Capitolo 22

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TW:
- descrizioni di attività illecite

Se non ti senti a tuo agio con questo tipo di narrazione, salta il capitolo<3

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Black Out Days - Phantogram
Canzone consigliata per questo capitolo

La villa del boss locale si trova nell'area collinare della città, ovvero la zona residenziale più schifosamente ricca che abbia mai visto.

Arriviamo a destinazione in tarda mattinata, dopo aver seguito le poche indicazioni che ci ha fornito Pollo. Nei lavori più complicati è sempre così, le informazioni ci vengono date a mano a mano che il piano viene eseguito.

Per questo, non possiamo fare a meno di stupirci quando raggiungiamo una maestosa villa ottocentesca. Sarà la nostra base durante la permanenza qui.

Francesco emette un lungo fischio. "Porca puttana!"

Il cancello viene automaticamente aperto ed entriamo a parcheggiare nel cortile interno, anche se i terreni sono talmente vasti da potersi considerare un vero e proprio parco.

Scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo verso le lunghe scalinate esterne, dove compaiono un uomo e una donna di mezza età, vestiti con completi scuri, come se fossero il maggiordomo e la governante di un cazzo di film di epoca vittoriana.

"Benvenuti alla Villa Santa Chiara, signori." Parla l'uomo, in tono servizievole. "Accomodatevi."

Io, Alex e Fra ci guardiamo con aria sospettosa, ma li seguiamo all'interno della dimora senza dire niente.

L'interno è sontuoso e principesco quanto l'esterno, con candelabri, arazzi e arredamento d'altri tempi. Veniamo condotti attraverso lunghi corridoi che sfoggiano inquietanti quadri ritrattistici appesi ai muri, e arriviamo in una grande sala luminosa. In piedi, a discutere tra di loro, c'è almeno un'altra dozzina di persone. Quando arriviamo, tutti smettono di parlare e ci osservano.

"Bene. Ci siamo tutti." È lo stesso uomo di prima a parlare.

"Che sta succedendo?" Chiede Alex, visibilmente teso.

"So che non siete stati informati riguardo i dettagli del vostro soggiorno qui, dunque sarò io a farlo." Il fare servizievole del tutto sparito. "Questa dimora vi è stata concessa in prestito per i tre giorni che seguiranno la vostra permanenza. Come ben sapete, durante questo tempo, avrete il compito di individuare dove è nascosta una delle opere più contese tra le numerose famiglie rivali del nostro mestiere." Lascia spazio a un silenzio teatrale. Poi, passeggia lungo la sala.

Idiota.

"Natività di San Francesco e San Lorenzo è un quadro di inestimabile valore, il cui possesso simboleggia potere e dominanza tra le nostre casate."

Insomma, una gara a chi ce l'ha più lungo.

"Data la sua lunga latitanza, è inderogabile che entri nelle mani di Pollo."

"Sì, va bene, non ce ne fotte un cazzo. Che dobbiamo fare?" Fra si è già rotto i coglioni del tono melodrammatico dell'uomo.

Uno sguardo carico di violenza gli attraversagli occhi. Dopodiché, ci rimanda un sorriso sinistro. "Felice di constatare il suo entusiasmo e la sua impazienza, Signor Monti."

Per farci innervosire, l'uomo fa una pausa ancora più lunga prima di riprendere a parlare. "Durante questi giorni, dovrete fingervi tre fratelli venuti in visita per concludere un affare. Qui presente, abbiamo un'equipe di persone che vi aiuterà a cambiare aspetto: dovrete indossare abiti che si addicano al vostro fittizio ruolo e coprire ogni tratto riconoscibile." Segue uno sguardo disgustato dei numerosi tatuaggi che spuntano da sotto i nostri vestiti.

FEEL MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora