"Benedetta, Stefania, Manuel e Aurel avevano organizzato tutto per il baby shower e ci invitarono alla villa di Manuel. Era tutta allestita come se fosse un campo da calcio, c'erano le due porte, i segni del centro campo e delle aree di rigori e poi soprattutto i palloni. Da quando avevo saputo di essere incinta non avevo più giocato a calcio e quindi mi mancava tanto, l'odore dell'erba, il vento che ti scompiglia i capelli quando corri e la sensazione che senti quando vai in campo per combattere e vincere. Quindi quell'idea era perfetta perchè mi riportava ai bei giorni dove io e Stephan approfittavamo degli allenamenti per stare insieme. Ci fecero posizionare al centro campo e poi ci diedero due palloni
<<dai ora tirate verso la porta...>> disse Benedetta
<<Benny ti rendi conto che è troppo lontano per arrivare in porta?>> dissi io
<<ehm... ed io che ne so ... Manuel, Aurel però me lo potevate dire...>> disse Benedetta
<<in realtà Benny te lo avevamo detto sei tu che sei dura di cervice...>> disse Manuel
<<ahahaha sei tremenda Benny>> dissi io e quindi ci fecero spostare verso l'area di rigore e feci tirare a Stephan e quando tirò e la palla arrivò in rete ecco che tutta la porta divenne rosa, dentro di me c'era una bellissima bambina. Iniziai a piangere, Stephan venne da me e mi abbracciò e tutto fu meraviglioso. Ora eravamo pronti, o almeno credevamo di esserlo, dovevamo aspettare solo che lei nascesse. Un giorno di Gennaio, stavamo a scuola, ero andata in bagno e quando entrai lì dentro mi si ruppero le acque. Per fortuna in bagno non ero sola e chiesi a Benedetta di andare a chiamare la professoressa. Arrivò la professoressa seguita da Stephan, mi firmò il permesso e aspettai mia mamma che mi veniva a prendere, purtroppo Stephan non potè uscire e quindi andammo solo io e mamma all'ospedale. Quando arrivai non ero ancora pronta per partorire, per fortuna e la bimba prima di uscire aspettò che il padre fosse uscito da scuola. Infatti Stephan sentendosi con mia mamma al telefono una volta uscito da scuola venne all'ospedale e nel momento che lui mise il piede nella stanza dove ero io iniziarono le contrazioni fortissime e la dottoressa mi disse che ero pronta per andare in sala parto. Ero molto spaventata, avevo paura e scelsi mamma per venire con me in sala parto. Stephan mi salutò e disse:<<hei non fare scherzi ti aspetto qui...portami la nostra bella bimba...>> mi baciò e mano nella mano con mamma andammo in sala parto. Il travaglio durò parecchio tempo, io ero molto stanca e non ce la facevo più, avevo praticamente ucciso la mano di mia madre che però mi disse una cosa prima dell'ultima spinta in risposta al mio :<<mamma non ce la faccio più... sono così stanca...>>
<<lo so amore... altri cinque minuti di dolore in cambio di una vita piena di felicità...inizia a spingere dai...>> disse mia madre, poggiò la testa sulla mia ed io ebbi una forza incredibile e iniziai a spingere e finalmente la bambina uscì. Sentimmo il suo pianto e finalmente riuscii a rilassarmi. L'infermiera la lavò e poi me la diede in braccio la guardai e realizzai che era davvero così avevo una figlia e iniziò il mio panico. Quelle manine erano così piccole e dolci e quei occhioni che mi fissavano. Poi dopo fecero entrare anche Stephan che corse verso di me e mi abbracciò e ci baciò sulla fronte
<<le mie donne bellissime>> disse lui. Ci fecero una foto che lui subito pubblicò sul suo profilo
stewel92's post
*noi tre e nulla ha più senso* scrisse sotto al post. Stephan rimase con me tutto il tempo della degenza nell'ospedale, mi vennero a trovare anche i genitori di Stephan con il fratello, le mie amiche Benny e Stefania con Nicolas e Dylan e poi anche Manuel e Aurel. Poi ci fu una sorpresa inaspettata dopo che non si fece sentire più dopo che ci lasciammo ecco che si presentò un giorno all'ospedale anche Matteo con un mazzo di fiori. Per fortuna Stephan non c'era perchè era andato a fare dei servizi.
<<cosa ci fai qui Matteo?>> dissi io sconvolta
<<sono venuto a congratularmi con voi... e a portarti questi...>> disse lui come se niente fosse successo tra di noi
<<davvero?? così all'improvviso ti sei ricordato che esisto?? dopo che mi hai lasciata così senza un motivo... vattene ora ... prima che torni Stephan e ti spacchi la faccia...>> dissi io
<<beh credo che il motivo c'era... ed io lo avevo capito prima di te cara mia... non ero io quello che tu volevi... non ero io quello per cui avresti dato la cosa più importante per te... avevo capito che tu non mi amavi così come amavi lui... e l'ho capito proprio quando non abbiamo fatto l'amore... perchè poi si è visto come sei riuscita a fare questa cosa con lui... mi sono messo da parte perchè sapevo che non avremmo avuto futuro e dopo questo me ne vado sì buona vita Ludovica sappi che io ti ho amata più di chiunque altro...>> disse e senza che io riuscissi a rispondergli se ne andò. Rimasi sconvolta tutta la giornata tanto che non riuscivo nemmeno ad allattare la mia bambina. Non dissi nulla a Stephan per non agitarlo ancora di più e poi finalmente decidemmo in quel giorno stesso il nome della bambina, la chiamammo Elisa. I giorni passarono ed ecco che tornai a casa, la mattina poichè dovevo andare a scuola decidemmo che mia mamma e la mamma di Stephan, quando stava da lui, se ne dovevano prendere cura loro, mentre quando stavamo il pomeriggio a casa ce ne prendevamo cura noi. Poichè non volevamo restare senza vederla il pomeriggio andavamo a casa a studiare dove c'era la bambina. Se la bambina fosse stata da me allora Stephan sarebbe venuto a casa mia, se fosse stata da Stephan allora sarei andata io da lui e così iniziammo a vivere questa vita un pò movimentata ma piena di gioie ma anche dolori. Ci fu poi un brutto periodo per me, ogni giorno piangevo, di nascosto senza farmi vedere, agitavo anche Elisa e quindi non riuscivo ad allattare di nuovo ero molto sconfortata e feci una cavolata me ne scappai, senza dire niente a nessuno lasciando solo un biglietto me ne andai. Mi ospitò Manuel nella villa ma senza dire niente a nessuno. Lui c'era sempre stato per me e continuava a starci era l'unico che sapeva tutto e l'unico che pur non essendo femmina e soprattutto madre mi capiva e mi restava accanto. Avevo sentimenti contrastanti da una parte non volevo vederla e dall'altra mi mancava il suo odore, il suo visino e le sue manine mi dispiaceva che Stephan dovesse cavarsela da solo ma poi piano piano con anche Manuel che fece da intermediario io e Stephan ci incontrammo per chiarire la situazione e soprattutto per ritornare a stare insieme tutti e tre..."
STAI LEGGENDO
Tra i banchi di scuola
Fiksi PenggemarLudovica è una ragazza di 17 anni innamorata del più popolare della scuola Stephan, ha un acerrimo nemico di nome Matteo, si contende da sempre il ruolo di migliore della classe con lui. Quell'anno vuole cambiare qualcosa cosa succederà? Continuerà...