*Scusate per la grande assenza ma ho avuto la maturità ed ero straimpegnato,adesso ritorno con la nuova parte :) *
Tornai a casa,parcheggiai la macchina e uscii sbattendo violentemente la portiera. Ero incazzato nero. Federico,il mio vicino di casa,mi vide mentre stava annaffiando le piante davanti al giardino che aveva dirimpetto a casa mia
"Giornataccia?"-chiese con un sorriso beffardo
"Lasciamo perdere,non voglio parlarne"-gli risposi quasi ignorandolo e proseguendo a camminare
"Ci vediamo Valerio ,magari quando sarai più calmo..."-disse Federico ritornando alla sua attività.
Entrai a casa e sbattetti anche la porta (oggi volevo rompere tutto)
Mia mi vide nero come il carbone e avvicinandosi mi chiese: "Che è successo Valerio??Ti ha ancora insultato?"
Io mentre mi toglievo le scarpe le dissi: "Abbiamo fatto l'amore"
A quelle parole Mia rimase sbalordita ed esitò per un secondo,poi con un sorriso rispose: "Ma è fantast..."
"No,non lo è affatto"-le risposi smorzando quell'entusiasmo che era palese sul suo volto-"era solo una scopata giusto per soddisfare la sua voglia,non ha provato nulla me l'ha detto in faccia...quanto sono stronzo e io che mi ero illuso"
Mia si sedette affianco a me,spostando il cuscino, e mi disse:"Benvenuto nel club dell'amore Valerio,questo è solo l'inizio sai quante ne deve passare di acqua sotto ai ponti?Mica è tutto così facile...."Io la guardai e poi con un sospiro le dissi: "Si ma io ci credevo davvero,pensavo che davvero provasse qualcosa per me."
"Dai Valerio vieni qua,i ragazzi sono tutti così"-mi disse Mia accarezzandomi
"Neanche voi ragazze scherzate eh..."- le dissi picchiandola con un cuscino
"Ma come ti permetti,scemo"- disse Mia rispondendo con l'altro cuscino.
Finiva sempre così,quando parlavo con Mia non riuscivo ad essere serio per molto tempo.
Improvvisamente Mia smise di dare cuscinate e mi dice: "Devo dirti una cosa importante...Ma non dirla a David"
A quelle parole rimasi sorpreso. Mia e David si parlavano sempre di tutto, come mai improvvisamente questo cambiamento? Nonostante ciò le risposi dicendo: "Certo,dimmi"Si morse il labbro, esitò per parecchi minuti a tal punto che non ce la feci più a trattenere l'ansia e le dissi: "Dai Mia,stai tranquilla. Sputa il rospo"
Mia travolta rispose seccamente.... "Sono incinta"
Quelle parole risuonarono nella mia mente e nella stanza. Un suono strano ma piacevole. Non ci potevo credere però. Feci un espressione strana,mi grattai il capo e le dissi: "E' di David?"
"Si..."-rispose Mia scoppiando in lacrime
"Ehi Mia,non fare così. E' una notizia stupenda"- le dissi avvicinandomi e confortandola
"Si ma non so come David la possa prendere,sai com'è fatto...ama essere libero e improvvisamente si ritrova padre,ho paura che mi lasci per questo"- disse Mia con una voce smorzata dal pianto
"Mia smettila di fare questi cattivi pensieri, David non è stronzo a tal punto. La prenderà bene anche se è la quintessenza di Andrea Sperelli* su queste questioni è sensibile,vedrai che capirà,devi solo cercare il momento giusto per dirglielo"Mia alle mia parole si sentì confortata,si asciugò le lacrime e mi sorrise
"Non piangere,che poi ti rovini quel bel faccino da angelo che hai"- le dissi facendole un occhiolino
"Sei l'amico più dolce che mi potesse mai capitare,ma perchè dovevi essere proprio gay?"-disse Mia abbracciandomi
"Se ero etero,era tutto più facili"- le dissi mentre mi sentivo avvolto dal suo abbraccio e sentivo il suo profumo
Guardai l'orologio, mi staccai da quella morsa e le dissi: "Dai su,basta piangere se no David si insospettisce,prepariamo la cena che tra poco ritorna"
Si fecero le 20:30 io e Mia stavamo preparando la cena: piadine romagnole (anche se stavamo a Torino) quando tornò David dalla palestra.
"Buonasera...ciao Valerio ,ciao amore"-disse dirigendosi verso Mia e baciandola
Mia lo baciò e mi guardò,io le feci un ok con il dito.Durante la cena Mia non accennò del fatto che mi aveva raccontato prima,come biasimarla non era una cosa facile da dire a David,certe volte si comporta come se fosse un bambino immaturo. Si getta molto nella mischia,semmai una ragazza gli mostra attenzione lui ricambia senza problemi ed è questo che mi fa paura per Mia
"Adesso devo andare a dormire che domani c'e l'allenamento finale e poi inizia il campionato"- dissi mentre mettevo le posate nel piatto e mi dirigevo verso il lavandino per lavarli
"Vai Valerio ,qui ci penso io...in bocca a lupo e stupiscili"- disse David mentre si alzò dandomi uno schiaffetto mentre si avvicinava a me.
"Crepi..."-gli risposi-"Stai tranquilla"- dissi sottovoce a Mia.Lei ricambiò con un bacio volante.La mattina seguente mi diressi verso la sede. Dovevo rivedere ancora quella faccia di cazzo di Alex,non avevo ancora carburato la delusione. Perchè quella volta,quando mi ha chiamato terrone,non gli ho dato pugni più forti?
Mentre pensavo alle possibili soluzione che potevo attuare in quella circostanza,mi apparve Diego davanti che sorridendomi mi disse: "Ehi Valerio ,tutto bene? Sei pronto? Domani si inizia"
Ecco,un ragazzo bello simpatico e solare come Diego mai eh? Dovevo innamorarmi di quel figlio di puttana...eh beh io sono una calamita per questo genere di persona"Si,sono eccitatissimo"- gli risposi io con un sorriso
"In quale dei sensi?"- chiese scherzosamente Diego facendomi un occhiolino
Io arrossii vistosamente.
"Ehi sto scherzando eh,non sono mica una donna,quella si che ti ecciterebbe"- rispose Diego mentre entravamo nello spogliatoio
Eh si proprio le donne mi eccitano,guarda...
Cercai di sorvolare l'argomento quando nello spogliatoio entrò Alex. I nostri sguardi si incrociarono per una manciata di secondi poi io voltai lato e mi indirizzai verso Diego
"Ciao Diego-perdente"- disse Alex mentre posava il borsone
"Sempre stronzo eh,non cambiare mai. Fedele nei secoli come i carabinieri"- rispose Diego dandogli un pugno sulla spallaAlex si diresse verso di me,mi squadrò poi aprì il borsone da dove estrasse la maglietta e gli scarpini e cominciò a cambiarsi.
Diego se ne andò,rimanemmo solo io e lui. Mi voltai dall'altro lato per non dargli parola e cominciai a cambiarmi anche io. Rimasi in mutande,lui guardava ma non diceva nulla. Rimanemmo in silenzio perenne come se fossimo due sconosciuti,aspettai che uscisse per farlo anche io.
Entrammo in campo dove il mister,dopo un lungo discorso sul fatto che la Juve aveva sempre onorato il campionato e aveva vinto tantissimi scudetti consecutivi (3 nell'era Conte), ci cominciò a smistare per una partitella. Titolari contro riserve. Ero in squadra con quel figlio di puttana,ottimo.
Dopo una serie di passaggi e tanti gol (era pur sempre una partita di allenamento), si sentì un applauso generale per un gol in rovesciata di Alex.Io non lo vedi perchè stavo lontano ma Tutti ad acclamarlo,manco fosse Maradona,in particolare una persona fra tutte che stava assistendo.
"Bravo,amore mio"Tutti si voltarono compreso io,verso una donna che esultava e gesticolava verso Alex. Volevo vomitare...chi era quell'oca?
Alex allora si diresse verso di lei...e la baciò
Tutti ad applaudirlo mentre io volevo morire. Non ci potevo credere,lui che aveva fatto l'amore con me il giorno prima,adesso baciava quella ragazza?? Non era quella con cui andò al Gran Gala,era un'altra. Mora,occhi azzurri,molto alta,vestiva con una camicia ed una gonna.
"Chi è il più bravo???Il mio amore"- le disse dopo averlo baciato.
"Ti amo"-disse Alex. E i due si abbracciarono davanti ai fischi e bordelli dei compagniIo disgustato,mi tolsi i guantoni e li gettai a terra. Volevo solo ammazzarlo di botte,ma preferii andarmene. A che cazzo di gioco stava giocando? No non amo giocare,se non a calcio
Mentre quell'oca si allontanò da Alex,rimanendolo solo,lo presi e lo portai in un angolo isolato fuori dal campo.
"Si può sapere che cazzo stai combinando? Prima mi scopi e poi il giorno dopo ti presenti con quella sgualdrina??"- gli dissi urlando
"Ehi smettila,chi cazzo sei tu per giudicarla??E' una bravissima ragazza"-rispose Alex manco fosse il suo avvocato
"Chi cazzo se ne frega,voglio capire solo il motivo. Hai paura che gli altri perdano il rispetto per te?Come mai ti sei messo con una donna???"- gli chiesi io in preda alla furia
"Sono bisessuale..."- mi rispose Alex
"Che cosa???"- risposi io
"Mi piacciono gli uomini e le donne"- chiarì Alex mentre mi guardava
"So cosa significa...ma non capisco il motivo"- dissi mentre davo un pugno al muro
"Senti Valerio ieri è stato solo sesso,avevo voglia,stop"- rispose AlexA quelle parole non ci vidi più e gli sferrai un pugno che lo fece cadere: "E adesso vai a scopare con quella troia" e me ne andai
Alex si alzò e mi urlò: "Sei proprio uno stronzo,invece di ringraziarmi."
Ringraziarlo? Di cosa? Di avermi fatto perdere la verginità? A sto punto era meglio se non lo facevo.Mi allontanai dalla sede e me ne tornai a casa. Non avevo voglia di parlare con nessuno,alla mia entrata ignorai Mia e David che stavano sdraiati sul divano e mi diressi subito in camera. Due incazzature in due giorni,cominciavamo veramente bene e domani avevamo anche la partita con l'Inter,cazzo non dovevo arrabbiarmi ma più ci pensavo più mi veniva voglia di mollare tutto.
"Avevo voglia,stop... ma chi cazzo si crede di essere??" - mi chiesi fra me e me.
Avevo urlato così tanto che mi scoppiava la testa e mi addormentai senza neanche accorgermene.-Andrea Sperelli è il protagonista dell'opera "Il piacere" di Gabriele D'annunzio. Era un uomo che amava la vita mondana devota al piacere
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La solitudine dei numeri uno
DiversosValerio è un calciatore di 19 anni che deve vivere difficoltà riguardanti la sua omosessualità in un palcoscenico come quello sportivo dove gli atleti sono visti come simboli di virilità. Ha paura di dirlo agli altri e teme la loro reazione ma tutto...