Capitolo 3

322 35 1
                                    

-sono Diara- disse il biondo avvicinandosi alla reception di quell'enorme palazzo e cercando di sorridere cordialmente all'uomo che aveva difronte e che sembrava tutto tranne che contento di essere li in quel momento. La domenica mattina, proprio come aveva detto, aveva chiamato la ASH confermando che avrebbe lavorato con loro come coreografo con le condizioni che Milo gli aveva consigliato di porre. All'inizio aveva avvertito che l'uomo dall'altro capo non sembrava essere tanto contento delle sue parole ma poi avevano accettato dicendogli anche di raggiungerli il lunedì seguente per iniziare a lavorare con loro alla bozza della coreografia del video.

-avviso Cameron- gli disse svogliato l'uomo -aspetti qui- e Diara annuì allontanandosi leggermente dal bancone e aspettando con calma l'arrivo di quel Cameron che non aveva mai sentito prima, non era nemmeno quello con cui aveva parlato al telefono.

-scusa il ritardo- un ragazzo poco più grande di lui gli si avvicinò sorridendo -sono Cameron- si presentò poi porgendogli la mano e Diara la strinse in parte contagiato da quel sorriso.

-Diara-

-è un vero piacere poter lavorare con te. Ho insistito molto per averti come coreografo visto che ho sempre osservato i tuoi lavori e li trovo fantastici. La direzione non era tanto d'accordo ma alla fine hanno ceduto- sorrise ancora il ragazzo facendo cenno a Diara di seguirlo al piano superiore prendendo l'ascensore.

-a si?- domandò sorpreso Diara -credevo che mi volessero a tutti i costi-

-ti vogliono come cantante e non come coreografo ma a me serviva un coreografo bravo e tu sei fantastico- rispose sinceramente Cameron -e poi se adesso sei un coreografo non possono di certo convincerti a cantare-

-quindi tu non cercherai di farmi passare al canto?- domandò ancora Diara curioso della risposta di Cameron.

-no, a parte per il contratto non lo avrei fatto comunque: bisogna rispettare le scelte delle persone- continuò convinto l'altro e Diara sorrise capendo che si sarebbe trovato davvero bene a lavorare con l'altro.

-chi è il cantante che devo seguire?- domandò poi il biondo curioso -stiamo andando a conoscerlo?-

-purtroppo no- Cameron mise su un faccia dispiaciuta -ha avuto problemi con il visto lavorativo e stiamo cercando di risolverli quindi vi incontrerete più avanti. Adesso stiamo andando a sentire la demo della canzone così ti fai un'idea e i primi tempi lavorerai solo con i ballerini-

-è straniero?- domandò sorpreso Diara.

-si, è un famosissimo cantante francese che negli ultimi anni è spopolato anche qui in America grazie alle poche canzoni che ha fatto in inglese che però li in Francia non sono andate molto. Diciamo che lui è l'altro mio azzardo oltre a te come coreografo- ridacchiò Cameron.

-cos...-

-sono appena entrato alla ASH e mi hanno detto che dovevo dimostrare di essere in gamba come manager quindi ho puntato in alto, molto in alto. Non mi preoccupo di cadere in basso visto che anche se proponessi qualcosa di mediocre mi caccerebbero dopo poco- spiegò ancora il castano con calma apparente ma Diara capì perfettamente quanto fosse importate per l'altro quel progetto e soprattutto quel primo video che sarebbe uscito: quello avrebbe letteralmente deciso il suo futuro.

-come si chiama questo cantante?- chiese curioso Diara, non si era mai interessato della musica straniera ed era curioso di spulciare con calma a casa qualche canzone, e perché no anche qualche video, del cantante con il quale doveva collaborare in quel periodo per capire come lavorare meglio con lui visto che non era li presente.

-Ramon- disse Cameron cercando di imitare leggermente l'accento francese. Diara annuì a quella risposta confermando quindi che non aveva mai sentito il nome di quel ragazzo e che quindi doveva davvero andare a vedersi quei video per capire bene come lavorare.

-lo sa l'inglese vero?-

-certo altrimenti non ci avrei parlato visto che io di francese so dire solo oui- ridacchiò Cameron raggiungendo finalmente insieme al biondo quella che era la saletta che avrebbero usato quel giorno per il lavoro iniziale.

-scusami un attimo- sussurrò Diara sentendo il suo telefono vibrare nella tasca posteriore dei suoi jeans e lo prese rispondendo velocemente rimanendo all'ingresso della saletta mentre Cameron iniziava a sistemare diverse carte sul tavolo li presente. -Nicole tutto bene?- domandò alla sorella mentre il suo cuore batteva a mille.

-no- e avvertì chiaramente che la ragazza aveva la voce tremante e anche che molto probabilmente stava piangendo -è positivo Diara-

-ora calmati- disse velocemente Diara -pensa al fatto che non hai niente di strano e che sei semplicemente incinta-

-lo so ma io e Derke non abbiamo mai parlato di figli e...-

-e non ti devi preoccupare okay? Ci sono io nel peggiore dei casi così come tu ci sei stata per me quando Chad mi ha lasciato- Diara era certo che Derke non avrebbe mai lasciato sua sorella, vedeva come l'altro la guardava con amore quindi non l'avrebbe mai lasciata per una cosa del genere. Semplicemente Nicole era entrata in paranoia per quella gravidanza inaspettata.

-va bene- la sentì sussurrare e anche tirare su con il naso.

-se non vuoi dirglielo da sola posso venire questa sera da voi e lo diciamo insieme- propose poi il biondo. Conosceva la sorella e sapeva che avrebbe rinviato il momento di dare la notizia al compagno fino a quando non fosse stata troppo evidente la sua gravidanza.

-okay, vieni a pranzo?-

-sono alla ASH non riesco per pranzo- gli pesò un po' dirglielo ma davvero non poteva arrivare a casa della sorella in tempo -questa sera ci sono-

-okay ma devo trovare un modo per nascondere questo test di gravidanza- sussurrò poi la ragazza più a se stessa che al fratello mordendosi il labbro inferiore -ti lascio al tuo lavoro e poi questa sera mi racconti- aggiunse poi cercando di far capire al fratello di star meglio con il cambio argomento. In realtà era più tranquilla di prima anche se l'ansia della risposta di Derke la stava uccidendo.

-certo Nicole- e così chiuse la chiamata con un sorriso enorme sul viso: era la stessa felicità di quando aveva portato Arjon a casa per la prima vola.


RegaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora