X. VALLELUNGA

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29 maggio, Circuito di Vallelunga, Italia 🇮🇹

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29 maggio, Circuito di Vallelunga, Italia 🇮🇹

Lo sguardo puntato sulla pista, fisso sul kart numero diciotto, quello di Elia. Guida con maestria, precisione ed esperienza benché non abbia ancora compiuto nove anni. Clarice lo osserva con attenzione costringendo il suo corpo a rimanere fermo vicino alla rete nonostante i sorpassi che il piccolo pilota intraprende. Aggressivo, quasi furioso, come se dovesse dimostrare al mondo di essere il migliore.

La vita gli ha tolto così tanto che ormai non rimane più nulla da perdere. È ciò che pensa anche lei quando corre, non le importa del dolore, perché nulla potrà mai ferirla quanto il vuoto che sente dentro il petto. Sarebbe disposta a tutto pur di riempirlo, ma non spetta a lei farlo. Ciò che, invece, può fare è riempire il vuoto di Elia e, per questo, si trova lì oggi tra l'asfalto e i cordoli di una pista.

<Sta dando il massimo perché sa che ci sei tu a guardarlo>.

Mattia si avvicina a lei posandole una mano sulla spalla. Ha lo sguardo stanco, ma felice. Lui e Luca sono lì dalla mattina all'alba per sistemare il kart e renderlo il più veloce e competitivo possibile, alla magia in pista ci pensa Elia.

Clarice ricambia il suo sorriso spostando un ricciolo dal suo volto. Sa che non è lì solo per ribadirle quando piacere abbia nel vederla finalmente ad una gara di kart. Il GP di Montecarlo, uno dei più storici ed importanti, deve aver preso il via ormai da un po' con la Ferrari numero sedici scattata dalla prima casella. Lei sa che per Charles anche solo finire sul podio significherebbe tantissimo, ma ogni anno succede qualcosa che impedisce al pilota persino di concludere o iniziare il gran premio.

La sua preoccupazione è molto più elevata del solito non solo per quello che potrebbe succedere in pista, ma anche per quello che potrebbe non succedere. Il volto deluso e triste di Charles la tormenta, non le importa la posizione, ma spera con tutto il cuore che questa volta sia riuscito a portare a termine la gara.

Velocemente, prima che Mattia riveli cos'è davvero successo, guarda l'orologio che porta al polso per vedere che ore sono.
<Il gran premio è finito, dimmi quello che devi dire> ordina, avvicinando le labbra all'orecchio del ragazzo per farsi sentire più chiaramente.

<Stanno ancora correndo> l'avvisa indurendo la mascella <Piuttosto improbabile lo so, ma a Monaco pioveva quindi hanno rimandato la partenza, poi l'incidente di Schumacher...> spiega, senza guardarla.

<Pioggia? A Montecarlo? Incidente? Sei sicuro?> domanda, a raffica, focalizzando i suoi pensieri sul fatto che la pista è già difficile e pericolosa quando è asciutta, da bagnata è quasi impossibile guidare senza mettere seriamente a rischio la propria vita e quella degli altri piloti presenti nella griglia.

Mattia annuisce <Si, hanno aspettato che smettesse per partire> ripete, avvolgendo il suo braccio attorno alle spalle della ragazza <E la Ferrari ha sbagliato il pit stop; quindi, tuo fratello è quarto con il suo rivale davanti e manca davvero poco alla fine>.

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