𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 43 : Una Sostituta Difettosa

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  𝑸ualcuno con i capelli rosa ha appena aperto la porta entrando e ha incontrato i miei occhi.

  "Perché sei qui?" Dopo aver visto che ero io, Reynold smise di fare un gesto e si accigliò.

  "Innanzitutto, pensi che io sia felice di vederti?" Lanciai un'occhiata sopra la sua testa e risposi con calma.

  "Sono qui perché il maggiordomo mi ha fatto fare un giro."

  "Non sto parlando di quello." Reynold mi guardò dall'alto in basso, poi rise.

  "Sei al terzo piano, o sbaglio?"

  Dio mio! Chi dovrebbe impedirmelo? Dal nulla, gli ho risposto con un sorriso timido.

  "Il divieto di ingresso è stato revocato da oggi. Mio padre mi ha dato il permesso."

  "Oh! Ecco perché all'improvviso mi ha chiesto della soffitta che non usavo..."

  "Allora perché sei qui?"

  "Non sono in punizione come un idiota." Entrò sarcastico. Non volevo essere disturbata da un ospite sgradito e non invitato. Ero irritata a morte.

  "Sono arrivata per prima." Ti sto dicendo di stare lontano dal mio posto. Ma non era un uomo che ascolta.

  "Chi ha detto niente?" Reynold entrò in soffitta e si sdraiò su un soffice divano. Mi fissava con occhi languidi e bassi.

  "Sei seduta per terra. E' un posto perfetto per te."

  "Perché vuoi stare qui e non nella tua stanza?"

  "Perchè così vuole il secondo padrone di questa casa."

  Oh dio. Il mio pugno tremò. Volevo prendere a pugni in faccia un tipo cattivo, ma mi sono trattenuta disperatamente.

  10% d'interesse, 10% d'interesse... È solo il 10 percento guadagnato. Solo trattenermi era la risposta. Cercando di ignorare Reynold, mi concentrai di nuovo fuori dalla finestra. Ma non mi avrebbe lasciato in pace.

  "Cosa hai intenzione di fare seduta lì come una roccia?"

  "Mi limiterò a guardare i fuochi d'artificio e me ne andrò subito, quindi non preoccuparti."

  "Triste, non riesco a vedere il campo di fumo da qui." Ridacchiò e disse sciocchezze.

  "È l'ultimo giorno del festival, quindi tutti gli altri se ne sono andati presto, e lo schiavo che hai portato durerà poco comunque."

  "Che cosa...?" La mia mente si svuotò come se avessi sentito qualcosa che non riuscivo a sentire bene. Girai lentamente la testa verso di lui.

  "Che cosa significa...?"

  "Sicuramente, restando solo, si allenerà solo e morirà." Reynold sorrise e rispose abilmente. Sono rimasta senza parole per molto tempo.

  "Perchè mai...?" Ho balbettato e ho chiesto a malapena.

  "Perché ho fatto in modo che sia così."

  Pazzo bastardo! Sento che la preferenza di Eclise sta calando vertiginosamente. Che assurdità sta succedendo mentre non me ne occupavo?

  No, no, no, no, no, no, no, no, no. Sono saltata giù dal mio posto per controllare subito il suo interesse. Stavo per lasciare la soffitta in fretta.

  "Hai intenzione di andare a vederlo?" Mi ha afferrato brutalmente il polso. I bei capelli rosa svolazzavano davanti ai miei occhi. Prima che me ne rendessi conto, Reynold, che si era alzato come un fulmine, mi stava tenendo. Aggrottai la fronte per il nervosismo.

Death Is The Only Ending For The Villainess (Libro 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora