2 Andrea

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"Non ci siamo presentate, sono Andrea."

Osservo la sua mano e titubante la stringo.
"Io sono Kate." Affermo.
"Non ti ho mai vista da queste parti." Dice lei mentre schiaccia la sigaretta ormai finita con le sue Nike.

Ha stile.

"Non sono esattamente una ragazza da feste, sono venuta per fare compagnia ad una mia amica."

"Quindi non frequenti l'università?"
Chiede con le sopracciglia corrucciate.

Ma questo terzo grado?

"Oh si invece, frequento la facoltà Linguistica. Tu invece?" Chiedo incuriosita ma anche per pura educazione.
"Educazione fisica. Studio per diventare Personal Trainer." Risponde tutta orgogliosa con un sorrisetto sulle sue labbra carnose e facendomi l'occhiolino. Mi scappa una leggera risata involontaria mentre Andrea mi osserva soddisfatta.

"Ah allora sai ridere anche tu." Appena finisce questa frase noto Larissa che corre fuori dalla confraternita un po' in difficoltà per colpa dei tacchi e molto probabilmente per l'alcol che le scorreva nelle vene. Mi affretto ad alzarmi per andare verso la sua direzione, preoccupata, lasciando non curante la ragazza appena conosciuta alle mie spalle.

"Che succede? Perché scappi via così?" Chiedo appena la raggiungo.
"A me niente, ti cercavo mi stavo preoccupando razza di idiota."
Sento un peso togliersi dal petto, non mi da nemmeno il tempo di rispondere che subito mi prende per il polso trascinandomi di nuovo dentro la folla nella grande casa.
"Mi hai abbandonata e ora verrai a ballare con me, non accetterò un no come risposta." Dice lei decisa.
Mi giro velocemente cercando Andrea per scusarmi ma niente da fare.

L'ho persa di vista.

Arriviamo nel grande salone dove hanno allestito la pista da ballo con il bancone delle bevande e mi dirigo verso quest'ultimo.
"Due Tequila sale e limone e anche due Mojito, per favore."
La ragazza dietro il bancone mi sorride e pochi minuti dopo mi porge la mia ordinazione, io di mia volta passo il bicchiere e il bicchierino alla mia migliore amica, ci guardiamo negli occhi pronte a brindare.
Mi lecco leggermente il dorso della mano e metto un po' di sale sulla parte umida, afferro lo spicchio di limone con la stessa mano e il bicchierino con la mano a opposta, Larissa fa lo stesso.
Lecchiamo contemporaneamente il sale, buttiamo giù il liquido trasparente e subito dopo mangiamo il limone.

Facciamo entrambe una smorfia.

Prendo il mio cocktail seguita da Larissa e ci dirigiamo verso la pista da ballo.
Ballare è sempre stata la mia passione, mi sento libera, vera, me stessa.

"Dai Kate sfogati!"

Mi sprona lei ed io sento la mia testa più leggera molto probabilmente per via dell'alcol.
Inizio a muovermi a ritmo di musica e ogni tanto prendo un sorso dal mio bicchiere e una volta finito lo lancio dietro al mio corpo con fare non curante.
Larissa mi sorride prendendomi la mano e io mi avvicino poggiando quella libera sul suo fianco, iniziamo a ballare contemporaneamente muovendo a ritmo i fianchi.

Continuiamo così per circa un'ora facendo ogni tanto avanti e indietro per rifornirci di alcol.
Cammino l'ennesima volta verso il bancone ordinando questa volta un Tequila Sunrise.
"Ci si rivede."
Sento e mi giro di scatto verso la mia destra.

Andrea.

Le sorrido brilla e afferro il bicchiere di plastica buttando giù due sorsi abbondanti, l'alcol mi spinge a farle l'occhiolino e subito dopo torno dalla rossa in pista. Sento lo sguardo di Andrea seguire i miei movimenti mentre ricomincio a ballare con Gasolina di Daddy Yankee.
"È una mia impressione o quella ragazza ti sta mangiando con gli occhi?" Mi chiede la mia compagna di ballo che sta guardando un punto fisso e io mi giro avendo già immaginato a chi si riferisse.
Andrea è lì ferma a sorseggiare un cocktail poggiata al muro, i capelli lunghi tutti da un lato e una mano in tasca, sorride divertita e un po' maliziosa.
Faccio finta di niente e le do le spalle continuando a ballare, Larissa mi guarda curiosa e sono sicura che appena avrà tempo mi inonderà di domande.

Inaspettatamente Lei.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora