18. ricatto

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Camminavamo per le strade di Amalfi, la cosa più bella lì era guardare il mare e ascoltare le sue onde.
Con una mano spingevi il carrozzino e con l'altra stringevi la mia.
Eravamo una famiglia felice, e fnalmente in tre.

<dimmi che tutto questo non finirà mai...> dissi ad un tratto.

<non finirà mai, nemmeno la morte metterà fine al nostro amore!> mi baciò lì avanti a tutti i passanti che ci guardavano rimanendo stupiti di come si comportasse il grande Ciro Ricci.

<si a femmna chiù bell ro munn!>

Eri sempre stato conosciuto da tutti come un ragazzo cattivo, feroce e senza scrupoli

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Eri sempre stato conosciuto da tutti come un ragazzo cattivo, feroce e senza scrupoli.
Ora di questo tuo lato restava ben poco.
Forse ero stata io ad averti cambiato, con i miei modi gentili ero riuscita a farti capire che essere prepotente non era affatto una cosa di cui andarne fiero.

Ma si sa, tutte le cose belle prima o poi finiscono.

Entrammo in un ristorante da te prenotato, a mia insaputa, era bellissimo e affacciava sul mare.

Nessuno dei due sapeva di avere una segreta compagnia.

<te piac ca?
Pigliamm nu poc e arij e mare!> ci accomodammo al tavolo mentre la bambina continuava a dormire come un angioletto.

<si mi piace tanto.> sorrisi finalmente felice di tutto ciò che avevo.

<oe!> richiamasti uno dei camerieri che gironzolavano per la sala.

<buongiorno signori.
Volete ordinare già?> si avvicinò un ragazzo che non mi guardò nemmeno per sbaglio dopo averti riconosciuto.

<duje piatte con i frutti di mare, ostric, champagne, doje frittur.
Porta una bottiglia di vino rosso, il più buono.> dicesti velocemente non vedendo l'ora che quel ragazzo andasse via.

<Cì devo andare in bagno, controlli tu la bambina?> chiesi.

<nun te preoccupà, va!>

Mi alzai incamminandomo verso il nagno, e a dirla tutta mai mi sarei immaginata cosa sarebbe successo dopo.
Era impensabile e inimmaginabile.

Al tuo tavolo si avvicinò tuo padre con uno dei suoi uomini, non avevamo notato che incappucciati e con degli occhiali neri ci avevano seguiti per tutto il tempo.

Non appena tuo padre si sedette di fronte a te tornasti immediatamente serio, la spensieratezza del momento era sparita in un secondo.

<Cirù.
Bell sta criatur.
Peccato che non è tua figlia.> disse Don Salvatore con acidità nel tono di voce.

Stringesti i pugni provando a resistere del saltargli addosso, infondo era pur sempre tuo padre.
Il tuo stesso sangue.

<ij so vnut ca sul p na cos.
O muore lei o muori tu.
Ij nu figl accussì, nun o vogl.> disse frettolosamente assottigliando gli occhi.

<ma che cazz staje ricenn?
Io la amo, è a femmna mi.
Nun ce puo fa nient!> sbraitasti sottovoce per non farti sentire da nessuno.

<scegli.>

A questo punto non avevi altra scelta, non avresti mai sacrificato me per restare vivo.
E non avresti nemmeno sopportato avere questo rimorso e vivere con la mia costante assenza.

<domani sera, quando loro dormono.
Nun vogl murì annanz a lor!>

<vabbuon.
Ce verimm riman, nun vulev frnev accussì.
Ma chest è a legge nostra.> esclamò prima di andare via insieme ai due uomini.

Proprio in quel momento tornai dal bagno, ma non sapevi che in realtà avevo ascoltato tutta la conversazione.
Tornai da te fingendo che nulla fosse accaduto, ma il tuo umore era cambiato e lo avrei notato anche senza ascoltare nulla.

<eccomi.
C'era un po' di fila.> inventai la prima scusa che mi venne in mente.

<è successo qualcosa?
Ti vedo strano!> tentai di chiederti sperando che tu mi raccontassi ciò che era appena accaduto, ma sapevo che non lo avresti fatto.
Non volevi che mi preoccupassi e sapevi che mi sarei sacrificata io.

Ma ormai sapevo tutto, e non ti avrei lasciato morire per mano di tuo padre per un motivo così futile.

Non riuscivo a pensarci che tuo padre fosse arrivato a voler uccidere suo figlio soltanto perché amava una donna che non poteva donargli un erede.
Era da folli.
Prima di essere un boss era pur sempre un padre.

<nient vita mij.
Teng famm e chist nun port e piatte!> era palesemente una scusa ma non potevo fare altro che fingere di crederti.

Spazio autrice
Buonasera.
Sono tornata con un nuovo capitolo di questa storia.
Ho avuto un grande blocco ma pian piano sto tornando a scrivere qualche capitolo.
Non vi prometto di pubblicare ogni giorno ma lo farò ogni volta che posso.

Intanto ditemo cosa pensate.
Io sono molto delusa da Don Salvatore, come tutti voi credo.
Ciro ha deciso di sacrificarsi per l'amore che prova erso Elisa ma è altrettanto deluso da suo padre, il suo sangue.

Vi avviso che siamo agli sgoccioli.

A presto.

-Greta❤

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2023 ⏰

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lesioni al cuore// Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora