IX. INCUBO - PARTE I

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[Ci tengo a precisare che la parte I di questo capitolo è cronologicamente posteriore alla parte II, che avviene prima

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[Ci tengo a precisare che la parte I di questo capitolo è cronologicamente posteriore alla parte II, che avviene prima.]

17 maggio 2022, Principato di Monaco 🇲🇨

La porta di casa si chiude alle sue spalle provocando un lieve rumore che la fa sobbalzare. Si stringe piano nel suo giubbotto in pelle voltandosi lentamente per far scattare la serratura. Lo schiamazzo proveniente dal salotto la mette a proprio agio lasciandole scivolare addosso la pressione che le è rimasta incollata per tutto il giorno.

Pascale non è in casa, Clarice questo lo sa già. La madre ha passato l'intera settimana a cercare qualcosa di adatto da indossare per l'evento di gala di uno dei suoi club; la ragazza non riesce a ricordare se quello di lettura creativa o tennis. Nonostante ciò, l'odore di ragù le invade le narici facendola sentire protetta da quel luogo che sa di casa.

O meglio, è casa.

<Clarice, sei tu?>

Lo riconosce subito, nonostante le persone tendano a scambiare la sua voce con quella di Charles. Deve ammettere che si, sono estremamente simili, ma quella di Arthur è un po' meno profonda.

Si sfila il giubbotto appendendolo distrattamente al portabiti all'ingresso, si toglie anche le scarpe immaginando già la voce di sua madre rimproverarla per aver sporcato tutta casa. Le sue Dottor Martens nere finiscono a fianco alle Puma di Charles, chiudendo la fila.

<Si Tutur, sono io> mormora, in risposta, entrando in salotto.

I tre fratelli sono seduti sul divano intenti a giocare alla Play, in quello che ha tutta l'aria di essere un gioco che lei non conosce. Uno di quelli con troppo caos, fucili e spari dove l'obiettivo principale è uccidere qualcuno o qualcosa. Non percepisce, però, il fastidio che di solito quel rumore le procura concentrandosi sul gioco di squadra dei tre ragazzi.

Ogni passo che fa verso di loro le alleggerisce il peso che ha nel petto. Può sentire il calore invadere il suo corpo, scaldarla in un abbraccio invisibile. Sono amore puro, in ogni loro gesto, dal più semplice al più profondo.

Può notare come tutti e tre si discostano per lasciarle uno spazio, tra Arthur e Charles, in un implicito invito a giocare con loro o, almeno, a restare lì. Sorride al pensiero avvicinandosi al divano per prendersi il posto che le spetta. La stanchezza nei suoi occhi le suggerisce di appoggiare la testa sopra la spalla del pilota Ferrari sentendosi così, finalmente, al sicuro.

Il suo posto nel mondo, dopotutto. Il profumo di Charles riesce a farla respirare normalmente, come se l'aria attorno a lei si fosse fatta improvvisamente più pulita. Si mischia con l'odore di Arthur, un po' più forte, e quello delicato di Lorenzo.

Non dice una parola, semplicemente allunga le gambe verso il grembo di Arthur e si costringe a non addormentarsi cercando di seguire, seppur distrattamente, i discorsi dei fratelli. Con sua grande sorpresa le lasciano fare ciò che vuole senza lamentarsi della sua presenza invadente.

Non avere paura || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora