Capitolo 14

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Ramon rispose all'inizio istintivamente a quel bacio e solo dopo qualche secondo realizzò non solo che stava baciano Diara ma anche che era stato il biondo a iniziare quel bacio e si staccò velocemente dalle sue labbra.

-quoi?- sussurrò in francese il rosso mentre Diara si mordeva il labbro inferiore credendo di aver appena fatto una cazzata.

-scusa io...mi piaci- disse Diara distogliendo lo sguardo mentre Ramon sgranava i suoi occhi incredulo: quello non se lo era minimamente aspettato. Sorrise istintivamente e fu lui questa volta a tirare per la vita l'altro baciandolo con trasporto. -non...-

-ehi non puoi tirarti indietro dopo avermi baciato tu per primo- gli sussurrò Ramon a pochi centimetri dalle sue labbra -per non parlare che ti sei in parte dichiarato quindi non lamentarti- continuò ancora il rosso accarezzandogli con calma il fianco e sorridendogli.

-lascia perdere mi faccio troppi film mentali- sussurrò Diara posando la testa sulla spalla destra di Ramon che era più alto di lui.

-lo sai vero che adesso non puoi scappare da me?- gli sussurrò di rimando Ramon facendogli alzare la testa a posando nuovamente le sue labbra sulle sue in un bacio casto.

-mi prenderò le mie responsabilità tranquillo. Quindi...per chiarire io non ti sono indifferente?-

-mi stai davvero facendo questa domanda?- ridacchiò Ramon mentre Diara lo guardava confuso segno che non si era minimamente accorto dei suoi sguardi -mi piaci da nove anni Diara- gli rivelò quindi -e il mondo mi è letteralmente crollato addosso quando ho scoperto che ti eri sposato, volevo usare la collaborazione per il duetto per chiederti di uscire-

-cosa?- Diara davvero non riusciva a crederci a quelle parole, gli sembrava troppo strano e assurdo per essere vero.

-mi hai sentito, quado ti ho visto qui come mio coreografo ho dato letteralmente di matto perché la cotta non mi era passata come credevo. Credo che tu te ne sia anche accorto visto che non riuscivo a parlare in inglese-

-cosa ti ha fatto calmare?- domandò curioso Diara che si era davvero molto tranquillizzato nello scoprire che Ramon era interessato a lui anche se gli faceva ancora strano che il rosso avesse una cotta per lui da ben nove anni.

-vedere Arjon- rispose sinceramente il rosso -prima di scoprire che tu fossi divorziato il conoscere tuo figlio mi ha fatto capire che non avevo possibilità quindi che non dovevo andare in tilt se mi parlavi-

-e adesso è diverso perché sono libero?-

-esatto-

-ma ho comunque Arjon-

-e allora?- domandò sinceramente Ramon -non credo che faccia tanto la differenza il fatto che tu abbia un figlio, sarà mio dovere non farmi odiare da lui- e Diara sorrise a quelle parole che nessun altro aveva detto prima. Non era ancora del tutto certo che sarebbe durata con il francese ma almeno non doveva preoccuparsi del fatto che potesse odiare suo figlio solo perché esisteva. Il biondo con ancora il sorriso sulle labbra si sporse nuovamente per poter poggiare le sue labbra su quelle del francese e dare vita a quello che, finalmente, non era per niente un bacio casto tanto che dopo un po' Diara si trovò schiacciato tra uno degli specchi e il corpo caldo di Ramon che lo sovrastava quasi completamente.

-dovremmo lavorare alla canzone- sussurrò dopo quel bacio Diara anche se aveva intenzione di fare altro, ma non potevano assolutamente perdere tempo.

-sei tu che mi stai distraendo fino a prova contraria- ridacchiò Ramon -tu me plais beaucoup- aggiunse poi in francese sorridendo ancora di più nel vedere l'altro completamente rosso segno che aveva capito in parte il senso della sua frase.

-smettila di parlare in francese- sbuffò Diara incrociando le braccia al petto mentre le mani del rosso erano ancora saldamente sui suoi fianchi.

-pourquoi? Tu me comprends- gli fece notare ancora Ramon evitando di usare l'inglese.

-perché mi manda in tilt il tuo francese- sbuffò ancora il biondo distogliendo lo sguardo dagli occhi neri dell'altro nei quali aveva in realtà paura di perdersi.

-ho un grosso potere su di te e l'ho appena scoperto- ridacchiò il rosso tornando all'inglese per non far innervosire quello che voleva considerare il suo ragazzo. Poteva considerarlo tale vero?

-basta che non inizi a spargere troppo i manifesti-

-tranquillo anche perché non voglio sentirmi urlare contro nuovamente da Manuel-

-cosa centra il tuo manager adesso?- domandò confuso Diara ritornando a guardare il rosso preoccupato, ancora non credeva possibile di averlo baciato lui per primo.

-ti ricordi quando dissi che avevamo discusso?- e al movimento di testa affermativo di Diara Ramon continuò: -lo abbiamo fatto perché lui era convinto che io fossi venuto in America perché sapevo che ti avrei incontrato e quindi per provare a sfasciare la sua famiglia. Io ovviamente gli ho detto che non sapevo nemmeno dove abitavi e che quindi non potevo fare le cose assurde che stava dicendo solo che...be' ti ho visto come mio coreografo e posso confermarti che Manuel è esploso- concluse la velocissima spiegazione Ramon togliendo una mano dal fianco di Diara per farsela passare tra i capelli.

-non ti tormenta più con diecimila chiamate al giorno spero-

-ho bloccato il suo numero dopo il terzo giorno quindi non saprei- rispose ancora sinceramente Ramon lasciando un altro bacio casto sulle labbra di Diara -odio il fatto che dobbiamo davvero metterci al lavoro- aggiunse poi allontanandosi dal biondo mentre Diara rideva di gusto alla sua faccia scocciata.

-dobbiamo almeno far finta di aver lavorato per un po' e poi ti prometto che puoi farmi quello che vuoi va bene?- domandò Diara e Ramon non se lo fece ripetere due volte visto che aveva una voglia matta di ignorare i suoi doveri per passare l'intero giorno con il biondo.

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