Aaron
Il destino con me giocava sporco.Cazzo Ronald era in città, forse come ha detto doveva vedere Ivy, davvero la stava cercando.
Appena mi avvicinai alla porta d'ingresso e lo vidi un senso di nausea e dispiacere si insinuarono nel mio stomaco.
Faceva strano rivederlo dopo tre lunghi anni, senza farsi sentire ma forse quella era la sua specialità.
Prima stavo osservando Jane, capelli biondi e occhi verdi proprio come lei.
Odiavo vedere i capelli biondi sulle ragazze, tutte mi ricordavano mia madre e faceva male, il petto mi si gonfiava ed esplodeva.
quel giorno di tre anni fa lei e Ronald andarono a visitare Parigi per il loro anniversario.
Io ero arrabbiato con mia madre, mi aveva vietato di uscire nel fine settimana per un brutto voto preso a scuola.
Non la salutai neanche, e dopo qualche ora dalla loro partenza al telegiornale sentì che una coppia di mezza età era stata investita da un camion.Il responsabile dell'avvenimento fu la macchina che slittò nell' altra corsia andando a faccia a faccia con il camion.
Da quel momento in poi fu l'ultima volta che piansi, le lacrime scendevano e scendevano senza mai fermarsi, non riuscì neanche ad urlare piansi e basta.
" la donna è morta sul colpo, l'uomo è ancora vivo per miracolo"
Il rumore della porta fece zittire i miei pensieri che per una volta potevano avere un senso.
Davanti a me si presentò una Ivy elegante e provocante.
Aveva una vestito rosso in pelle aderente, e degli stivali che le arrivavano sotto il ginocchio con il tacco.
La scollatura a cuore di quel vestito fece braccia sul mio amico qui sotto.Porca puttana era stupenda.
A volte mi chiedevo se tra tutte le ragazze che mi sono scopato o tra tutte quelle che mi sono baciato c'è mai stata una che mi faceva brillare gli occhi come lo faceva lei.
Notai subito le tre collane che adornavano il suo collo, gli davano un tocco speciale, come se fosse una dea.
<<Mi piacciono quelle collane>>
Forse non era la prima cosa che avevo in mente di dirle, ma ne ero davvero affascinato.
Tre collane di diversa misura e di diversi materialiLei mi si avvicinò facendo una sfilata muovendo i suoi fianchi in una maniera che faceva gelare i denti.
<<Hanno tutte un significato diverso
amiche, parenti, nonni>>
disse toccandole una per una.Mi aveva detto qualcosa di se, lo teniamo in conto.
La esaminai ancora e non potevo fare a meno di serrare la mascella vedendo quanto cazzo era corto, o quanto cavolo era scollato, saremmo andati in un locale cazzo, mica in un privé.
L'avrebbero guardata tutti.Si prospettava una serata di continuo nervosismo.
<<Che c'è?>>
Mi chiese posando la sua mano sul mio viso e con un dito segnava il contorno della mia mascella che si contraeva solo al pensiero che qualche altro potesse puntargli gli occhi addosso.Spostai il viso annullando il contatto tra la sua mano e il mio viso.
<<Ti rendi conto che se qualcuno ti guarda devo ucciderlo a mani
nude?>>Questa sera voleva proprio che commettessi un'omicidio.
<<Mh, che mi guardino!>>
Io alzai le sopracciglia, che la guardino?
Sto cazzo fratello.
STAI LEGGENDO
Touch me down
RomanceAaron un ragazzo incapace di amare che vive per l'attrazione che prova verso il genere femminile, lui lavora in un night club il "Sail", non è un cameriere o il direttore del locale, è il ballerino più sexy del suo gruppo. Ivy la ragazza educata e...