XIII

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No, no, non mi dire che dobbiamo di nuovo cambiare casa, ancora peggio, città oppure... no no, non credo, mi avevano promesso di no.

C: allora Marta, ti avevamo promesso che questa era la volta buona di trovare una casa stabile ecco, mi spiace ma ci sbagliavamo, in quest'ultimo periodo non andiamo molto d'accordo con questa nuova società quindi è meglio per tutti cambiare paese.
M: no no mamma, io rimango qui, partite solo voi due, io ci sono abituata a stare sola.
L: allora Marta non fare storie, è meglio così.
M: ma meglio così per chi? Per voi forse, vi ricordo che avete una figlia, non una cane da portare ovunque senza pensare come si trovi, tanto non a sentimenti, secondo voi a me piace così tanto cambiare ogni anno paese, pensate che io non mi sia affezionata a nessuno, che non ho amici, pensate che sia tutto un gioco, "un viaggiettino non ha mai fatto male a nessuno", mi spiace svegliarvi ma non è così.
L: ALLORA MARTA ORA TU VAI SOPRA E TI FAI LA VALIGIA E TI AVVERTO, STA SERA PARTIAMO.
M: sta sera!? Ma siete pazzi per caso, io non mi muovo da qui.
L: Perfetto, se non lo fai con le buone allora con le cattive *si sfila la cintura*
M: ok, ho capito salgo.

Salgo sopra con gli occhi lucidi, papà non mi farebbe mai del male, ma quando fa così vuol dire che è propio arrabbiato. Faccio subito la valigia, anzi le valigie, sono piena di vestiti e tutti in una non ci entrano. Finito di farla esco, ora come lo dico a i miei amici... ,ci sono, gli dico di incontrarci in un posto tutti assieme. Arrivati tutti inizio il mio discorso che avevo preparato già da tempo, era ovvio che cambiavo paese ma non così in fretta.

M: allora *mi schiarisco la voce*, in queste settimane con voi ho passato momenti bellissimi, ma ahimè è arrivato il momento di salutarci,
A: aspe in che senso!?
M: in quel senso Ana, non pensavo sarebbe già arrivato quel momento ma non ci posso fare nulla.
R: stai scherzando spero, e noi che fine faremo?
M: lo so Ronni, io ciò provato a restare qui ma niente, non ci sono riuscita, mi spiace.

Mi stavano scendendo delle lacrime, Ana mi abbraccia subito e quando si stacca Ronni si catapulta addosso a me prima baciandomi e poi abbracciandomi.

[...]

Prima di andare a casa passo da quella di Samu, busso e mi apre sua madre alla quale do un foglietto per Samu e mi dirigo verso casa.

Da Samu:
La mamma mi ha appena dato un bigliettino però non sapeva chi me l'aveva mandato, lo apro e ci trovo scritto ciò:
" ciao Samu, sono Marta, ti prego continua a leggere. Con te ho passato dei bei momenti e ti ringrazio infinitamente, anche se in questo periodo le cose non vanno molte bene tra di noi, ti volevo chiedere scusa per tutto, in questo momento io sono in aeroporto, mi dovrò trasferire in un altro paese, e visto che ormai non mi parli più ho deciso di scrivere. Ora io devo andare via, buona fortuna e hai visto, ho realizzato il tuo sogno...

S: quello di non vedermi più, la tua orami ex Marta.

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