Capitolo 9

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La mattina seguente mi svegliai verso le 9:45,volevo essere in orario per il colloquio col nuovo Mister,volevo fare una buona impressione. Mentre Mia e David continuavano a dormire nella stanza accanto io mi feci una doccia,feci colazione con due fette biscottate e marmellata e mi vestii,presi il borsone e uscii da casa dirigendomi verso il centro sportivo. Era il periodo del calciomercato quindi vedevo giornalisti che si sbattevano qua e là alla ricerca dello scoop dell'ultimo minuto. Io tranquillo camminai dritto per la mia strada ed entrai nel centro sportivo. Prosegui dritto e mi ritrovai in una sala molto grande dove c'erano esposti alcuni quadri: doveva essere il museo della Juve. Vidi immagini di calciatori che avevano fatto la storia della Juventus: da Platini a Baggio,passando per Del Piero. In particolare vidi la Juve che nel lontano 1982 alzava la coppa dalle grandi orecchie. Per un attimo provai una forte adrenalina e una pelle d'oca eppure non ero tifoso della Juventus...

"Bella,vero??"- mi disse una voce dietro di me. Mi girai e trovai un uomo sulla 50ina con la tuta della Juventus e con un pallone in mano: era il mio nuovo mister

"Ehm,buongiorno Mister"- gli dissi girandomi con la stessa espressione di un bambino che era stato colto in flagrante mentre mangiava di nascosto

"Buongiorno Valerio ,benvenuto nella Juventus. Da oggi sarai a mia disposizione e dei tuoi compagni,ti illustro il programma"- disse-"allenamento ogni mattina alle 9,in orario mi raccomando,alle 13 pranzo con la squadra,poi qualche volta,in caso di partite importanti,una rifinitura pomeridiana e poi la sera puoi spassartela con chi vuoi,ma non divertiti troppo"-continuò ridendo.

"Sisi ricevuto,Mister"- gli dissi sorridendo.

"Adesso va a cambiarti,tra poco ti presento alla squadra,lì ci sono gli spogliatoi"- mi disse indicandomi una porta con su scritto in caratteri cubitali "SPOGLIATOI".

"La ringrazio,a dopo"- gli dissi e mi diressi verso quella porta.

Aprii la porta ed entrai, c'era un ragazzo che appena mi vide con un sorrisetto beffardo mi disse: "Ah eccolo il terroncello mister 30 milioni"

Mi sentii colpito moltissimo da questa frase,odiavo le discriminazioni. Non dissi niente e lo ignorai posando il mio borsone sulla panchina

"Che c'e il gatto ti ha morso la lingua?"- continuava ad insistere-"si può sapere perchè hanno speso così tanto per te??"

Non la smetteva di importunarmi,stavo per reagire quando una voce disse: "Smettila Alex,lascialo stare"

Mi girai e vidi un ragazzo che entrando spinse quel ragazzo che mi stava rompendo: "Non ti ha fatto nulla di male,lascialo in pace"

"Oh è arrivato l'eroe...ci vediamo in allenamento,terrone"- disse allontanandosi e uscì dalla porta

Non nascosi che stavo quasi per piangere.

"Vaffanculo"- facendo il gesto della mano verso il ragazzo. Poi si rivolse verso di me: "Ehi,lascialo perdere è solo un bambino viziato del cazzo. Piacere sono Diego,benvenuto nella squadra"

Si,non conoscevo i calciatori della Juve...avevo così passato tanto tempo a Napoli che delle altre squadre non m'importava nulla

Io,che ero ancora colpito dalla scena, risposi:"Io sono Valerio,piacere"

Mi fece un sorriso e disse:"Quello stronzo si chiama Alex,è arrabbiato perchè non segna neanche a porta vuota-disse ridendo-"e se la prende con te perchè gli hai rubato il posto di gioiellino di casa,non ci posso credere che pensa davvero questo,è un bambino...stagli alla larga.

"Lo farò"- dissi riprendendomi,mi ritornò il sorriso

"Dai su cambiati che già sta iniziando l'allenamento"- disse Diego puntando la mano verso l'uscita-" ci si becca lì".

La solitudine dei numeri unoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora