CAPITOLO 4: SEPARATI

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Arrivò un nuovo giorno, Steve e Mirko erano in pausa pranzo e si trovavano vicino al fiume. I due fratelli stavano mangiando qualche pezzo di manzo cotto, quando Mirko notò in lontananza una ragazza che stava raccogliendo qualche fiore: aveva i capelli castani, raccolti in una treccia, gli occhi color nocciola ed indossava una maglia azzurra con dei jeans, non c'era alcun dubbio... era Aurora.

Mirko: Ehi, guarda! Se non sbaglio quella è la ragazza a cui vai dietro!

Steve: *arrossisce* Ancora? Guarda che siamo solo amici... ora, se vuoi scusarmi...

Steve si diresse verso Aurora, ignorando le battute di Mirko, il quale sembrava divertito. Intanto la ragazsa si accorse di Steve e gli andò in contro abbracciandolo.

Aurora: Ehy, come stai?

Steve: Bene. Io e mio fratello abbiamo deciso di approfittare del fatto che siamo in pausa e siamo venuti a passeggiare quì! Tu invece, come vanno le cose?

Aurora: Non posso lamentarmi, anche se in questo periodo l'università non mi da tregua. Sai che ci sono gli esami tra qualche giorno?

Steve: Merda! Gli esami! Non ho studiato ancora nulla.

Pensò Steve sbarrando gli occhi.

Steve: C-certo... sono preparato al 100%!

Aurora guardò l'amico, aveva notato che era insicuro e riuscì a capire.

Aurora: Non hai ancora aperto i libri, vero?

Steve:...

I due iniziarono a ridere, erano amici da tempo e si conoscevano da quando erano piccoli quanto un blocco di legno.
Mentre Mirko probabilmente si era addormentato tra i cespugli, Steve e Aurora passarono insieme il pomeriggio, scherzando e chiacchierando... anche su cose assurde. I due erano inseparabil, ma Steve non aveva mai avuto il coraggio di dichiarare i suoi veri sentimenti ad Aurora, temeva in un suo rifiuto e di rovinare l'amicizia che li univa. Quel giorno però decise di armarsi di coraggio e farsi avanti a ogni costo. I due erano seduti su una panchina al parco e il Sole stava tramontando: era il momento perfetto! Steve aveva in tasca un regalo per la sua amata, ovvero un braccialetto con incastonato il primo diamante che aveva trovato in miniera. Il ragazzo nascose il regalo dietro la schiena e si rivolse ad Aurora.

Steve: Aury... dovrei dirti una cosa!

Aurora: Cosa? *i suoi occhi iniziano a brillare*

Steve: È da tempo che ci conosciamo ed è da un po' di tempo che inizio a vederti con occhi diversi...

Aurora: Si? *un sorriso le appare sul volto, come se stesse sperando in qualcosa*

Steve: Io ti...

Mirko: Steve, Aurora! Presto, il villaggio è sotto attacco!!!

Mirko interruppe così il momento che Steve attendeva da settimane, ma non c'era tempo da perdere, i tre tornarono al villaggio e videro cosa stava accadendo.
Oramai era calata la notte ed un esercito di strane creature stava radendo al suolo il villaggio di Minecraft, alcuni di loro esplodevano, altri lanciavano frecce e c'era chi rompeva le porte.
Steve notò che tra la folla di creature c'era un uomo simile a lui: indossava una maglietta color verde acqua, un pantalone blu e aveva i capelli castani, ma quando il misterioso individuò si voltó, notò che l'unica differenza erano gli occhi... vuoti! L'uomo si avvicinò a Steve e Mirko e li guardò attentamente da capo a piedi.

Herobrine: Fi... ehm... nipoti miei, vedo che siete cresciuti!

Mirko: Chi sei tu? Perché stai assaltando il nostro villaggio?

Herobrine: Sono Herobrine, uno spirito maligno... ma potete anche chiamarmi zio!

Steve: Nonostante tu mi assomiglii, difficilmente credo che tu sia imparentato con noi!

Herobrine iniziò a ridere e scagliò un fulmine contro alcuni depositi di alimenti, bruciandone il prezioso contenuto. Steve e Mirko non volevano stare a guardare, così si armarono di spade di diamante e attaccarono i mostri, lottando per la sopravvivenza del villaggio. I mob non demordevano, presto si armarono anche loro e attaccarono i due ragazzi. Tutti gli abitanti del villaggio iniziarono a lottare contro gli invasori, mentre gli edifici iniziarono a prendere fuoco. L'invasione continuava a raziare il villaggio, nel mentre un uomo anziano era in una delle miniere di Mojang.

Scott: Non c'è più nulla da fare, la profezia dell'Ender Drago è diventata realtà e la Seconda Guerra dei Mondi è quì. Gli umani sono destinati a morire... ma non tutti! I figli di Notch sopravviveranno all'Apocalisse, quindi è meglio che preparo il necessario...

Scott prese una cassa e la mise su un carrello da miniera, dentro ci mise dello smeraldo, del cibo, diamante e un libro, dove aveva scritto consigli e avvertimenti.

Scott: Un giorno la miniera Mojang verrá ritrovata dai figli di Notch, quì troveranno risposta a tutte le loro domande.

L'uomo impugnò la sua spada in ferro e andò a combattere per la propria patria, non si sarebbe arreso e combattè con le unghie e con i denti. Steve e Mirko notarono che gli abitanti del villaggio vennero rinchiusi in gabbie di ferro, mentre alcuni giacevano morti a terra e tra loro c'erano anche i genitori di Steve e Mirko! I due fratelli corsero piangendo verso di loro, sperando di poterli salvare.

Max: Figli miei... scappate via Herobrine vuole vendetta...

Laura: Ricordate che vi vogliamo bene...

Mirko e Steve: Mamma, papá! Nooo...

I due fratelli si fecero travolgere dallo sconforto e le lacrime iniziarono a rigare i loro volti. Improvvisamente una risata li mise in allerta ed i due si voltarono, videro Herobrine, il quale scomparve e apparì una scritta in cielo.

"LA MALEDIZIONE!"

I mostri sfondarono i muri della casa, i due nella fretta riuscirono solo a prendere alcune cose e scapparono via. I mostri erano dappertutto, Steve e Mirko arrivarono ad una triste ma logica conclusione.

Steve: Herobrine deve perdere le nostre tracce... dobbiamo dividerci e prendere strade separate per un po'!

Mirko: È l'unica soluzione!

I due così si separarono, Steve si diresse a Est mentre Mirko a Ovest, giurando che un giorno i loro cammini si sarebbero di nuovo incrociati.

SPAZIO AUTORE

Grazie mille per i like, i commenti e le visualizzazioni :-)
Se ve lo state chiedendo, la risposta è sì...
Quel disegno orrendo che c'è a inizio capitolo l'ho fatto io.

HEROBRINE: LA PAURA NON HA OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora