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Non posso, non posso reggere il tuo silenzio. Quand scappi, quando non vuoi più farti trovare.

Sei uno stronzo, ti odio così tanto da non poter smettere di amarti. Ma fa male, ogni secondo, ogni minuto della mia esistenza. Ti penso e ti penso ancora di più, alla fine mi chiedo se tu possa pensare a me tanto quanto lo faccio io.

Quando sparisci lasci delle tracce, per me sono facilissime da trovare. Mi viene in mente che me le abbia lasciate tu per farti ritrovare solo da me. 

E sei uno stronzo comunque, perchè appena vedi quella fessura di me che sta per chiudersi, ci metti il piede in mezzo.

Ho smesso di interessarmi ad altro, ad altri. Ho smesso di pensare ad andare avanti, ho smesso di pensare a dimenticarti. Sai perchè? 

Per colpa tua, che a me ci teni ancora. Appena vedi che sono libera, nuda di fronte a te, come un libro che si apre appena posi il tuo sguardo, ti avvicini pericolosamente. Però una cosa te la devo concedere, sai come farmi ossessionare, sai come non farmi stancare. 

Forse è per questo che siamo così compatibili, perchè ti conosco dal momento in cui ci siamo guardati negli occhi per la prima volta, con le luci della disco, entrambi abbronzati e liberi da tutte le preoccupazioni. Entrambi che cercavamo un divertimento, non ti aspettavi di incontrami eh? 

Credo tu mi immaginassi piccola, un po' secchiona e del tutto fuori dal mercato, non ti aspettavi di vedere una come me. Se devo essere sincera neanche io ti avrei mai immaginato così, qualcuno decisamente amabile. Forse col senno di poi saremmo diventati comunque quello che siamo ora. 

Eppure non posso smettere di pensare a quanto il tempismo faccia schifo, ci siamo osservati di nascosto per mesi e proprio quando ho capito cosa dovevo fare, tu ti sei tirato indietro. So che brucia anche a te, perchè nei tuoi occhi c'è uno sguardo diverso da quello che avevi prima, ma quasi uguale a quello della prima sera.

Le circostanze erano strane, anzi più che strane. Ci siamo ritrovati nella stessa situazione mentre eravamo su due fronti totalmente opposti ma non potevamo propriamente simpatizzare, so che la prima volta che ho parlato non ti aspettavi la mia voce, il mio tono accusatorio e di scherno, la mia risata, il mio vestito, il mio sorriso e l'umorismo.

Non ti ho amato subito, mi ci è voluto tempo. E probabilmente mi sono creta io questa sciagura, come sempre daltronde. Però sono felice, di importarti ancora. So di potermi fidare di te anche se non sempre lo mostri a parole. 

Però quando sto male, quando sono in pericolo e ti guardo mentre ti cerco, mentre cerco una tua parola, ti trovo. Ti trovo sempre. 

E discuteremo fino a quando mi concederai il tuo suardo, ci daremo fastidio fino a quando potremo toccarci e ci aiuteremo fino a quando ci troveremo in pericolo, però non posso dire che ciò non mi mancherà, che tu non mi mancherai. 

Puoi andare a cercarne altre cento, mille, duemila di ragazze ma sono sicura che in un modo o nell'altro torerai sempre. Abbiamo affrontato un sacco di stranezze e difficoltà e so che non finiranno fino a quando non finiremo noi, perchè noi saremo sempre noi, anche in due gruppi diversi, in due case diverse, in due città diverse, non ti troverò mai negli occhi di qualcun'altro. 

Ma ormai a questo mi sono rassegnata e da una parte mi scoccia starti sempre dietro ma ci trovo anche conforto. 

Ora sei sparito e so che dovrei venirti a cercare dopo quello che abbiamo fatto la settimana scorsa, mi chiedo se fossi nostalgico di quello che avevamo quando non ci vedono, mi chiedo se tu voglia essere davvero ritrovato da me. Non ti ho ancora cercato ma so che mi darai la possibilità di trovarti se dovessi scegliere di farlo. 

Dai i tuoi segni di vita ogni tanto, mi fai sorridere con le notifiche che mandi. Non lo so cosa pensi ora, cosa ti passa per quella testa scema, che è così tanto simile alla mia da farmi paura. 

Credo che scappi quando senti di aver sbagliato, quella sera quando hai tolto il freno con me? quella sera che mi sono sognata per settimane, settimane in cui eri sparito, credi di aver sbagliato quella sera di dicembre quando mi sono aperta ? per mesi non ci siamo visti. 

Quindi credi di aver sbagliato la settimana scorsa? quando mi hai fatto sognare ancora, sempre nello stesso posto, entrambi con le stesse scarpe, i cuori un po' cambiati e la stessa voglia di fare casini insieme .

Sei te stesso con me solo quando sei certo di non infrengere delle regole, regole inutili per me e per te, sono la cugina del tuo amico, non possiamo essere qualcosa. Dopodiche sono la persona che piaceva al tuo altro amico, non puoi pensarci sennò saresti una merda. 

Ed io ? perchè non pensi alle nostre regole, dovremmo averne, dovremmo definire i confini del nostro rapporto. Ma mi farebbe troppo male, e ti farebbe prendere coscienza di quello che hai fatto, prima del tempo. 

Possiamo continuare così fino a quando prenderai un autobus e te ne andrai per mesi, cercherò di non farti dimenticare di me, ti scriverò tutti i giorni se servirà, anche se non ci vedremo più anche se non sentirò più il tuo profumo o la voce. 

Potrò anche scordarmi di te, metterti via nella mia mente, ma non smetterò mai di guardarti con gli occhi da innamorata anche quando avrai 23 anni una laurea e un lavoro, o quando ne avrai 40 una moglie e un figlio. 

Fino a quando ricorderò il tuo viso, ti amerò anche se non come la prima volta. 

Quando mi faranno sentire il tuo nome ti penserò, quando mi chiederanno chi eri per me risponderò "è stato il mio primo amore e so che per lui sono stata una vera sorpresa" . Cercherò di salvarti da te stesso fino a quando me lo permetterai e ti troverò anche se tu non vorrai più farti trovare, perchè è quello che facciamo. 

Ci rincorriamo nei momenti sbagliati, fino a non avere più il respiro , scapperemo via solo per farci ritrovare, ma alla fine ci ritrveremo di nuovo attaccate come le calamite al frigo, le nostre foto al muro e le gigomme sotto i banchi.

The little voice in my mindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora