VIII. PADEL

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27 aprile 2022, Principato di Monaco 🇲🇨

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27 aprile 2022, Principato di Monaco 🇲🇨

Se ci fosse un altro modo per respirare ad Emma piacerebbe saperlo, forse persino provarlo, ma ancora non riesce a fare a meno di lei. La danza le ha portato via tutto. L'amore della sua famiglia, il rispetto per sé stessa e per il proprio corpo, la scoperta del mondo al di fuori dell'accademia, la sua adolescenza e persino la sua spensieratezza.

Molte volte è stata sul punto di mollare, ma non trova altro modo di esprimersi se non lasciandosi trasportare dalle note di qualche canzone. Non riesce a farne a meno e, anche se fa male più di qualsiasi altra cosa al mondo, allo stesso tempo è cura ad ogni suo veleno.

Quando Max la osserva vede una parte di sé, limpida e cristallina, scontrarsi con un'anima differente che ancora non riesce a comprendere. Vorrebbe conoscere i suoi tormenti per aiutarla a superarli, ma di fronte si trova sempre un muro che, probabilmente, la ragazza ha alzato quando ancora condividevano lo stesso spazio sicuro nell'utero della loro madre.

Sa di non essere il fratello migliore del mondo, nemmeno il gemello che vorrebbe essere per Emma, ma ha fatto di tutto per non farle sentire il peso della lontananza. L'ha lasciata libera di scegliere, di allontanarsi da lui, di volare consapevole che anche lei stava rincorrendo un sogno.

Non si spiega, ancora oggi, come qualcosa di così bello come, per l'appunto, un sogno possa trascinare con sé tutta questa sofferenza. Non è cresciuto insieme a lei, non l'ha vista inciampare e non le ha offerto il suo aiuto nei momenti importanti. Semplicemente lui non c'era, un po' come non c'era lei quando il mondo sembrava correre in senso opposto al suo.

Nonostante questo, hanno sempre trovato il modo di capirsi, anche tra i silenzi. Max l'ha accolta in casa sua consapevole di essere l'unico a poter ricucire gli strappi del suo cuore, ad alleviare quel dolore lancinante che si porta dentro le sue iridi azzurre.

<Non ti stai allenando troppo?> le domanda, spegnendo la musica classica proveniente dallo stereo.

Emma si volta a guardarlo, lo sguardo crudo e freddo dipinto sul suo volto, il passo di danza interrotto in maniera troppo brusca. Odia lasciare le cose a metà, odia fermare i suoi movimenti, ma soprattutto odia dover dare spiegazioni alla sua famiglia su quanto si allena, quanto mangia, quanto respira.

<Non mi sto allenando Max, sto solo ballando> spiega, marcando l'ultima parola con enfasi come a sottolineare che le serve quel momento per poter affrontare il resto.

Le serve la danza per poter sopravvivere, non riesce a farne a meno, sente il suo corpo ribellarsi al suo controllo e muoversi su qualsiasi ritmo le sue orecchie riescano a percepire. L'infortunio l'ha allontanata dal suo mondo, la pausa la sta aiutando a raccogliere i cocci, ma non a smettere.

Il cipiglio sul volto di Max le fa capire che, forse, sta esagerando e ormai il suo volto esausto non riesce nemmeno più a nasconderlo. Lui, che la conosce meglio di chiunque altro, vede qualcosa che lei non riesce a percepire.

Non avere paura || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora