8 Pro e contro

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Andrea's POV
Non so cosa mi sia preso, era lì davanti a me, con quei suoi occhioni e le labbra carnose, sembrava che mi stessero chiamando. Non ho resistito.
Nel momento in cui le nostre labbra si sono unite ho sentito una miriade di farfalle nel mio stomaco e una scarica elettrica per tutto il corpo.

Le tengo ancora il viso fra le mani, lei inizialmente era tesa ma le sono bastati pochi secondi per rilassarsi completamente.
Schiude leggermente le labbra e io ne approfitto per approfondire il bacio, le nostre lingue iniziano una danza perfetta, come se lo avessero già fatto in passato, in un'altra vita, e avessero urgente bisogno di ricongiungersi.

Le mie mani si spostano sui suoi fianchi massaggiandoli leggermente e le sue intorno al mio collo, tirandomi di più verso di lei.
Mio dio...sto provando un mix tra confusione ed eccitazione, confusione perché non mi aspettavo di provare così tanto durante un bacio, eccitazione perché beh, è bellissima e ha un fisico da mozzare il fiato, le curve ai punti giusti, labbra carnose, un seno che....

Cazzo Andrea, riprenditi.

Mentre questi pensieri si fanno spazio nella mia mente lei si stacca da me, ha le labbra rosse e gonfie per via del bacio e credo che le mie siano nelle stesse condizioni. Mi guarda con gli occhi spalancati, abbiamo entrambe il fiato corto e poso la mia fronte sulla sua chiudendo gli occhi.
Restiamo per qualche istante in questa posizione non sapendo cosa dire ma lei fa la prima mossa, si allontana facendo un passo indietro guardando a terra, si posa una mano sulle labbra e fa no con la testa.

"Kate io.." cerco di dire ma lei mi interrompe immediatamente.
"Si è fatto tardi, devo andare." Dice solo scappando dal mio sguardo.
"Aspetta un'attimo." Riprovo ma niente. Apre lo sportello della macchina e appena sale la chiude, noto guardando attraverso il finestrino che si passa le mani fra i capelli e in men che non si dica, la vedo sfrecciare via.

Kate's POV
No no no no no.
Non doveva baciarmi, non doveva cazzo.
Non dovevo provare quello che ho provato, quella sensazione nello stomaco e il batticuore non dovevano esserci, non devo affezionarmi a nessuno, non devo amare più nessuno per molto tempo, non sono pronta per una relazione, non ora.

Lei ti ha baciata ma tu hai ricambiato.

Grazie coscienza, davvero, sei molto d'aiuto.
Nei dieci minuti di tragitto verso casa delle lacrime involontarie mi scendono sulle guance, le asciugo con rabbia e faccio un respiro profondo. Devo sopprimere queste sensazioni, devo farcela.

***

Ieri quando sono arrivata a casa mi sono fatta una doccia fredda, avevo bisogno di riprendermi. Inutile dire che ho passato la notte insonne, mi rigiravo nel letto in continuazione, ho fumato tutte le sigarette nel mio pacchetto e ho fissato il cielo stellato che dopo qualche ora era diventato rosso con sfumature arancioni indicando l'arrivo di un nuovo giorno.
Quando stamattina mi sono guardata allo specchio quasi mi prendeva un colpo, occhiaie da far paura e occhi rossi. Mi sono infilata le prime cose che ho trovato in giro e mi sono diretta in Università con la mia macchina.

Appena parcheggio cammino con passo abbastanza lento verso la caffetteria del Campus.
"Un caffè doppio per favore." Il barista annuisce e qualche minuto dopo mi poggia difronte un bicchiere da sporto fumante.
Ringrazio, pago ed esco.

Sono quasi arrivata nella mia classe quando ad un tratto sento una voce alle mie spalle.
"KATE! ASPETTA TI PREGO!" Ignoro la voce di Andrea che mi chiama e aumento il passo.
Non ho voglia di parlare di quello che è successo ieri sera, non posso permettermi di affezionarmi di nuovo a qualcuno, non posso andare più a pezzi di quanto già sono.
Entro nell'aula senza guardarmi indietro.

La lezione di tedesco è passata troppo lentamente per i miei gusti, infilo velocemente gli appunti che ho preso nello zaino e metto quest'ultimo sulla spalla dirigendomi verso l'uscita dell'aula con lo sguardo rivolto verso il pavimento.
Riesco a fare solo qualche passo e sento una mano afferrarmi il braccio e trascinarmi verso uno stanzino semi buio.
"Ma che cazzo fai? Sei impazzita? Per poco non mi prendeva un'infarto." Urlo quasi appena incrocio quei suoi grandi occhi nocciola, non avevo dubbi che fosse lei.

Inaspettatamente Lei.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora