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"If there's no one beside you when your soul embarks,
then I will follow you Into the Dark."
-Death Cab For Cutie, 'I Will Follow You Into the  Dark'

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tre mesi dopo

I lunedì mattina sono la peggior cosa mai inventata. L'Inferno, compresso in un solo istante, è quel momento in cui giri l'angolo per arrivare a scuola il lunedì mattina e ti accorgi che, sfortunatamente, non è andata a fuoco neanche questo fine settimana. Nonostante tutte le tue preghiere e i tuoi riti satanici.

Ma stavo imparando a trovare un po' di luce nei lunedì mattina. Perché, voglio dire, almeno avevo la possibilità di viverli.

Misi la catena alla bici fuori scuola, e mi rimisi lo zaino in spalla. Adesso andavo a scuola in bici anziché trascinarmi come avevo sempre fatto. Prendere la bici era più veloce, e non avevo intenzione di sprecare tempo; mai più.

La prima ora era economia, e il mio posto era accanto a Calum. Arrivò pochi secondi prima che suonasse la campanella, trafelato e allegro, mi diede una leggera gomitata e mi passò il suo cellulare, aperto sulle note.

Mikey ha la ragazza! (con circa 700 emoji con gli occhi a forma di cuore).

Ed io sorrisi quando lo lessi. Sorrisi davvero, e con sincerità. Perché ero felice per Michael. Aveva qualcuno, e volevo che fosse felice. Non aveva avuto l'effetto di una mazzata allo stomaco, come sarebbe successo qualche tempo fa, quando pensavo che non mi avrebbe mai amato come l'amavo io. Mi sentivo...bene. Perché, lo amavo. Non lo amavo più in quel modo. Era passata da un po' di tempo. Lo amavo proprio come amavo Calum—un amore delicato e che ti fa stare bene. A tal proposito, Calum si stava comportando in maniera decisamente adorabile, saltellando qua e là, anche lui felice della nuova storia di Michael. Quella era una delle cose che amavo di più di Calum; non aveva mai paura di mostrare al mondo com'era e come si sentiva, anche se non corrispondeva al modello di calciatore figo che avrebbe dovuto soddisfare.

Stavo imparando a fare più caso alle persone attorno a me, piuttosto che rimanere intrappolato nel cinismo e nel tormento del mio cervello. È bello, riuscire a capire quali sono le cose che ti piacciono di più delle persone che ti piacciono di più. È bello rendersi conto di tutto quell'insieme di ragioni per cui non potresti vivere senza di loro. Mi piace fare così, adesso. Mi piace pensare alle altre persone.

Calum mi parlò e ridacchio sottovoce per il resto della lezione, ed io sorrisi e annuii e sorrisi e sorrisi. Faccio anche questo, adesso. Sorrido tanto. E mi sono accorto che più sorridi, più hai voglia di sorridere, perché quando sorridi illumini anche le altre persone intorno a te e allora loro sorridono e diventa tutto più bello quando la gente sorride.

Dopo la lezione di economia andai al mio armadietto per prendere i libri di anatomia. Lo aprii e mentre mettevo il manuale nello zaino mi accorsi di un pezzo di carta attaccato alla parte interna dello sportello con lo scotch.

Il messaggio era scritto con una grafia netta su un pezzetto di carta stropicciata strappata da un quaderno. Lo staccai e lo avvicinai al viso per cercare di capire cosa ci fosse scritto.

Ash,

ho un corpo. Ci vediamo presto.

Per un nanosecondo, ero confuso. Ho un corpo? Che?

Ma poi.

Ma poi.

"Ehi, sai dov'è l'aula 203?" chiese qualcuno. Ero ancora frastornato, quindi mi voltai lentamente, stringendo il messaggio nel pugno come un salvagente.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 15, 2015 ⏰

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Traduzione; Into the Dark {l.h. + a.i.} || lashton ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora