Capitolo 13

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Pov Rosa
Siamo tornati entrambi nell'IPM e già sento la sua mancanza, la cosa che mi rincuora è sapere che potrò incontralo in sala comune o nei laboratori che faremo insieme.
Sono appena arrivata in cella, Silvia è stata scarcerata, quindi ora divido la stanza con Kubra.
Quando mi vede mi sorride con malizia, curiosa di sapere cosa sia successo durante i giorni di permesso. Non so se dirgli la verità, da una parte parlarne potrebbe alleviare il peso che porto dentro, d'altra parte mi vergogno di ciò che ho fatto, anche se l'ho fatto per difendere Carmine.
Decido che per ora nessuno saprà cosa è successo, anche perché scommetto che nemmeno mio padre ha fatto trapelare la cosa, ma se non otterrà il mio ritorno in famiglia sicuramente lascerà liberi i cagnolini che ha qui dentro per farmi spaventare. So la sua logica perversa, so che mi farà pagare tutto ciò che ho fatto, è questione di tempo.
<< Come sono andati questi giorni di permesso?>> mi chiede Kubra sorridendo.
<< Benissimo>> dico fingendo.
<< All fine l'hai incontrato Carmine?>> mi chiede curiosa.
<< Si.. siamo stati insieme ieri>> dico ricordando il momento in cui l'ho baciato quando sono arrivata alla piscina.
Kubra si avvicina a me e mi abbraccia, contenta per me, contenta di aver dato retta al mio cuore, di non essere stata vittima delle scelte imposte dalla mia famiglia.
Ricambio l'abbraccio e scendiamo accompagnate da Maddalena in cortile.

Pov Carmine
Sono appena tornato in cella, ora la divido con Pino e non più con Filippo, ormai il Chiattillo sarà arrivato a Milano, sono contento per lui ma allo stesso tempo mi mancherà tanto, non ho mai avuto un amico come lui, i miei coetanei mi trattavano come loro amico solo per il mio cognome, perché non volevano mettersi contro ai di Salvo. Invece con Filippo tutto è stato tutto diverso, ogni giorno che passava la nostra amicizia diventava sempre  più solida tanto da essere per me un punto di riferimento, un fratello, quello che Ezio non è mai stato.
<< Sei tornato frate! Be l'hai incontrata a Rosa?>> mi chiede Pino tutto contento di non essere più solo in cella.
<< Frate mi sei mancato! Comunque si l'ho incontrata a Rosa. È stato bellissimo.>> dico contento, ricordando i baci appassionato che ci siamo scambiati.
<< Frate so contento! >> dice Pino abbracciandomi.
Sono contento di essere qui, per ora questo è il posto più sicuro dove stare. Comunque devo essere sempre in allerta, non so quando Don Salvatore potrà agire, ma devo essere pronto a difendere sia me che Rosa.

Pov Rosa
Finalmente tra poco incontrerò Carmine, Maddalena ci sta accompagnando in sala comune. Non vedo l'ora di essere tra le sue braccia, assaporare i suoi bacii, accarezzare qui riccioli ribelli e sentirmi protetta da tutto e da tutti.
Arrivati in sala comune, noto che i ragazzi sono già scesi, la maggior parte sta giocando a biliardino, altri stanno seduti sui divanetti e altri ancora giocano a carte. Non vedo Carmine, sicuramente mi sta aspettando dietro la tenda rossa, mentre avanzo discreta, si parano davanti a me Cucciolo accompagnato da Dobermann e Micciarella. Cucciolo mi guarda in modo strano, io cerco di superarli ma lui mi blocca il braccio.
<< Quanta fretta, dove scappi?>> dice facendo un sorrisetto malefico.
<< Che cazzo vuoi? Lasciami il braccio >> dico alzando un po' la voce
Il mio modo di fare non gli è piaciuto, così mi strattona con forza avvicinandomi pericolosamente a lui e stringendo ancora di più le sue dita sulla mia palle.
<< Ho un messaggio per te: Ritorna sui tuoi passi... Sei ancora in tempo! >> dice sussurrando al mio orecchio.
Deglutisco a fatica, so chi è il mittente, qualcosa sicuramente è trapelata, nemmeno l'IPM è sicuro per me e per Carmine.
Cerco di non mostrare la paura che sto provando, una cosa ho capito nella mia vita, ai nemici non bisogna mai mostrare i propri punti deboli, perché diventano il loro bersaglio.
<< Ora lasciami!>> dico in cagnesco nei confronti di Cucciolo, non rispondendo al messaggio di mio padre.
Lui sorride e stringe ancora di più la presa, inizio a sentire un dolore lancinante, così lo colpisco con un calcio alle parti basse, lui mi lascia ma mentre cerco di allontanarmi da lui Micciarella riesce ad acciuffarmi dai capelli e mi fa cadere a terra , facendomi sbattere leggermente la testa.
Ad un certo punto vedo uscire Carmina da dietro la tenda, allarmato dai rumori uditi. Lui mi guarda, mi vede a terra e vede sopra di me Micciarella che vorrebbe infliggermi altri colpi.
Carmine interviene prontamente spingendolo e facendolo cadere. Cucciolo si rialza aiutato da Dobermann e guarda Carmine in cagnesco.
Poi i tre si allontanano a causa dell'arrivo delle guardie che accompagnano altri detenuti in sala comune.
Carmine mi aiuta ad alzarmi.
<< Tarantè come stai?>> dice allarmato tastando il mio corpo.
<< Sto bene, mi fa solo un po' male la testa. L'avrò sbattuta cadendo>> dico massaggiandomela.
Carmine mi porta dietro la tenda, il nostro rifugio.
<< Che ti ha detto?>> dice nervosamente.
<< Un avvertimento da mio padre..>> dico tagliando corto.
<< Che ti ha fatto? Come ti senti?>> dice guardando il livido che mi ha lasciato un braccio. È diventato una macchia viola scuro e mi fa molto male, ma non glielo rivelo, anzi la copro con l'altra mano.
<< Sto bene. Non ti preoccupare >> dico mentendo spudoratamente.
Lui è ancora nervoso, lo noto dalle vene del suo collo che sono molto pronunciate.
Poi si avvicina a me, mi toglie la mano che copre il livido e mi accarezza delicatamente il braccio. Il suo tocco mi fa sentire i brividi, mi fa dimenticare dove sono, mi allevia il dolore che sento al petto e mi porta in un mondo parallelo dove tutto questo non esiste.
Poi mi accarezza il viso e avvicina la sua bocca alla mia baciandomi con passione.

Pittamml nsiem stu' futur (Carmine di Salvo e Rosa Ricci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora