7. un addio?

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"guarda è solo un gioco, ti tengo solo per poco
credi di avere il controllo ma non ci riesci, te pones loco
non continuiamo così, ho il cuore incasinato
sto qui stanotte, no, non lo muovo il mio cuore è congelato.

Ti allontani e poi mi guardi
ti giri e scappi dai tuoi sbagli
non volevo più salvarmi
senza te non vado avanti

Vorrei toccarti o no, no , no
Vorrei baciarti però no, no, no ,no
non voglio più stare così
maldito el dìa que yo te vi."

Elisabetta
Erano giorni che non tornavi a casa, ero preoccupata per te al punto di chiamare tuo padre.
Mi aveva detto che eri da lui per degli affari e che saresti tornato presto.

Stupida io che ci credetti.

Non sapevo che in realtà eri a casa della tua nuova amica di letto a scopare in cento modi diversi.

Quando saresti tornato, avremmo messo le cose in chiaro.
Ero stanca.
Se stavi per sposarti allora io volevo essere libera.
Non sopportavo di vederti con un altra.

Durante la tua assenza però avevo avuto modo di prendermi cura di me, edo diventata un fantasma a causa tua.
Avevo provato maschere nuove, nuovi make-up, mi sentivo carina per la prima volta.

Iniziai a cucinarmi un ciambellone a cioccolato, non ero tanto brava in cucina ma mi stavo allenando.
La fame era di parte.

Provavo a non pensare a te e a cosa stessi facendo in realtà.

Tornasti a casa dopo giorni, finalmente.

<ch staje facenn Elì?> entrasti in cucina più sereno del solito.

<a te ch t n fott?
Torna a casa di quella cessa a chiavare.> risposi alterata.

Cercai di inserire il ruoto ripieno di impasto, ma tu, l'hai lanciato per aria facendo cadere tutto sul pavimento.
Rimasi a bocca aperta, anche se non era la prima volta che tu riagivi in questi modi.

<ma sei impazzito?!> urlai con gli occhi sgranati.

<ma comm cazz t prmiettt e m parlà accussi eh?!
Tu me purtà rispett e capit?>

E poi boom.
Sentì la mia guancia pulsare.
Motivo?
Mi avevi tirato uno schiaffo.

In tutta risposta ne tirai uno anche a te.

In tutta risposta ne tirai uno anche a te

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<si nun a frnisc, ij te magne viva.
Me capit?>

<me rutt o cazz Ciro.
Perché se devi sposarti un altra non mi lasci in pace?
Non credi di avermi fatto già abbastanza male?
Basta!> mi ritrovai ad urlare esausta di tutta questa situazione, erano mesi ormai che speravo in una riappacificazione, ma ora avevo capito che non ci sarebbe mai stata.

<e tu ch cazz ne saje?> mi chiedesti sorpreso, sei davvero patetico se pensavi non lo avessi mai scoperto.

<che differenza fa, mh?
Ah, non rispondi adesso.
Merito così tanto disprezzo da parte tua?
Di la verità, mi tratti così perché non possiamo avere un figlio?> chiesi a raffica dato che tu te ne stavi in silenzio.

<ij nun vogl sta chiù cu te.
Non mi piaci più.
Nun t vogl.
Si sul na bambulell bon p pazzià.>

<ti sbagli, ho fatto la bambola per troppo tempo.
Ma ora basta.
Mi avete sempre delusa e tradito tutti, per te io ho fatto tutto.
Tutto per amore.
Ma non posso perdermi per sempre a causa tua.
Ti auguro buone nozze, non credo ci rivedremo più.> dissi soltanto la verità e ciò che pensavo, la verità brucia eh?

<ch vo ricr?>

<che me ne vado da qui.
Hai fatto del male a l'unica persona che non ti avrebbe mai tradito e ferito.
Sei crudele, se riesci a ferire chi ti ama.
Tu non mi vuoi vicino a te.
Bene.>

<tu nun t n vaje a ca.>

<e perché non dovrei Ciro?
Vuoi farmi restare?
Dimmi che mi ami o che vuoi che rimanga con te.>

Mi guardavi, non rispondevi, rimanevi in silenzio.
Mi bastò quello per essere ancora più convinta di voler andare via da quella casa.

<è andata così, me ne sono fatta una ragione.
Voglio augurarti felicità, quella che a quanto pare io non ho saputo darti.> dissi sconfitta salendo su.

Ti lasciai lì in soggiorno, avevo deciso di farmi la valigia e andare via per sempre.
Non sapevo dove, non avevo una casa, ma non volevo più stare male.
E il primo passo era lasciare quella villa.

Capì che uscisti di casa dal rumore della porta.

Se solo avessi saputo, non ti avrei mai fatto uscire da quella casa.

Piansi.
Infilavo le mie cose nella valigia piangendo come una bambina.

Mi ero rassegnata ormai.
La nostra storia era finita, e forse per te non era nemmeno mai iniziata.

Tu vuoi altro, cerchi altro, senza di me sarai a tutti gli effetti libero.
Non c'era altro da dire, soltanto da cancellare.
Cio che dovevo cancellare eri tu, solo così sarei riuscita a ritrovare me stessa.

lesioni al cuore// Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora