Intervista a _ElvisPresley_

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Intervista a _ElvisPresley_

Oggi abbiamo come ospite una scrittrice con un chiaro progetto in mente: far conoscere bene al mondo Elvis Presley (se non sapete chi è, il qui presente Demone consiglia di farsi una cultura).


Benvenuta. Parlaci un po' di te e della tua passione per "The King"

Ciao a tutti. Mi chiamo Rebecca Ferretti, ho 22 anni e sono all'ultimo anno di università Progeas a Prato. Vorrei prendere la laurea per organizzare eventi, spettacoli teatrali e concerti anche se mi piacerebbe moltissimo lavorare come bibliotecaria (sono un topo da biblioteca). Sono molto introversa e testarda (se volete parlare con me dovete iniziare prima voi e ho pochissimi argomenti di conversazione tra cui, i film, le serie tv, la musica e i libri).

Ho conosciuto Elvis Presley il 22 giugno dell'anno scorso quando sono andata a vedere il biopic su di lui. Inizialmente mi aveva colpita ma dopo aver letto un libro su di lui di Sally Hoedel "Destined to die young" me ne sono completamente innamorata. Ho visto molti documentari su di lui tanto da dedicargli il profilo e farlo diventare uno dei membri del mio Team. Di Elvis mi aveva colpita moltissimo: il suo carattere angelico, il suo dolcissimo sorriso, la sua risata così spontanea e contagiosa e i suoi occhi azzurri come il mare più pulito.


Ad Elvis hai dedicato una docu-fiction. Parlacene.

Ho scritto la docu-fiction "My Way" per far conoscere molti aspetti che riguardano Elvis "the Man" che sono sconosciuti. Lui viene ricordato soprattutto per essere il Re del rock n' roll ma poi chi era veramente? Elvis era un uomo molto generoso che ha dato tutto sé stesso ai fan e alle persone che gli erano vicine venendo poi usato come un oggetto. Ha sofferto di gravi malattie: era nato malato e con il tempo si erano aggiunte altre malattie causate dai tour ininterrotti (spiego poi nel dettaglio nel mio libro quali fossero). Amava i suoi fan e li considerava la sua famiglia.


Svela un dettaglio su Elvis che pensi conoscano in pochi

Tra gli aspetti che pochi conoscono posso citare il fatto che avesse sofferto di glaucoma (era diventato quasi cieco) e di costipazione intestinale (per quello era gonfio sull'addome). Lui non era un tossicodipendente ma aveva un libretto con su scritto tutte le quantità in cui i medicinali dovevano essere assunti. Lui li doveva prendere perché i dolori di cui soffriva erano allucinanti.

Cosa ti lega ad Elvis? Come mai provi una tale ammirazione nei suoi confronti? Per cosa gli sei grata?

Prima di Elvis non riuscivo più a vivere: mia madre mi maltrattava e una volta ero quasi riuscita a soffocarmi con il cuscino. Elvis mi era apparso in sogno mi aveva abbracciata, aveva cantato per me e infine mi aveva detto che per qualsiasi cosa potevo rivolgermi a lui con una piccola preghiera. L'avevo risognato un'altra volta ed eravamo nella sua Graceland e stavo piangendo disperatamente perché mi mancava moltissimo. Lui mi stava abbracciando e assicurando. Da quel momento, ogni volta che sento che non ce la posso fare, gli parlo.


Dato che parliamo del re del rock, è d'obbligo chiedere la canzone preferita e perché.

La mia canzone preferita è "Unchained Melody" ma quella che mi rappresenta è "Wonder of you". La prima l'aveva cantata nel suo ultimo concerto registrato (21 giugno 1977) del suo ultimo tour ed era chiaramente l'addio ai suoi fan ed era dedicata a sua madre (è morto il 16 agosto); la seconda invece mi rispecchia perché Elvis è la mia meraviglia: quando nessuno può capirmi, quando ogni cosa che faccio è sbagliato lui mi dà speranza, conforto e la forza di andare avanti. Quando lui sorride il mondo si fa più luminoso. Ecco quella canzone è tutto.

Se, dopo aver letto la tua docu-fiction, qualcuno vorrebbe ampliare ulteriormente la conoscenza di Elvis che cosa consigli?

Purtroppo qui in Italia ci sono pochissimi libri tradotti in italiano quindi consiglio soprattutto quello di Sally Hoedel "Storia della più grande icona di tutti i tempi".

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