chapter 10

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23 ottobre.

jisung
quindi secondo voi
come idea ci sta?

jeongin
a me sembra una cosa molto
romantica ji, te l'approvo

seungmin
good idea kiddo

felix
ogni tanto hai delle ottime
idee, se vuoi una mano
ci siamo

Jisung stava architettando un piano per incontrare Minho e fargli una sorpresa per poi potersi dichiarare al lui. Lo aveva continuato ad evitare nonostante gli scrivesse spesso per riuscire a vedersi e parlare di quello che stava succedendo ultimamente. Sapeva benissimo che stava facendo lo stronzo, ma era tutto programmato e se proprio anche il maggiore era innamorato di lui avrebbe potuto capire il perché del suo strano comportamento.

D'altra parte, Minho stava sempre più male. Non capiva cos'avesse potuto fare per scatenare una tale reazione del minore. Quando prima erano insieme andava tutto più che bene: stavano molto vicini, si tenevano per mano, chiacchieravamo sempre e ridevano l'uno con l'altro. Sembrava tutto perfetto e pareva che Jisung provasse la stessa serenità che anche Minho avvertiva quando erano in compagnia. In questo ultimo periodo si era chiuso molto di più in sé stesso e aveva smesso di uscire per evitare di vedere il suo amato girarsi e cambiare strada appena si trovavano nello stesso luogo. Il suo letto era ormai diventato il suo habitat naturale ed il cuscino la miglior spalla su cui piangere quando necessario, il che accadeva molto spesso. Iniziava a credere di essere un errore e voleva solo scomparire.

"Sono forse brutto? troppo pesante? fastidioso?" mille erano i punti interrogativi nella sua testa a cui non sapeva dare risposta.

Forse era il momento di lasciar stare tutto. L'amore per lui era un estraneo e forse doveva continuare ad essere così. Che sentimento inutile. Perché doversi ridurre così per una persona? Qual è lo scopo?

Jisung sentiva enormemente la mancanza della sua mano, delle sue carezze, della sua voce...
La sua voce.
Musica per le sue orecchie.
Per non parlare della sua risata, del suo sorriso, dei suoi occhi e tutto ciò che lo riguardava. Ogni particella del suo corpo era arte per lui. Non vedeva l'ora passassero quei pochi giorni per continuare a stargli vicino e non lasciarlo andare mai più, neanche per la più assurda delle ragioni.

24 ottobre.
A mezzanotte Minho avrebbe compiuto gli anni, ed il più piccolo si sarebbe dichiarato a lui quella notte. Aveva preparato ogni cosa, con l'aiuto dei suoi amici e anche di quelli di Minho che hanno continuato a tenerlo allo scuro di tutto. La tentazione era tanta, ma dato che doveva essere tutto perfetto, non si sarebbero mai sognati di rovinare la sorpresa.

[time skip]

felix
mancano pochissime ore jiiii!
hai l'indirizzo di casa di minho?

chan
tranquillo ho pensato io a quello

jisung
penso che un grazie non basti ragazzi
sono sicuro che andrà tutto per il meglio.
vi voglio bene ♡

02:30.
Jisung si fece portare da Chan, con la sua macchina sotto casa del più grande.
Non aveva ansia, di più.
Aveva anche pensato ad un discorso da fare e lo aveva ripassato più volte per essere sicuro di essere pronto a dirgli quelle parole.
Non appena raggiunsero l'abitazione, Chan si fermò.

"È il momento" disse il più grande mentre osservava Jisung torturarsi le mani per l'agitazione.

Finalmente prese coraggio e scese dall'auto per incamminarsi nel sentiero di ciottoli che divideva il mezzo e la porta di casa di Minho per poi suonare il campanello. Dopo poco dall'uscio si intravide la testolina del ragazzo farsi spazio per poter vedere nel buio della notte, colui che si era presentato a quell'ora.

"Tu che ci fai qui?" chiese Minho.

"Non fiatare e seguimi" disse tutto d'un fiato l'altro ragazzo.

Subito dopo prese la sua mano e lo accompagnò fino alla macchina dove c'era l'amico ad attenderli, il quale non proferì parola, ma si limitò solo a fare un cenno al più piccolo dei tre per poter iniziare a guidare.

changes - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora