij.. tranquill ci stanno sempr Tom e Mat daij, so che non è o stess ma, almen a quaccos servn> lei rise e i due ci guardarono offesi parlammo un po' e Marco ad un certo punto disse <comunque no borson c'è na sorpers da part mij e di Tom> si guardarono io di istinto presi il borsone ,ma Tom mi fermó < no. Guarda dopo> alla fine Nunzia ci disse che il momento dei colloqui era finito e quindi li abbracciai tutti per poi andare in cella con le mani piene.
Arrivate in cella io,Nad e Silvia parlammo mentre io aprivo il borsone.
< Ma almeno sai cosa ti hanno regalat?> Io feci di no con la testa  la aprì e subito sopra vidi 2 magliette che sono almeno il triplo della mia taglia normale, ridacchiai mi avevano dato 2 delle loro magliette le piegai e continuai a vedere che mi aveva messo Elena.
Mi aveva messo un sacco di cose, ero felice così aprì lo zaino e guardai perché quando ci ho messo la lettera di mio padre non avevo visto cosa c'era dentro.
C'erano un sacco di robe i miei elastici stile scrunchie, una pochette con qualche trucco, un altra con dentro lo shampoo e il balsamo e infine il mio quaderno dove scrivevo tutto quello che mi passava per la testa e infine delle cuffie con il telefono con la musica.
Sorrisi mi mancavano tantissimo.

~ Angolo scrittice

Bentornate.
Spero vi stia piacendo la storia.
In questi giorni spero di riuscire a pubblicare.
Vi mando un bacione<3

                                                                                                                  

DAL MIO NIENTE AL MIO TUTTO|| Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora