"I won't touch you..."

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Ivy

Ero in doccia ed il mio unico pensiero era Aaron, cosa c'era che non andava?
Aveva detto che dovevo odiarlo, ma la verità e che non capisco per cosa avrei dovuto farlo.

La mia mante mi riportò al primo giorno al Sail, i suoi occhi verdi lucidi, i capelli scompigliati e l'odore di muschio che mi rientrava nelle narici, cavolo la mia mente mi faceva brutti scherzi.

Poi mi ritrovai in biblioteca, le sue labbra ad un centimetro dalle mie e poi a questo pomeriggio, prima si avvicina e poi si allontana, prima mi stava addosso e poi si arrabbiava, non lo capisco.

Uscì dalla doccia e presi ad asciugarmi i capelli cercai di non pensarci di non distruggermi il cervello per capire quello che volevano significare i suoi comportamenti, non ero stupida, sapevo che provava dell'attrazione fisica per me, ma era proprio questo il problema, solo attrazione fisica.

Basta non volevo più pensarci.

Mi ritrovai d'avanti all'armadio senza sapere cosa mettermi.
Alla fine avevo deciso di andare in quel posto, ma di sicuro con starò con Aaron anche perchè dubito mi voglia intorno, da come si era comportato oggi.

Alla fine optai per una cosa abbastanza semplice ma non troppo, un leggings di pelle con sopra una camicetta lunga allacciata in vita da una cintura, e che aveva una profonda scollatura, si vedeva la forma del mio seno.

Poi decisi di mettere le mie tre collane preferite, tutte avevano un significato diverso, la prima era una semplice catenella argento con dei brillantini, la mia nonnina me la regalò per il mio sedicesimo compleanno;

La seconda era un filo sottilissimo, ma resistente, nero con un ciondolo attaccato, me lo regalarono le ragazze alla maturità;

Ed in fine un girocollo con delle stelline attaccate, questa apparteneva a mia zia, lei è una delle persone più importanti della mia vita.
Perfetto ora ero pronta.

Scesi le scale e mi ritrovai Nicolai davanti, ma insomma si erano trasferiti qui?
D'istinto mi guardai intorno, nessuna ombra di Aaron.
<<Ciao bellissima, sono venuto a prendervi, e si tranquilla poi vi riaccompagno qui>>
<<Ei Nicolai, grazie...>> cercai di finire la frase ma lui terminò al mio posto.
<<No, Aaron non è venuto>>
<<Oh...Tranquillo fa nulla>> scesi del tutto le scale mi misi il cappotto e chiamai le ragazze.

<<Galline vi muovete?>> le sentì ridere da sopra le scale.

<<IVYY sali subito, aiuto allarme!!>>
Da quando eravamo piccole per qualunque cosa di importante gridavamo "aiuto allarme" per farci capire di arrivare il più velocemente possibile.

<<Scusami>> dissi sorridendo a Nicolai e corsi di sopra nella camera di Jane.
<<Ma che vi prende Nicolai ci aspetta di sott->>
Non finì la frase perché quando entrai nella stanza rimasi sbalordita da due cose.

La prima il disordine madornale, il secondo erano proprio loro due.
Jane indossava un vestito rosso di pelle attillato invece Gwen un vestitino rosa. Cavolo erano bellissime.

<<Una mano a chiudere la cerniera?>> disse Gwen girata di spalle, io risi di gusto, mi piaceva quando mi chiedevano di dargli una mano, mi facevano sentire utile.

Eravamo in macchina di Nicolai una bella Mercedes nera elegante, ovviamente Gwen occupava il posto davanti.

Arrivammo al locale e un mucchio di gente era in fila e già mi venne l'istinto di andare via per non aspettare tutta quella gente, ma Nicolai per fortuna ci diede una buona notizia, saremmo entrate dal retro.

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