Riproviamoci...

11 1 0
                                    

(Stephan's pov's)

"Arrivò finalmente il giorno delle ripetizioni, la preside aveva parlato anche con Ludovica, che dopo un pò di lamenti aveva accettato ed io e lei c'eravamo messi d'accordo per incontrarci quel pomeriggio a casa mia dopo il laboratorio di dibattito e gli allenamenti. Quel giorno ero molto agitato, mi svegliai, mi lavai, mangiai e poi andai a scuola accompagnato come al solito dai miei due amici Manuel e Aurel. Loro erano felici che io avessi accettato le ripetizioni e soprattutto erano felici che dessi un'altra opportunità a Ludovica anche se forse Manuel un pò meno. Arrivai a scuola e vidi Ludovica parlare finalmente con Benedetta e Stefania, mi faceva piacere se lei si chiariva con le sue due migliori amiche che avevano preso le mie difese anche se soprattutto Benedetta non mi poteva tanto vedere. Poi andai in classe e la giornata durò un'eternità, non finiva più specialmente gli allenamenti, vidi inoltre Manuel che discuteva con l'allenatore

<<oi ma prima cosa hai detto al coach?>> dissi io curioso quando il mio amico ritornò ad allenarsi con noi 

<<beh gli ho chiesto se poteva riammettere nella squadra Ludovica...>> disse Manuel

<<e lui che ti ha risposto... aspetta ma Ludovica Ghiglione?>> dissi io 

<<si Ste ovvio lei... chi credevi la Luciani già sta in squadra>> disse Manuel

<<e come mai hai chiesto questa cosa? lei vuole ritornare??>> dissi io ricordandomi che quello era uno dei motivi per cui io e lei c'eravamo allontanati

<<in realtà Benedetta e Stefania me lo hanno chiesto perchè vedono quanto manca a Ludovica il campo... e sono d'accordo... è una delle condizioni che le hanno detto comunque per ritornare ad essere amiche>> disse Manuel 

<<ma ... ma non credete che così la fate soffrire?? lei da colpa al pallone della morte del padre... lo sai bene...>> dissi io 

<<beh noi però le abbiamo spiegato le nostre motivazioni ... poi sta a lei dire di si o di no...>> disse Manuel. In quel noi sentii tutto l'affetto che Manuel provava per lei e soprattutto quanto io fossi lontano da lei. Una volta finiti gli allenamenti ecco che mi feci la doccia veloce e poi andai fuori l'aula del laboratorio e aspettai lì che uscisse Ludovica, prima di lei ecco che uscì Matteo che mi osservò con uno sguardo minaccioso e poi ecco che uscì Ludovica, senza salutarci, senza rivolgerci uno sguardo camminammo fianco a fianco fino a che non stavamo abbastanza lontani dalla scuola e dagli sguardi indiscreti lì in quel momento ci salutammo e poi insieme andammo verso casa mia. Quando entrai in casa c'erano i miei genitori e mio fratello Manuel che fecero uno sguardo bruttissimo a Ludovica, entrambi li salutammo e poi accompagnai Ludovica in camera mia e poi con una scusa andai in cucina. I miei non riuscivano a credere che io le avessi dato un'opportunità, ma io gli spiegai il mio bisogno di lei per non essere bocciato e poi tornai in camera. Facemmo un piano per le lezioni e poi iniziammo dalla matematica. Mentre stavamo studiando all'improvviso entrambi allungammo la mano verso una matita che era sulla scrivania e ci sfiorammo, entrambe le mani erano fredde e al tocco io sentii un brivido lungo tutta la schiena, ma ritrassi subito la mano e le dissi di prenderla che io avrei preso un'altra matita dal porta pastelli e poi continuammo a studiare. Ogni tanto mi sentivo osservato, ma anche io la guardavo mentre spiegava e mi incantavo. Poi quando finì la lezione, la accompagnai vicino alla porta la salutai e ritornai in casa. Dopo un pò vidi che Ludovica aveva messo una foto con delle parole che erano palesemente dedicate a me e a Matteo ed io quindi misi una foto anche io dove rispondevo a quello che lei aveva scritto. I giorni seguenti continuammo a fare lezioni ma senza parlare di ciò che avevamo scritto sotto quei post, tutto procedeva bene sembrava quasi che stavamo tornando almeno amici. Finalmente poi ritornò anche in squadra il professore si era convinto e quindi finalmente era di nuovo nel posto che le apparteneva... il campo. Certo non fu subito titolare ma combattè e si allenò duramente per ottenere quel posto che era suo di diritto. Anche se con la Luciani la sintonia non si era spenta anzi nonostante tutto eravamo una bella coppia d'attacco nonostante quella che creavamo io e Ludovica era tutt'altra cosa. Uno dei giorni degli allenamenti io mi trattenni un pò dopo l'orario per sistemare determinate cose e quando stavo facendo questo sentii dei rumori provenire dal campo e vidi che c'era qualcuno che stava esercitandosi in messo al campo e quel qualcuno era Ludovica. Le chiesi per quale motivo era lì, e lei mi disse che era per esercitarsi quindi le proposi di fare gli uno contro uno, sapevo che lei in quello era più brava di me ma in quel periodo che non c'era stata io mi ero esercitato e poi soprattutto lei non aveva fatto esercizio fisico quindi quando provava a superarmi non ci riusciva ed io le toglievo sempre la palla, fino ad un ultimo tentativo che riuscì a prendermi alla sprovvista e quindi per non farla passare mi appoggiai a lei sulla maglietta e lei si sbilanciò e cadde e nel cadere si portò anche a me. Mi ritrovai sopra di lei, con la mia bocca ad un passo dalla sua, il suo profumo che io amavo che mi entrava nelle narici e quindi mandai al diavolo l'orgoglio e le dissi che la avevo sempre desiderata dal primo giorno che mi aveva detto quello che provava per me e poi la baciai, un bacio intenso, ci baciammo senza mai staccarci e ci alzammo e ci incamminammo sempre baciandoci verso gli spogliatoi, lì la condussi sotto le docce e aprii l'acqua, più l'acqua cadeva addosso a lei più si intravedeva il suo corpo, e più i capelli che avevo sciolto precedentemente dalla coda, si bagnavano e più io avevo voglia di lei, ci mettemmo a ridere poi spontaneamente, fu bello perchè cacciammo con quella risata tutte le paure e le preoccupazioni che avevamo in quel momento. E poi azzardai, presi il lembo della sua maglietta e feci per toglierla e le chiesi se potevo e lei mi disse che potevo fare quello che volevo perchè sarebbe stata mia. Così le tolsi la maglietta e lei fece la stessa cosa con me e poi ci guardammo negli occhi e con un solo sguardo capimmo che era quello il momento che dovevamo aspettare per ritrovarci, il giusto modo per perdonarci e per iniziare tutto d'accapo. Quindi facemmo l'amore, i nostri corpi divennero uno solo e tutto fu molto bello. Dopodichè ci rivestimmo e la accompagnai a casa ma non la baciai e me ne tornai a casa con un groppo alla gola, non volevo che quello che c'era stato fosse di dominio pubblico, volevo che questa cosa rimanesse solo tra di noi perchè quando avevamo esternato tutto precedentemente erano successe le complicazioni e lei mi aveva ferito troppo per poter permettere che accadesse di nuovo quindi avevo deciso il giorno seguente le avrei chiesto di tener segreto il nostro nuovo tentativo di stare insieme..."

Tra i banchi di scuolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora