"Andai a quell'incontro pieno di aspettative e speranzoso che io e lei potessimo risolverla e tornare a casa felici e contenti. Portai con me Elisa per vedere la reazione di Ludovica a questa cosa, lei appena mi vide iniziò a piangere, mi chiese continuamente scusa e poi si avvicinò al carrozzino e disse:<< amore di mamma quanto mi sei mancata... scusami se ti ho lasciata sola con papà... avevo bisogno di chiarire e di stare bene prima con me stessa per poter stare bene con te>> e la prese in braccio
<<amore mio ma allora non volevi abbandonarci perchè non ci volevi?>> dissi io dopo aver sentito le sue parole
<<no ... certo che vi volevo era solo che per me non è stato facile... lei non si attaccava al mio seno, io ero super stressata, e poi non volevo fare nulla e quindi me ne sono andata via per poter capire cosa mi stesse succedendo... Manuel mi ha aiutato e adesso che state qui... capisco qual è la mia strada...>> disse lei
<<e qual è?>> dissi io
<<se voi me lo concedete vorrei ritornare da voi... mi perdonate?>> disse lei. Allora io felice per quello che mi aveva detto presi Elisa da Ludovica e con le sue manine e con una vocina da bambino dissi:<< ma certo mamma che ti vogliamo e ti perdoniamo... vieni qui>> . Lei fece finalmente il sorriso, quel sorriso che mi aveva fatto innamorare di lei e poi venne verso di noi e ci abbracciammo. Lei si girò poi verso Manuel e disse:<<grazie mille Manu davvero per tutto e ringrazia anche i tuoi genitori... per le sedute e per tutto>> capii quindi che Ludovica era andata da Manuel perchè i suoi genitori erano psicologi e la potevano capire e aiutare. Salutai e ringraziai Manuel e poi tutte e tre finalmente ritornammo a casa. Passarono dei mesi ed Elisa cresceva sempre di più, bellissima come la madre, le somigliava molto e quindi ero perdutamente innamorato anche di lei. Riuscimmo a conciliare tutto, la scuola, gli allenamenti, e poi la cura della bambina e rispettammo fino in fondo i turni che c'eravamo prefissati. Quando giocavamo le partite del campionato, Elisa veniva a vederci con i nonni e la nonna e se tipo o io o Ludovica avessimo fatto goal lo avremmo dedicato sempre a lei la nostra gioia. In una di queste partite a guardarci c'era un dirigente di una squadra importante che giocava in serie B, certo non era la serie A ma comunque avevamo l'opportunità di giocare come professionisti ed era sempre stato il mio grande sogno. In quella partita ognuno di noi diede il massimo e facemmo un'ottima partita e vincemmo con tanti goal di scarto ed ecco che quando stavamo festeggiando in campo tutti quanti venne il mister che chiamò me, Manuel e Aurel e ci chiese di andare con lui. Ci portò a parlare con questo dirigente
<<salve>> dicemmo in coro io e i ragazzi
<<salve bene volevo farvi i complimenti siete stati davvero molto bravi... tutti e tre e mi chiedevo se dopo che finite la scuola vorreste venire a giocare con noi sarebbe una buona opportunità per farvi notare nel mondo del calcio che dite?>> disse il dirigente
<<oh si mamma certo che accetto questa bella opportunità per me è un sogno che si avvera>> dissi io quasi di getto
<<anche io accetto>> disse Manuel
<<beh sarei un cretino a non accettare quest'opportunità>> disse Aurel
<<bene dai... allora in questi mesi passo di nuovo per farvi firmare i contratti arrivederci e ancora complimenti siete davvero molto forti>> disse e ci diede la mano a tutti e tre. Io e i ragazzi ci abbracciammo e poi andai da Ludovica e da mia figlia e dissi la bellissima opportunità che mi si presentava
<<wowo Stephan sono super felice per te...>> disse Ludovica che però dopo un pò il suo sorriso si oscurò
<<cosa succede?? non sei felice per me?>> dissi io
<<ma certo che lo sono... è solo che ... come facciamo se ti trasferisci in quella città... io ed Elisa come potremo vederti?>> disse lei. A quello non ci avevo pensato, non mi volevo allontanare da loro ma non potevo nemmeno perdere quella grande opportunità e quindi le risposi:<<amore abbiamo ancora un pò di tempo ci pensiamo e vediamo ok?>>
<<va benissimo... congratulazioni amore mio>> disse lei e mi baciò e poi mi abbracciò. Quei mesi di scuola che rimanevano, li passammo a studiare ovviamente per l'esame di maturità ma anche a pensare come fare per stare insieme. Facemmo anche molti incontri per le università dopo il liceo ed ecco che ce n'era una proprio dove mi sarei dovuto trasferire io, quell'Università era quella che Ludovica aveva sempre desiderato fare e quindi avevamo trovato finalmente la soluzione. Essendo che lei aveva più disponibilità economica decise di affittare una casa in quella città così avremmo avuto un pò di indipendenza e soprattutto saremmo stati insieme. Arrivò poi il giorno della firma del contratto e successivamente la maturità, passammo tutti quanti e finalmente potevamo ritenerci diplomati. Decidemmo di festeggiare il diploma tutti insieme anche perchè poi le nostre strade si sarebbero divise, io, Manuel, Aurel e Ludovica saremo andati nella stessa città ma gli altri no. Quindi fu l'ultima volta che potevamo stare insieme nella stessa città che ci aveva visti crescere e finalmente ci rivedeva insieme dopo tanti anni. Vivemmo poi anche un'estate insieme, la prima estate di Elisa, fu emozionante poterla vedere nell'acqua, eravamo molto in apprensione. Fu tutto bellissimo e degna chiusura di una vita che sarebbe cambiata a settembre. Io e Ludovica ci trasferimmo in quella città, inizialmente con noi vissero anche Manuel e Aurel così era come se una parte del vecchio gruppo ci stesse sempre. Con le ragazze e con i propri fidanzati ci vedevamo via skype e ci promettemmo che una volta ogni mese ci saremmo visti nella città e saremmo stati insieme. Ludovica incominciò l'Università, e io gli allenamenti e quindi Elisa rimaneva con la mamma di Ludovica che anche lei si era trasferita. Quando poi lei o io tornavamo dai nostri impegni, Claudia ritornava a casa sua e quindi potevamo stare insieme noi con nostra figlia. Tutto andava per il verso giusto e quando iniziai ad avere il primo stipendio decisi di fare una cosa. Andai insieme con Aurel e Manuel a comprare un anello di fidanzamento, e poi decisi di organizzare qualcosa per chiedere di sposare a Ludovica. Ricorreva anche il nostro anniversario, quindi decisi di organizzare una cosa speciale chiesi un permesso speciale alla preside per fare questa cosa a scuola e poi approfittando del week-end che dovevamo andare a casa nostra per vedere i ragazzi, organizzai tutto con loro. Chiamai Benedetta e Stefania dicendo di andare a prendere Ludovica con una scusa e di portarla poi nella nostra scuola. La scuola sarebbe stata decorata con tutti palloncini a cuore e ogni palloncino all'estremità del proprio filo avrebbe avuto un fogliettino con dentro un indizio su dove doveva arrivare. Io la avrei aspettata in palestra, vestito elegante, nel momento in cui lei entrava ci sarebbe stata la nostra canzone in sottofondo e poi un ultimo biglietto, che però avrei letto io inginocchiandomi. Arrivò quel giorno, difficile fu inventarsi una scusa con Ludovica, ma tutto per fortuna andò secondo i piani e quindi io poi mi vestii elegante e andai in palestra, con me c'era Manuel che doveva mettere la musica, ero in ansia e andavo avanti e indietro poi ecco che venne Aurel che seguiva di nascosto le ragazze che stavano facendo il percorso e mi avvisò che stava per entrare e quindi quando Ludovica entrò venne a centro campo io anche mi avvicinai a lei presi l'ultimo bigliettino mi inginocchiai e dissi :<< mi vuoi sposare amore mio?>> lei rimase sconvolta e mise le mani davanti alla bocca e poi prendendo le mie mani disse..."
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Tra i banchi di scuola
FanfictionLudovica è una ragazza di 17 anni innamorata del più popolare della scuola Stephan, ha un acerrimo nemico di nome Matteo, si contende da sempre il ruolo di migliore della classe con lui. Quell'anno vuole cambiare qualcosa cosa succederà? Continuerà...