chapter 2

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15 settembre.
Primo giorno di scuola.
Se Jisung dovesse descrivere questa data con una parola, sarebbe: trauma.
Alle 7:40 di quella mattina, con lo zaino in spalla, lui ed il suo gruppetto si stavano  incamminando verso la scuola per affrontare il loro terzo anno di scuola superiore. L'unico felice di ritornare è Felix perché finalmente potrà rivedere la sua crush.

"Ma ci credete che ho ancora un anno per riuscire a farmi notare da Changbin?" disse il biondino.

"Felix ce lo hai ripetuto fino allo sfinimento...abbiamo capito" sputò Jeongin infastidito dal continuo parlare dell'amico di prima mattina.

Arrivati davanti al cancello Jisung notò tra la folla di studenti, un ragazzo sullo skate che come loro era appena giunto all'entrata della scuola, ma a causa della confusione lo aveva subito perso di vista. Non ci fece molto caso ed entrò dal portone principale per raggiungere la sua aula. La mattinata passò velocemente e poco dopo l'una arrivò a casa finalmente.
Come di consueto, si era dato appuntamento con i suoi diletti nel loro luogo d'incontro preferito, perciò sfreccio con lo skate verso destinazione. Non appena arrivato, non curante di ciò che accadeva attorno a lui, venne travolto da una qualche forza estranea, ritrovandosi a terra dolorante.

"Stai più attento ragazzino, ti sei fatto male?" sentì dire da una voce a lui sconosciuta.

Quando alzò lo sguardo, rimase quasi imbambolato alla vista eterea del giovane che si trovava giusto ad un metro da lui. Lo aveva riconosciuto subito, era quello che aveva visto proprio quella mattina.
Nella sua testa pensò "Wow" mentre l'altro ragazzo lo fissava scocciato.

"Sei vivo?" disse.

E fu in quel momento che Jisung uscì dallo stato di trance in cui si trovava e gli rispose:

"Uhm si si, sto bene, SPLENDORE".

Dopo aver pronunciato tali parole realizzò ciò che aveva appena detto e divenne subito rosso, da far invidia ai pomodori dell'orto di suo nonno.

"Come scusa?" domandò l'altro.

"Oddio mi dispiace, non so cosa io stia dicendo" sputò Jisung tutto d'un fiato.

Era decisamente imbarazzato e pensò quindi di alzarsi e scappare, lasciando lì il moro, impalato nello stesso punto più che confuso.

Il sedicenne raccontò l'enorme figura di merda appena fatta ai suoi amici che non poterono far altro che mettersi a ridere a crepapelle, prendendolo in giro.

"Solo tu puoi uscirtene con delle cose del genere con uno sconosciuto" disse Felix.

"Ma almeno quando sei sullo skate potresti non stare con la testa tra le nuvole? Avresti potuto essere investito da un' auto invece che da quel ragazzo" aggiunse Seungmin.

Il loro amico aveva ben altro a cui pensare però.

"Si si okay, ma per caso qualcuno di voi lo conosce? Viene nella nostra scuola da quel che so" chiese il castano.

"L'unica cosa che so è che è amico di Changbin quindi sarà facile scoprire nome e cognome, andiamo a cercare su instagram!" disse Felix sorridente.

Trovato. Era Lee Minho: frequentante dell'ultimo anno del loro liceo. È abbastanza conosciuto per essere un ottimo ballerino, in attesa di ottenere una borsa di studio per la migliore scuola di ballo di Seul. Molto attraente e desiderato sia da ragazze che da ragazzi. Oltre alla danza ama vestirsi bene e andare in skateboard. Non è molto socievole infatti preferisce di gran lunga stare per conto suo con gli auricolari nelle orecchie, scollegato da tutto ciò che lo circonda.

"Perché ti interessa tanto J?" chiese curioso Jeongin.

Il problema è che nemmeno il castano lo sapeva, era solo curiosità? O forse qualcosa di più? Fatto sta che voleva saperne di più perché in qualche modo Minho lo intrigava e non poteva far altro che pensarci.


ecco il secondo capitolo, avevo voglia di scrivere, ma penso sia normale.
vi avviso che le idee mi vengono prendendo spunto dalle infinite fan fiction che ho letto da luglio a questa parte, proverò però a inventare qualcosa io avanti con i capitoli :D
ENJOY THE READING!

changes - minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora