- Icelyn Maria - ❄️
Aprile
Una vertigine mi assale, mi sento svenire.
Beh, non aver mangiato nulla per tre giorni non è sicuramente d'aiuto, ma non credo sia questo il motivo per cui mi sento così.
Succederà qualcosa di brutto, succederà qualcosa di brutto, succederà qualcosa di brutto.
Scuoto la testa, il battito cardiaco mi rimbomba nelle orecchie. È purtroppo una strana, ma familiare sensazione quella a fremere dentro di me. Perché è come se il mio corpo e i miei stessi organi fossero in grado di percepire il futuro. Eppure, non è la prima volta che mi accade. Io lo so, quando il caos è dietro l'angolo. Non so spiegarne il motivo, lo so e basta.
Mi è successo ogni volta in cui la mamma si ubriacava, quando il nonno è morto, o quando papà se n'è andato. Mi sta succedendo anche adesso.
Inspiro, avanzando ancora verso l'armadietto, travolta dalla miriade di pensieri che m'invadono con una velocità assurda. Tante, troppe cose percorrono la mia mente. Non sono pronta per il matrimonio di papà, per il diploma, Harvard e tutto il resto.
Ahia.
Senza rendermene conto vado a sbattere contro una matricola che mi insulta.
«Sta' attenta, racchia!»
Agitata mi mordo il labbro, sperando di non essere stata notata anche da altri. Cerco di perdermi nel trambusto generale, di restare inosservata ed invisibile per non attirare l'attenzione di nessuno. In fondo l'invisibilità è un superpotere, se sai utilizzarlo nel modo giusto.Ma... Ho così fottutamente paura.
Pum. Pum. Pum.
Il cuore riprende a battere in quella frequenza che si sussegue da almeno mezz'ora. Tante voci, molte persone intorno a me. Allora perché mi sento di nuovo così sola?
Succederà qualcosa di brutto, mi ricorda una vocina. Immagino sia la mia coscienza.
Tutto questo è deprimente. Per alcuni mesi le cose erano cambiate, avevo riacquisito un po' di fiducia e imparato a valorizzarmi, mentre il timore di essere costantemente il bersaglio di scherzi insulsi, o il sacco da box degli altri era svanito.
Forse l'ho sognato, perché ora... Ora tremo al pensiero di sollevare lo sguardo se lui non è con me.
Augustus.
Un'ondata di tristezza mi investe. Santa Taylor, se mi manca.
Non capisco perché non abbia mai risposto alle mie telefonate, o ai miei messaggi, il che è abbastanza preoccupante. Inizio a credere gli sia successo qualcosa.
L'idea di contattare i suoi cosiddetti ex migliori amici mi è passata più di una volta per la mente, se non fosse per il fatto che i soggetti in questione mi odiano e sono i miei bulli da quando ne ho memoria.
Mi mordo il labbro, digitando la combinazione del lucchetto. Una volta però aperta l'anta in metallo rimango con le iridi sul mio riflesso. Lo odio, mi odio. Ho fatto un digiuno di settantadue ore per essere bella e carina, ma non sembra inutile. Non sono servite nemmeno tutte quelle diete per dimagrire, visto che il sentimento d'inferiorità permane in Virgin Pork come una maledizione.
Sorrido flebile, afferrando i libri di matematica. Forse ora che peso settanta chili anziché novanta, lui mi troverà bella. Forse dietro le lenti spesse, e l'apparecchio che devo purtroppo ancora indossare, vedrà qualcos'altro, oltre ad una semplice amica.
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Winterland
Romance(I) Sorriso demoniaco, lunghi capelli setosi e neri come la pece, labbra piene, tinte solo di rosso e sguardo raggelante. Icelyn Jordan è quasi una leggenda, conosciuta da tutti per due motivi: la bellezza disumana e il cuore di ghiaccio. Caporedatt...