III

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Labbra color di ciliegia,
guance color di pesco e occhi color d'ambra,
rimuginava sotto la pioggia domandandosi il perché della vita
passando da Kafka ad Austen fino a Pirandello e le sue maschere,
e che se ci pensiamo bene,
in fondo aveva ragione,
per poi pensare di voler fare una fine un po' Shakespeariana.
Continuò a pensarci su tutto il giorno riflettendo solo dopo che un Romeo le serviva.
''Alla fin fine cos'è una Giulietta senza il suo Romeo?''
si domandava.
Mettendo da parte l'idea i libri di Freud iniziò a leggere,
facendole dubitare poi del rapporto con suo padre,
ma si disse da sola che era del tutto normale.
Passarono i giorni, i mesi e se li contiamo pure gli anni,
ma di Romeo nemmeno l'ombra;
stanca della vita decise allora che la fine della Woolf voleva fare,
ma ricordandosi di Shakespeare,
del veleno come fosse una bevanda sopraffina sorseggiò.
A passo incalzante iniziò ad incamminarsi verso il fiume
riempendo poco a poco le tasche del suo vestito con piccoli sassolini.
Ma per sfortuna al fiume non arrivò e sulla sponda il suo esile corpo giaceva,
perdendo pian piano i sensi
e venendo così accompagnata al reame della morte con l'abbraccio dei fiori che la circondavano.

Poems of Love and SufferingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora