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"Have you heard the news that
you're dead?
No one ever had much nice to say
I think they never liked you anyway
Oh take me from the hospital bed
Wouldn't it be grand? It ain't exactly
what you planned."
-My Chemical Romance, 'Dead'

"Allora, che altro diceva il mio fascicolo?" chiesi a Lucas mentre lo seguivo verso la luce del sole. Trovai piuttosto ironico quanto fosse bello il tempo quel giorno, la mia via sembrava l'immagine di una tranquilla e soleggiata periferia.

"Un metro e ottantatré, hai un debole per i cappelli, ti piacciono gli spaghetti, il tuo colore preferito è il rosso, hai due fratelli più piccoli, un maschio e una femmina, tuo padre se n'è andato quando eri piccolo. Ti sei sempre sentito distintamente fuori posto. Pensi che i tuoi amici ti disprezzino o che comunque ti giudichino male, soprattutto Michael, per cui hai una cotta da tre anni anche se ti rifiuti di ammetterlo. Stranamente non hai mai avuto episodi di autolesionismo prima del tuo suicidio, il che è leggermente inusuale. Sei un ragazzo piuttosto pulito--hai fumato una sola volta ad una festa, e ti sei ubriacato solo due volte. Non ti interessa quel genere di cose. I frullati di fragole sono ciò che preferisci bere quando stai male perché tua madre te li preparava da piccolo. Tu--,"

"Gesù Cristo." Lo interruppi. "Cosa non sai?"

Lucas fece spallucce. "Beh, non posso, tipo, leggerti nella mente o cose del genere. Quindi, ecco."

"Hai memorizzato tutte quelle cose?" Gli chiesi, sentendo delle sirene in lontananza e chiedendomi distrattamente da dove provenissero.

"Credo. Non so. La mia mente funziona in maniera un po' diversa dalla tua. Io ho, tipo, l'intero Paradiso che mi pressa a fare i miei compiti, quindi devo impegnarmi parecchio. Come si è soliti fare quando l'ira di Dio potrebbe scatenarsi su di te e cose del genere." Lucas scrollò le spalle, accelerando e costringendomi a correre per tenere il passo con lui. "Puoi chiamarmi Luke?"

"Dio si arrabbierebbe con te se non imparassi quelle cose su di me?" gli chiesi, un po' trafelato, perché evidentemente essere praticamente incorporeo non bastava a migliorare le mie qualità sportive.

"Boh. Non l'ho mai incontrato. Lo zio Pietro dice che è uno spasso. Mi chiami Luke?"

"Lo zio Pietro? Cioè San Pietro? Siete parenti? Ha incontrato Dio?" gli chiesi, strabuzzando gli occhi.

"Gesù, sei un credulone. No, io e San Pietro non siamo parenti, non che io abbia parenti in generale. E non so se ha incontrato Dio. Non so nemmeno che fine abbia fatto. Mi chiami Luke sì o no?"

"Non hai parenti? Come fai ad esistere, allora? Come sei nato? Come fai a non sapere che fine abbia fatto San Pietro? Si muore lassù? Non sono tutti già morti in Paradiso?" Biascicai fra ogni respiro, perché Lucas sembrava intenzionato ad accelerare sempre di più.

"Non sono come te, Ashton. Non ho una mamma e un papà che hanno fatto gli sporcaccioni e hanno ricevuto un regalino nove mesi dopo. Io sono...e basta. Non so come spiegartelo." rispose Lucas, esasperato.

"Come funziona?" gli chiesi, avvertendo il suo fastidio senza curarmene minimamente.

"Cristo, sei petulante. Okay. Uhm...sai quella cosa di Peter Pan, che ogni volta che un bambino ride per la prima volta, nasce una fata?" chiese Lucas, facendo strada verso la scuola.

"Sì?" chiesi più che rispondere.

"Una cosa del genere. Più o meno. Solo molto diversa e senza le fate." disse. "Rispondi alla mia domanda o no?"

Traduzione; Into the Dark {l.h. + a.i.} || lashton ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora