7 Panico.

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Osservo questa scena e resto per qualche istante immobile, stringo i pugni lungo i miei fianchi e un senso di rabbia si fa strada dentro di me.
Non capisco, tutte quelle parole, la chiamata. Che senso hanno avuto?

Mi ricompongo velocemente, il mio primo istinto sarebbe quello di andare via ma decido di fare altro.
Mi avvicino allo sgabello libero accanto a lei e mi siedo dandole leggermente le spalle, ordino da bere e sento che qualcuno mi sta fissando, probabilmente lei.
Appena la barista mi posa il cocktail davanti lo inizio a bere lentamente.

Sono tentata a girarmi per vedere se sia veramente lei che mi sta guardando ma resisto a quell'impulso, deve pensare che io non l'abbia vista.

Mi guardo intorno nel locale e noto che una ragazza si sta avvicinando a me.
È più alta di me, capelli corti castani, ha indosso un jeans strappato di un blu chiaro e una maglia oversize bianca.
Si appoggia con i gomiti sul bancone accanto a me.

"Una Tequila Sunrise per favore." Sorride alla barista e poi si gira verso di me.

"Hai bisogno di compagnia?" Mi chiede avvicinandosi al mio orecchio per via della musica alta.

"Beh dipende se la compagnia è buona." Esclamo guardandola.
Lei appena sente la mia frase si mette in piedi e si indica il corpo in un modo leggermente teatrale e mi sorride.
Ridacchio e lei afferra il suo cocktail appena pronto, inizia a bere facendomi l'occhiolino e lentamente si avvicina a me poggiandomi una mano sul fianco.

"Come ti chiami?" Urla leggermente per farsi sentire.

"Si chiama Kate." Sento dire dietro di me. La ragazza si mette dritta e io mi giro per guardare alle mie spalle, è Andrea.

Guarda dritta avanti a sé, non mi degna del minimo sguardo, ha la mascella contratta e i pugni stretti lungo i fianchi.
La ragazza dai capelli corti si riavvicina al mio orecchio e prima che potesse dire qualcosa sento una mano afferrarmi per il polso.
Non ho tempo di fare nulla che Andrea mi sta già portando verso l'uscita del locale.
Non capisco il suo comportamento, lei può essere ubriaca in un locale con una tipa mezza nuda che le si struscia addosso ed io, non posso nemmeno fare conversazione con una ragazza?

Una volta fuori mi libero dalla sua presa e la guardo. I suoi occhi color nocciola sono diventati più scuri, ha ancora la mascella contratta e mi fissa senza dire nulla.
Decido di rompere il silenzio.

"Stavo cercando di fare conversazione."
Esclamo con un tono alquanto indifferente sperando di farla arrabbiare ancora di più.
Questo è uno dei miei tanti difetti, nel momento in cui discuto o litigo con una persona dico cose che so che faranno andare su tutte le furie quest'ultima.

Le scappa una risatina nervosa e fa un passo nella mia direzione, istintivamente io ne faccio uno indietro.
Non ho intenzione di farmi prendere in giro da nessuno, nemmeno da lei.

"Perché ti allontani?" Chiede e si avvicina ancora.
Indietreggio di nuovo ma la mia schiena tocca il muro, mi ha messa all'angolo.

"Perché non torni dalla bionda e mi lasci stare?"
Cerco di liberarmi ma lei mi ferma poggiando le mani contro al muro.
Pare confusa per qualche istante ma poi sorride.

"Sei gelosa?" Chiede con una sfacciataggine mai vista.
Gelosa io? Di cosa? Di una bionda ossigenata che molto probabilmente ha solo il corpo come arma? Assolutamente no. Poi, perché dovrei essere gelosa? Io e lei non siamo nulla, non ci lega niente.
No, non sono gelosa, non posso esserlo.
Fa l'ennesimo e ultimo passo nella mia direzione e i nostri corpi quasi si sfiorano, posso sentire l'odore dell'alcol che ha bevuto misto alla nicotina.

Inaspettatamente Lei.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora