IX. INCUBO PARTE II

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17 maggio 2022, Principato di Monaco 🇲🇨

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17 maggio 2022, Principato di Monaco 🇲🇨

[CINQUE ORE PRIMA]

I raggi del sole si scontrano con l'asfalto formando una patina di calore visibile ad occhio nudo. La pista si estende per pochi kilometri, è tutta lì, sotto il suo naso. Può vedere ogni curva, delinearla con lo sguardo, percorrerla con la forza dell'immaginazione.

Il circuito, appena fuori Montecarlo, le appare famigliare. I suoi fratelli ci hanno corso più volte, suo padre era solito posizionarsi alla prima curva e lei prendeva posto sulle sue spalle riuscendo a vedere perfettamente l'intera gara, battendo le mani ad ogni sorpasso indicando i fratelli con il dito.

Sono passati anni da quei giorni spensierati, ma le sembra quasi di poterli rivivere. Se chiude gli occhi può sentire il profumo di suo padre mischiato all'odore della gomma che si sgretola sull'asfalto.

<Lily, come ti senti?>
Emilian poggia una mano sul suo fianco trascinandola verso di lui. Il viaggio in macchina è stato parecchio silenzioso ed ora, una volta giunti a destinazione, gli occhi della monegasca non hanno fatto altro che vagare nel vuoto in cerca forse di un appiglio.

Clarice sospira voltandosi verso i suoi occhi azzurri coperti da un paio di occhiali da sole. Il ragazzo, oggi, indossa anche un cappellino per proteggersi dal sole che sembra infastidirlo.

<Mi fa uno strano effetto la pista> confessa poggiando dolcemente la testa sul suo petto <Non so ancora dirti se mi piace>.
Per lei è come tuffarsi nel passato, un tempo idilliaco scolpito nella memoria. Tra le curve dei circuiti dove i suoi fratelli correvano ha passato i momenti più belli della sua vita.

La pista, però, la spaventa. Sente il cuore battere così forte che potrebbe uscire dal suo petto in qualsiasi momento. Solo la mano dolce e delicata di Emilian, poggiata sul suo fianco, la fa sentire al sicuro.

<Preferisci che ad iniziare sia io?> le domanda indicando con il capo uno dei due kart parcheggiati a bordo pista <Tu mi guardi, poi al massimo se te la senti fai qualche giro>.

La monegasca annuisce immediatamente <Si, certo, ma non andare troppo veloce> mormora, aggiustandosi i suoi di occhiali da sole. Non ha intenzione di salire su nessun kart, non per ora almeno.

Emilian annuisce allontanandosi da lei. I caschi, poggiati sopra i kart, sono stati gentilmente lasciati dai proprietari che hanno fatto un favore al campione del mondo permettendogli di avere tutta la pista per sé.

L'olandese si infila il suo casco con un gesto automatico. Clarice segue con lo sguardo i suoi movimenti, da quando si toglie gli occhiali da sole a quando la osserva prima di abbassare la visiera.

Lei non può vederlo, ma lui le sorride prima di prendere posto sul kart numero trentatré e schiacciare l'acceleratore. La sgommata che lascia sull'asfalto la fa rabbrividire, ma Clarice si costringe a restare lì concentrandosi sul ragazzo.

Non avere paura || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora