Il giorno dopo ero distrutta. Alice ci ha messo tutto per farmi male. Volevo indossare un qualcosa di semplice ma mi ricordai che il pomeriggio scorso andai a ritirare la divisa del club. Non era neanche male ma sono sempre stata una ragazza appariscente e se non indossavo qualcosa alla moda non ero a mio agio. La divisa consisteva in una gonna nera, una camicia bianca e una giaccia larga. La presi e la provai e si sa che qualsiasi cosa che indosserei, grazie al mio fascino, sarei sempre sembrata bellissima. Ok forse ho un po' troppa autostima. Comunque dopo aver indossato la divisa, che ovviamente mi calzava a pennello, indossai le scarpe ed uscì di casa pregando di non incontrare Alice e nemmeno il ragazzo di ieri. Mi viene voglia di prenderlo a pugni per quanto è antipatico. Dopo le mie bellissime minacce di morte rivolte al ragazzo antipatico, uscì di casa raggiungendo scuola.
Dopo aver preso il mio libro di chimica dal mio armadietto, lo chiusi e mi incamminai verso i bagni con tutti gli sguardi addosso. Non so se siano per la rissa di ieri oppure per la divisa di quello strano club. Entrai nel bagno e iniziai a lavarmi le mani e mi guardai allo specchio un po' turbata. Dopo essermi sistemata i lunghi capelli castani, andai in classe e mi sedetti nel banco in fondo a destra visto che era l'unico posto libero e visto anche il fatto che il banco in cui ero seduta prima era il posto dell'antipatico seduto vicino all'oca di turno. Ammetto che mi da fastidio tutto ciò ma ho cose più importanti a cui pensare per esempio dove sono Emily ed Alice oppure come non farmi trovare da questi idioti qui. Iniziai a leggere il libro che avevo rubato ieri finché non si spensero le luci. Mi alzai tenendo il libro come arma e cercai di accendere le luci inutilmente e dopo aver minacciato l'Enel, decisi di uscire dalla classe. Ma porca- non potevano permettersi di pagare la bolletta e ci hanno sempre usati solo per fare dollaroni?! Questo se non lo riferisco a mio padre non chiamatemi più Violet Evans. Il corridoio era buio e vuoto. Mi sentivo l'unica deficiente lì. Iniziai a camminare ma, dopo meno di cinque passi, sentì una mano fredda trascinarmi in una classe ancora più buia. Ovviamente tirai uno dei miei migliori urli che costrinse al mio rapitore di tapparmi la bocca con l'altra mano "Shh taci prima che ci trovino." disse il mio rapitore che girandomi verso di lui scoprì che era l'antipatico di turno "Perché dovrei obbedire?" chiesi io molto nervosa "Perché devi. Ogni anno arrivano delle persone a setacciare la scuola. In poche parole il mio...volevo dire io "nostro" club è illegale. Non siamo accettati, dicono che siamo pazzi e non dovremmo credere a certe cose. Secondo me lo dicono per non farci scoprire qualcosa di molto importante..." disse il ragazzo. Pensandoci non so quasi nulla su di lui, so solo che si chiama Ethan e che fa parte della famiglia Williams. Anche lui non è messo male parlando di soldi, ecco perché tutte le stanno ai piedi. "Perché non l'hanno chiuso?" chiesi io "Stiamo cercando di convincerli visto che se si trovano i 4 assi si potrebbe avere una mancia molto abbondante." disse lui. Ok, non posso mentire, mi sono venuti i brividi. Sinceramente non so cosa vogliono da noi...Siamo solo degli assi. Forse dovrei spiegarmi meglio? Gli assi sono 4 carte, ognuna di esse ha delle caratteristiche per esempio l'asso di picche che significa dolore spirituale quindi chi lo possiede sarà un narcisista che fa soffrire gli altri. C'è l'asso di fiori che annuncia un periodo di prosperità e serve anche ad alleggerire gli effetti negativi delle carte di picche, e sinceramente mi ricorda Emily. Poi c'è l'asso di quadri che mi ricorda molto Alice visto che è molto realista e diretto, ed infine l'asso di cuori cioè io. L'asso di cuori è la carta più benefica del gioco, sentimentale e fortunata in amore. Ovviamente perfetta. Però ora ci vogliono trovare tutti visto che dopotutto siamo assi. Cavolo, perché? Ci vogliono usare come carte? Devo ancora scoprire tantissime cose. "Quindi perché vengono a setacciare?" chiesi visto che non avevo ancora capito il concetto di tutto ciò "Sono convinti che ci sia qualche asso." rispose con molta calma "Allora perché ci stiamo nascondendo?" "Club illegale Violet. Potrebbero portarci in galera." ora capisco molto di più. Mi alzai e sbirciai dalla porta osservando un ragazzo camminare con una pistola in mano. Sembrava uno della FBI, va bene che erano fighi ma sapere che ti stanno cercando non è che sia una meraviglia. Alice ed Emily si saranno riparate?... Devo andare. Aprì la porta sbirciando fuori "Cosa stai facendo?!" sussurrò l'antipatico "Vado in battaglia!" gli feci l'occhiolino ed uscì dalla classe cercando per i corridoi Emily ed Alice. Non possono averle prese e se si sono nascoste devo non farmi scoprire. Peccato che ho la delicatezza di un elefante e una delle guardie mi puntò contro "Ok forse possiamo risolvere la cosa in un altro modo, non credi?" gli dissi sarcastica "Codice 102, l'abbiamo trovata." disse lui "Oh io non penso proprio!" iniziai a correre dall'altra parte mentre venivo inseguita da almeno 2 guardie e indovinate un po'...mi hanno presa. Mi stavo dimenando sotto la presa di una guardia ma quando mi spintonò contro un armadietto, il dolore era così forte che mi fece smettere subito facendomi perdere completamente i sensi. Grande Violet. Mi complimento con te deficiente.
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I due Assi
FantasyViolet, una ragazza perfetta, popolare ed estroversa, è appartenente ad una famiglia benestante e frequenta uno dei collage più prestigiosi. Ma questa sua realtà così perfetta contiene molti terribili segreti che le cambieranno drasticamente la vita.