Ivy
La luce penetrava dalla finestra, i miei occhi tentavano di aprirsi ma sembravano avere un orso polare sopra.
Tastai il materasso, era più duro, mi sa che era arrivata l'ora di cambiarlo.
Ad un tratto sentì qualcuno schiarirsi la voce.I miei occhi si aprirono di scatto e andarono sulla coperta, io non ne avevo mai avuto una nera, alzai la testa e degli occhi verdi mi osservavano e le sue labbra trattenevano un sorriso insolente.
Aaron era li.
No impossibile, misi più a fuoco, e si era proprio lui, scattai su col busto e ad un tratto sentì il vuoto sotto di me, cazzo ero caduta dal letto.
Aaron rise di gusto, rise così tanto da piegarsi in due dalle risate
<<Ma che cazzo ci fai qui?!>>
dissi incazzata e dolorante, alzai le chiappe da terra e per poco non ricadevo, il mio equilibrio era andato a farsi fottere.Ma grazie a quella botta ricordai, il drink di Reich Aaron che mi porta a casa...
Cazzo.<<Come sono i miei pettorali? Ti piacciono?>>
Lui. Voleva. Essere. Buttato. Da. Una. Finestra.
<<Smettila subito!>>
dissi puntandogli il dito, non avrei mai immaginato di star dormendo esattamente addosso ad Aaron!<<Ivy penso davvero che potrei morire>> ride ancora il bastardo.
<<Lì è la finestra, accomodati.>>
mentre lui continuava vidi una cosa che mi fece sbarrare gli occhi.Aveva il mio libro in mano.
Aveva il mio cazzo di libro in mano.
<<Dammi quel libro>> dissi salendo a gattoni sul letto.
<<Cosa? Questo?>> disse tenendolo ben stretto in mano.
<<Vienitelo a prendere>>
disse sventrandosi il libro vicino la faccia, dio lo odio.Provai a prenderlo con la mano allungando tutto il braccio e lui lo portò più in alto.
<<Aaron non scherzare>>
<<Ti pare che sto scherzando, Ivy?>>
Mi guardò serio per un attimo scrutandomi nella posizione ambigua in cui mi trovavo, sembravo un cane.
Poi gli spuntò un ghigno.<<Questa è una delle posizioni preferite della protagonista di questo libro>>
Avrei voluto rispondergli in una maniera davvero inappropriata, non l'ho fatto solo perché poi saremmo finiti davvero in una altra posizione.
Avevo una strategia, mi mossi come una volpe, gli andai vicino e afferrai di scatto il libro.
Però lui tirò ancora di più verso l'alto e mi sfuggì.
Perdendo il controllo del braccio, persi anche il controllo della mia posizione, ok questo non era calcolato.Ero a cavalcioni su di lui.
Era impossibile prendere quel dannato libro, io ero molto più bassa di Aaron sembravo una ragazzina di dodici anni di fianco a lui gli arrivavo a malapena alle spalle.
Così mi arresi.
Lui avvicinò il suo viso al mio e io mi ritrassi di poco, i nostri nasi stavano per toccarsi.
<<Anche questa posizione non è male, che ne dici, bambi?>>
Le mie guance diventarono automaticamente rosse. Non gli risposi e lui assottigliò gli occhi.
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Touch me down
RomantikAaron un ragazzo incapace di amare che vive per l'attrazione che prova verso il genere femminile, lui lavora in un night club il "Sail", non è un cameriere o il direttore del locale, è il ballerino più sexy del suo gruppo. Ivy la ragazza educata e...