Perchè non me lo volete dire?...

27 3 0
                                    

(Stephan's pov's)

"Andai a prendere i miei genitori all'aereoporto con mio fratello Manuel, dopo che tornammo a casa ci chiedemmo com'era andato il viaggio e cosa avevano fatto. Gli preparai la cena e li coccolai per bene in modo tale che fossero più propensi a dirmi quello che gli avrei chiesto e poi ecco che una volta che si erano rilassati per bene glielo chiesi

<<mamma... papà volevo chiedervi una cosa importante... quando andai a salutare Ludovica che doveva partire per la gara ebbi tipo una sorta di flashback che mi apparì davanti agli occhi. Lei era seduta al suo posto e guardava fuori dal finestrino e  era triste perchè nessuno la sosteneva ed io che la confortavo dicendole che sarei stato io a sostenerla... come faccio ad avere questi flashback se io prima di quest'anno non conoscevo Ludovica?>> dissi io rivolgendomi ai miei genitori. Entrambi si girarono l'uno verso l'altro e fecero una faccia un pò preoccupata poi mamma disse:<<Ste dai ora non è cosa stiamo stanchi poi te lo diciamo>> e se ne andarono bisbigliando qualcosa, poi guardai verso mio fratello che distolse lo sguardo e se ne andò. Fu decisamente un momento di nervosismo puro perchè non volevano dirmi nulla? e poi che necessità c'era di nascondermi questa cosa?. Andai comunque a dormire e ogni giorno da quella sera provai a chiederlo ma non avevo nessuna risposta. Passarono i giorni e arrivò la prima partita di campionato, c'eravamo allenati moltissimo ed eravamo tutti molto agitati. Ludovica capì che ero molto agitato in classe la mattina e quindi mi prese la mano e me la strinse per tutta la mattinata come per darmi forza. Dopo quando finirono tutte le lezioni ecco che andammo in palestra il professore ci fece il discorso di incoraggiamento e poi disse le formazioni, e ci fu una sorpresa... Ludovica era titolare a posto della Luciani, l'allenatore le aveva dato fiducia ed io fui molto felice per lei e anche per me che avevo come compagna d'attacco lei. Lei però che non se la aspettava iniziò ad agitarsi, iniziò a muoversi davanti e indietro e a muovere le braccia, io la fermai mettendo le mani sulle sue braccia e poi le dissi che era forte e che non doveva aver paura e che doveva dimostrare quanto valesse. E così fece insieme con me fece una bellissima partita e all'ultimo secondo quando stavamo 1-1 ancora mi passò una palla che io misi in rete e così vincemmo la partita. Andai da lei per dire che era suo il goal e poi le dissi che lo dedicavo a lei, ci abbracciammo e poi quando finì la partita festeggiammo negli spogliatoi. Poichè c'era sia la mia famiglia che la sua andammo insieme con Manuel e Aurel ,Benedetta e Stefania e anche Matteo a mangiare una pizza. Ma ecco che quando ci vidi tutti quanti insieme ebbi un altro flashback, stavamo tutti noi solo che eravamo più piccoli e ridevamo e scherzavamo, con i zainetti che tornavamo a casa dopo la scuola e così che divenni triste perchè avevo questi flashback e soprattutto perchè i miei non volevano dimmelo? Ludovica si accorse della mia tristezza e alzandomi il mento mi chiese il motivo e quindi io glielo dissi e quindi ecco che successe, finalmente mio padre mi disse tutto. Avevo avuto un brutto incidente e per quello avevo perso la memoria, prima di questo incidente io, Manuel, Aurel, Benedetta, Stefania, Nicolas, Ludovica e Matteo eravamo tutti amici, eravamo un gruppo e la prima oltre a Manuel e Aurel che conoscevo da quando ero nato, che conobbi fu proprio Ludovica. I miei però per non farmi del male ancora di più mi avevano fatto ricordare solo alcune amicizie e molte no e quindi di Ludovica non me lo ricordarono, ma lei si informava di me ogni volta dai miei due migliori amici. Poi Manuel mi disse che io dopo l'incidente cambiai, divenni superficiale e che pensavo solo al calcio e alle ragazze e quindi non essendoci io e non potendo stare più insieme il gruppo di amici che c'era prima si sciolse e ognuno andò per i fatti propri. Io dopo tutto quello che mi avevano detto mi sentivo tradito, non mi avevano detto di Ludovica, la cosa più bella che avevo avuto in tutti quei anni che mi ricordavo e soprattutto non mi avevano detto nulla e quindi non ce la feci a restare con loro e quindi me ne scappai, sentii che Ludovica provò a seguirmi ma non ci riuscì. Corsi sotto l'acqua perchè cominciò a piovere e le mie gambe si fermarono davanti ad una casa ed era quella della Luciani, le avevo precedentemente chiesto di ospitarmi per un pò di giorni con un messaggio e lei quando arrivai davanti a casa sua bagnato e soprattutto con le lacrime agli occhi mi accolse, dandomi dei cambi e un posto dove dormire. I genitori mi chiesero cosa fosse successo e anche lei ed io raccontai tutto. Il mio telefono nel frattempo continuò a suonare ma io non rispondevo ne alle chiamate ne ai messaggi che mi mandavano tutti. Appena mi misi a letto mi addormentai quasi subito, e il giorno quando mi svegliai era molto tardi, e quindi non andai nemmeno a scuola, Ludovica mi aveva lasciato dormire e mi aveva lasciato un biglietto con tutte le indicazioni per la colazione e per i vestiti o altro. Quando tornò vidi che scriveva un messaggio che poi capii a chi lo mandò. Dopo che avevamo mangiato e quindi stavamo sistemando la roba ecco che bussò la porta. Non so perchè ma mi fece andare ad aprire a me e quando chiesi chi fosse dall'altro lato della porta qualcuno rispose così:<< sono Ludovica>>

<<vattene non voglio vedere nessuno>> dissi io non aprendo la porta

<<ti prego amore mio... chiariamo le cose io non ero nessuno per decidere cosa ti dovessero dire i tuoi genitori... credi che io non abbia sofferto?>> disse lei poi aggiunse:<< mi mancava il mio amico, colui a cui tenevo di più e lo vedevo frequentare altre persone senza poter dire nulla, lo vedevo soprattutto fidanzarsi con altre ragazze e non potevo dire nulla...>> e iniziò a piangere. Io potevo essere anche arrabbiato con lei ma quando piangeva non riuscivo proprio a sopportarlo quindi aprii la porta e lei si buttò tra le mie braccia. Restammo così a piangere per un pò e poi io le dissi:<<abbiamo sprecato così tanto tempo... tu conoscendomi e non facendo nulla ed io pensando alla superficialità e non all'amore...>>

<<mi perdoni amore mio>> disse lei ancora singhiozzando

<<certo che ti perdono amore mio sei l'unica cosa bella che mi è capitata come faccio senza di te>> dissi io e ci baciammo, quel bacio fu il più bello anche più del primo. Ringraziai la Luciani e i suoi genitori per avermi ospitato quella sera e per tutti i consigli che mi avevano dato in quella sera e poi mano nella mano con Ludovica tornai a casa. Ebbi tante strillate dai miei genitori ma poi per fortuna riuscii a chiarire anche con loro e anche con i miei amici. Passarono i giorni e finalmente arrivò il giorno della partenza per il viaggio che si faceva di solito a Natale. Era la prima volta che andavo a quella gita di due giorni fuori fidanzato e quindi sapevo che forse non mi sarei divertito come le altre volte ma sapevo anche che stavo con Ludovica e che quindi facevamo un'altra esperienza insieme e questo mi bastava..."

Tra i banchi di scuolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora