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"Ah zio comunque stasera esco con degli amici"
dissi
"Ah va bene, divertiti!" mi rispose.
Ho sempre amato mio zio, mi ha sempre trattato come un figlio, mi ha sempre sostenuto in tutti i modi, solo vorrei che stesse più tempo a casa, purtroppo il suo datore di lavoro gli fa sempre fare il turno di notte e raramente sto con lui.

Andai verso le 19:45 a casa di Robin e suonai il campanello.
"Chi è?" si sentì da dietro la porta
"Robin! Sono Eddie!" gridai
"Arrivo subito aspettami lì!" mi gridò La ragazza.
Approfittai per accendermi una sigaretta e aspettarla fuori.

Dopo cinque minuti uscì, indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri con degli stivali.
"Accidenti Robin mi potevi dire che ti vestivi così bene! vedevo di mettermi qualcosa di decente pure io!" le gridai.
In effetti ero proprio vestito diversamente rispetto alla mia amica.
Avevo i soliti Pantaloni larghissimi, una felpa grigia molto larga con una canotta nera sotto, un cappellino nero e le converse bianche e nere ormai consumate e sporche.

"Ma non scherzare Eddie! Sei vestito perfettamente!" mi esclamò la ragazza di fronte a me.
"Jeff e Gareth mi hanno detto di andarli a prendere a casa di Gareth, mi hanno detto che sono andati tutti e due a casa sua perchè dovevano fare un compito insieme." Robin alla mia affermazione annuì per poi chiedermi:
"Ti ha detto dove si trova casa di Gareth?"
"Si trova vicino a un bar chiamato "black soul" ha un portoncino rosso" le dissi
"Ah il black soul lo conosco! è qua vicino! Lo so perchè mio padre ci va nel tempo libero a guardare partite di football con i suoi amici." disse la ragazza

Camminavamo sul marciapiede lungo la Route 66, stranamente a quell'ora non passava nessuno.
Arrivammo davanti al portoncino di casa di Gareth quando...

"Ragazzo! Che ci fai qui?" si sentì dietro di noi, ci girammo e vidi Murray seduto al tavolo del bar
"Murray!" Esclamai mentre correvo ad abbracciarlo
"Come mai in giro da queste parti così tardi? è pericoloso" si allontanò da me per parlarmi, poi guardò nella direzione di Robin
"Ahh, ho capito, stai facendo conquiste eh?" mi chiese facendomi l'occhiolino
"Ma no! È una mia amica e insieme ad altri nostri due amici stiamo andando a cena fuori" spiegai
"Ovviamente scherzo, Wayne come sta? che dice di bello?" mi proferì l'uomo mentre si sporgeva verso il suo tavolo per prendere la bottiglia di birra che stava bevendo
"Oh niente, sì sta bene" risposi
"Menomale dai, va bene Eddie io vado che mi aspettano dei miei amici, ci becchiamo in giro!" mi gridò mentre entrava nel bar.

Tornai da Robin sotto il suo sguardo confuso
"Chi è quello?" mi chiese
"Oh era un vecchio amico di mio padre, si chiama Murray, e per un po' dopo la morte dei miei veniva a farmi visita nel caravan di mio zio, portava dei puzzle, delle videocassette, mi riempiva di vinili e mi portava tutti i miei cibi preferiti. Diciamo che mi distraeva un po' durante quel periodo orribile, e ha fatto pure amicizia con zio Wayne." Le risposi mentre suonavo il campanello.

"Arriviamo aspettateci lì!" Ci gridò Gareth.
"E così questo Murray è molto importante per te, giusto?" mi chiese Robin
"Molto, se non fosse stato per lui non saprei dove sarei adesso, se in uno stato di depressione o direttamente sottoterra." le dissi
"E scusa e tuo zio? non ti diceva niente?" continuò la ragazza di fianco a me
"Mio zio non è mai stato bravo con i bambini, almeno Murray mi conosceva molto bene, e sapeva cosa fare per distrarmi." le risposi con un sorriso.

Stavo per prendere il pacchetto di sigarette dalla mia tasca quando Robin mi fermò
"Sbaglio o ne hai già fumata una poco fa?"
"Avanti Robin che sarà mai"
"È eccome, Eddie, lo dico per te, va bene due al giorno, ma se sfori il tuo massimo potrebbe diventare una dipendenza, Eddie non viglio che tu faccia la stessa fine di mio nonno." 
"Che è successo a tuo nonno?"
"Beh, anche mio nonno all'inizio fumava una o due sigarette al giorno, ma poi è passato a tre, poi a quattro, fino a quando non si fumava due pacchetti al giorno. È morto di tumore ai polmoni, ci conosciamo da poco, ma ti voglio bene, non aspettarti che venga sopra alla tua tomba ogni giorno a spiegarti quello che succede a scuola." Disse robin prima di sbuffare una risata mentre le si facevano gli occhi lucidi

"Cazzo Robin mi dispiace, non ti permettere a piangere! fai piangere anche me!" le esclamai mentre con fare teatrale giravo la testa come per non guardarla
"Che idiota che sei Munson" Mi disse mentre mi dava un pugno sulla spalla

"Ma allora ti farai ricrescere i capelli? staresti benissimo con i capelli lunghi." continuò la ragazza attirando la mia attenzione.
"Lo farei, ma ci vorrebbe un sacco di tempo!" le risposi alzando le braccia in segno di sconfitta
"Ma quando mai! A giudicare dalla peluria della tua testa stanno già crescendo, tempo 7 mesi e secondo me li avrai già lunghi come i miei." mi disse le ragazza indicando la lunghezza da lei nominata
"Dici?"
"Dico sì che dico! Non ti potranno nemmeno tagliare i capelli, in caso lo fanno giuro che è la volta buona che faccio un omicidio." Disse la ragazza a denti stretti.

Cazzo, quella ragazza può sembrare veramente pericolosa, la fai incazzare come minimo ti fa volare fino al Giappone e poi ritornare indietro.
"Va bene Robin, se veramente starò bene ti offro un pranzo al fast food, parola di metallaro." dissi mettendo una mano sul cuore in segno di promessa
"Inizia a preparare i soldi Munson." mi disse con un sorriso spavaldo in viso

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~𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆

Ciao amori miei! Capitolo un po' in ritardo e un po' noioso, ma intanto è spuntato Murray, a parer mio lo shipper nº1 della steddie, palese.🤣

Spero vi piaccia! (Ascoltate gli slipknot perchè fanno canzoni spettacolari ;>)

~•~•~•~•~•~•Isabel_Metallic4~•~•~•~•~•~•~•

𝕬 𝖒𝖊𝖙𝖆𝖑 𝖑𝖔𝖛𝖊🎸| Isabel_Metallic4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora