#13

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Mi sveglio, la testa mi fa malissimo, ho freddo, nonostante le numerose coperte che ho addosso, guardo la sveglia, sono le 5 del mattino. Non mi sono mai svegliato così presto.
Un brivido freddo mi percorre la schiena, mi brucia la gola ogni volta che ingoio la saliva.

Sento il tintinnio di chiavi, poi la schiusura della serratura della porta del caravan. Mio zio era appena tornato dal lavoro. Lo sento posare qualcosa sul divano del salotto e poi i suoi passi lenti e scoordinati avvicinarsi alla mia camera.

Apre la porta

<<Eddie, come mai già sveglio?>> Si avvicina al mio letto

<<Zio non mi sento bene...>> Dico e solo adesso mi accorgo che la mia voce è praticamente scomparsa

Mi tocca la fronte
<<Accidenti Eddie sei bollente>> Afferma

Dovrò aver preso freddo ieri sotto alla pioggia mentre tornavo a casa

Sospira <<Sarebbe meglio che non vai a scuola oggi. Ti porto la colazione o vuoi aspettare un po'?>> Mi chiede accennandomi un sorriso

<<Aspetto...mi puoi passare la chitarra?>> Chiedo sistemandomi sul letto
<<Certo>> Si allontana dal letto, per poi afferrare la chitarra appoggiata su un piccolo trepiede vicino al mio armadio.
<<Tieni>> Mi passa la chitarra.

La mia chitarra ha gli angoli appuntiti, è interamente rossa con disegni disordinati neri sopra. Il manico è nero. Afferro lo strumento e inizio a strimpellare qualche canzone.

Mio zio esce dalla stanza chiudendo la porta

***
Ero a casa da solo sul divano a guardare un film, mio zio era da poco andato a lavoro.

La segreteria del telefono era colma di messaggi
<<Si può sapere che fine hai fatto?>> Gareth
<<Eddie come stai? chiamami quando puoi!>> Robin
<<Amico mi vuoi rispondere? dovevamo andare dal preside per il club!>> Di nuovo Gareth
<<Eddie faresti meglio a rispondere! Gareth sta impazzendo!>> Robin, sbuffo una risata.
Altri 5 messaggi, non pensavo di mancare così tanto.

***
Verso l'orario di fine scuola chiamo Gareth, quel poveretto mi sta cercando da tutto il giorno

<<Pronto?>> Si sente dall'altro campo del telefono

<<Amico sono Eddie!>> Dico con la poca voce che avevo

<<Eddie! Si può sapere che fine hai fatto? Non vieni a scuola, non lasci alcun messaggio, non rispondi...pensavo fossi morto!>> Dice Gareth con tono di rimprovero

<<Lo so Gar lo so, oggi sono stato malissimo>> Tiro un colpo di tosse
<<Forse ho preso freddo ieri sotto alla pioggia>>

<<Io te l'avevo detto, Non puoi andare in giro solo con delle felpe! Poi prendi freddo ed ecco qua! Ti giuro che se appena ti vedo non hai una giacca ti sgozzo!>> Rido all'affermazione di Gareth

<<Va bene Va bene! Metterò una giacca!>>
Parliamo delle solite stupidate, poi stacco e chiamo Robin

<<Pronto?>> Dice

<<Rob, sono Eddie>>

<<Eddie! oddio mio, sei scomparso per tutto il giorno! Mi hai fatto preoccupare di brutto! Che ti è successo!>>

<<Questa mattina mi sono svegliato con l'influenza, sto uno straccio>>

<<Come stai adesso? ti senti meglio?>> il tono della ragazza era rassicurante, quasi come quello di una mamma.

Steve's pov:
Torno a casa, butto lo zaino sul divano e vado in cucina, dove mia mamma stava preparando il pranzo.

Le do un bacio sulla guancia
<<Ciao mamma>> Dico
<<Amore ti sto preparando un hamburger, vedi nel frigorifero che salsa ci vuoi mettere>> mi sorride

Vado verso il frigorifero e inizio a curiosare all'interno cercando qualche salsa
<<Com'è andata a scuola?>> Mi chiede con lo sguardo fisso sui fornelli
<<Bene>> Borbotto
<<Tesoro stai bene? ultimamente ti vedo pensieroso...>>
<<No mamma sto bene, solo...solo ecco...Nancy mi ha lasciato e sono un po' scombussolato, tutto qui.>>

Eddie non era venuto a scuola, e sinceramente sono un po' in pensiero per lui...Robin. non mi degna di uno sguardo, effettivamente ha ragione, sono stato un coglione con lei e con Munson.

<<Ecco amore tieni>> Mia mamma fa scivolare il piatto con dentro l'hamburger sulla penisola della cucina

<<Grazie mamma>> Prendo il mio pranzo insieme a una forchetta e a un coltello, poi mi siedo a tavola

Mia madre mi raggiunge con la sua solita e triste insalata
<<Amore, tuo padre mi chiede quando andrai da lui>>

Ah sì. I miei sono separati, hanno divorziato qualche anno fa, quando andavo in seconda media. Ricordo che mio padre la maltrattava sempre, la picchiava e la trattava da schiava. Pezzo di merda.

<<Digli che io non sono suo figlio, per me è morto quello stronzo.>> Dico addentando il mio cibo

Mia madre sospira, mentre aggiungeva l'olio al suo pranzo
<<Tesoro ma lui vuole vederti, vi guardate solo quando ti deve dare i soldi! Guarda che se viviamo in questa casa è solo grazie a lui che ci sta mantenendo.>>

<<Come minimo! ti ha trattato di merda per cinque lunghi anni, creando il panico in casa. Come minimo ci deve mantenere dopo quello che ha fatto.>>
Inizio a gesticolare in preda al nervoso, agitando la forchetta in aria.

Mia madre mi guarda, lo sguardo in pena, mentre metteva un po' di insalata in bocca.

<<Che sia chiaro mamma, io quell'uomo non lo voglio vedere più, né tantomeno sentirlo.>>
Bevo un sorso d'acqua.

<<L'Unica cosa che abbiamo in comune è il cognome.>>







Spazio autrice
Ciao! nuovo giorno nuovo capitolo! Scopriamo oscuri segreti del nostro Steve Harrington! Come continuerà? Steve chiederà scusa ad Eddie?

Questo lo vedremo insieme in un prossimo capitolo! Hasta la vista guys!🤟🏻

                                    Isabel_Metallic4

𝕬 𝖒𝖊𝖙𝖆𝖑 𝖑𝖔𝖛𝖊🎸| Isabel_Metallic4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora