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"Bene, direi che potremmo iniziare a conoscerci meglio, parlatemi di voi." ci disse il professore.
Nuovamente, tutta la classe alzò furiosamente la mano, tranne me e Robin, ovviamente.

"Ehm tu, primo banco, parlaci di te." Disse il prof un po' incerto mentre indicava quel pezzo di merda coi capelli rossi.
Sbuffando, il ragazzo iniziò a parlare.
"Mi chiamo Austin Tompson, Ho una sorella di un anno più grande di me , si chiama Victoria, ma viene chiamata per lo più Vickie."
Disse

"Ho tanti amici con la quale vado in palestra e gioco a calcio. Ho anche un cane, si chiama Ace, è un golden retriever, ed è come un fratello." disse abbastanza imbarazzato astin? asuin? Austin! Sì beh lui abbiamo capito no? Che poi perchè imbarazzato? Se avessi un gatto nero io lo tratterei come un figlio altroché!

"Splendido Austin! Bene allora, qualcun'altro vuole presentarsi alla classe?" Chiese di nuovo il prof alla classe.
Questa volta quella che fù chiamata era una ragazza con i capelli biondi, truccatissima, sembrava avesse lo stucco in faccia, insomma, aveva un'aria da bulletta rompicazzo.

"Tu, la dietro, parlaci di te." proferì l'uomo alla ragazza.
"Sì allora, Mi chiamo Livia Sanders, sono nata il 27 settembre 1965." disse la ragazza
"Ah quindi il tuo compleanno si terrà tra una settimana" disse il prof seguito da un cenno di affermazione da parte della ragazza
"I miei colori preferiti sono il rosa e il bianco e da grande voglio fare la cantante." Finì di dire quando il suono della campanella ci interruppe.
"Oh accidenti, come passa veloce il tempo, va bene ragazzi, domani che abbiamo due ore ci conosciamo meglio, portate il libro di scienze che vi spiego due cosette, ma proprio due cavolate niente di complicato. Ci vediamo, Ciao!" Ci salutò il prof mentre sventolava la mano e usciva dall'aula. Adesso saremo andati in mensa a pranzare, robin mi venne subito vicino mentre ci dirigevamo in mensa.

"Allora? Adesso mi fai conoscere questo...Gareth giusto?" mi chiese robin incerta su quello che diceva mentre io le accennavo con la testa un "sì".
"Senti, ma tu conosci quel Steve Harrington giusto?" mi chiese Robin con un sopracciglio alzato.
"Sì che lo conosco, anzi non me ne parlare che quello mi odia e io odio lui, mi ha già aggredito il primo giorno." gli dissi mentre eravamo in fila davanti al bancone del cibo con il vassoio in mano.
"Dopo ti devo dire una cosa, vediamoci al tavolo 120, chiama pure Gareth." mi disse facendomi l'occhiolino e la vedevo allontanarsi verso il tavolo detto poco prima. Presi il pranzo ed andai verso il tavolo dove Gareth era da solo.

"Hey gar, che stai facendo qua da solo?" gli chiesi mentre ero dietro di lui e con uno scatto si voltò verso di me.
"Oh hey Eddie, tranquillo sto qui da solo, se vuoi siediti." mi propose Gareth.
"Io invece ti vorrei far conoscere una mia amica, si chiama Robin, tavolo 120 ci sta aspettando, vuoi venire?" gli chiesi in risposta.
"Oh beh, va bene dai." mi rispose con un sorriso mentre si alzava.

Ma mentre andavamo verso il tavolo, vidi un ragazzino di colore che veniva denigrato da Jason e i suoi scagnozzi, a vedere quella scena mi si strinse lo stomaco.
"Gareth tu vai un attimo, inizia a fare amicizia, tra poco arrivo." Gli dissi mentre mi dirigevo al tavolo dive c'era seduto quel ragazzo.
Indossava una maglia azzurra dei black sabbath e stava seduto al suo tavolo da solo con gli occhi lucidi.

"Hey" gli dissi mentre mi avvicinavo a lui. Il ragazzo scattò subito e iniziò a indietreggiare.
"Amico calmo, non ti voglio fare niente, non faccio parte del gruppetto di Jason e non sono nemmeno un bullo, ti ho visto qua da solo e io e i miei amici stiamo mangiando al tavolo 120, questo qua vicino, sono sicuro che gli farebbe piacere avere un nuovo amico." gli dissi sorridendo
"Allora dimmi, come si chiama questa pecora smarrita che si trova di fronte a me?" gli dissi con tono ironico
"Oh ehm, io sono Jeff." mi rispose il ragazzo
"Jeff ti piacerebbe unirti al mio splendido tavolo insieme ai miei due amici?" gli chiesi mentre cingevo un braccio sulle sue spalle.
"V-va bene" mi rispose ridendo
"E allora vieni! che stai aspettando! Su dai! Via questa faccia triste!" esclamai con tono teatrale mentre prendevo il mio vassoio e gli facevo segno di seguirmi mentre lui sorrideva e lentamente si alzava per poi prendere il suo vassoio.

Corsi verso il tavolo dove Gareth e Robin mi stavano aspettando.
"Ragazzi ho portato un nuovo amico, sono sicuro che non ci darà fastidio, forza Jeff vieni!" mi voltai verso il ragazzo mentre gesticolavo con la mano.
Jeff arrivò poco dopo con un sorriso stampato in faccia, i miei sarebbero fieri di me, facevano la stessa identica cosa quando stavano alle superiori.
In prima media stavano già insieme e hanno mandato avanti la loro relazione fino ad avere me. Mia madre e mio padre facevano insieme una coppia metal, mia madre cantava e mio padre suonava la chiatarra, ma solo loro due per loro non bastava, quindi andavano in cerca di quelli messi da parte, quelli particolari, e quelli alla quale piaceva il metal, ovviamente, e li facevano entrare nel loro gruppo fino a diventare una vera e propria band. Questa cosa andò avanti per tutti gli anni di superiori, fino a quando ognuno è andato per la propria strada: chi ha trovato un lavoro, chi rimase disoccupato e chi messe su una famiglia, come hanno fatto i miei. All'età di 18 anni sono andati a convivere, per poi nel 1965 avere me, ma mentre erano andati fuori hawkins per vedere i loro amici lasciandomi da mio zio perchè sapevano che mi sarei annoiato, nel viaggio di ritorno un camion con un ubriacone dentro andava in contromano, andando a sbattere contro la macchina dei miei, mentre guardavo i cartoni animati seduto sul divano di mio zio, l'episodio fu interrotto dalla giornalista che annunciò:
"Notizia dell'ultimo minuto, un camion con un uomo ubriaco all'interno sulla strada dell'indiana è andato a sbattere contro un auto mentre correva in contromano, un episodio atroce, l'uomo e la donna all'interno della macchina non ce l'hanno fatta." la donna parlava mentre delle immagini frustranti passavano davanti ai miei occhi e a quelli di mio zio, che mi venne vicino ad abbracciarmi mentre io piangevo disperatamente tra le sue braccia, avevo solo 6 anni.

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~𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆
Ciao! Finale strappalacrime, scusate, dovevo.
Il nostro Eddie ha salvato la pecorella smarrita di nome Jeff, che carino🫶🏻

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Bye🎸

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𝕬 𝖒𝖊𝖙𝖆𝖑 𝖑𝖔𝖛𝖊🎸| Isabel_Metallic4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora