Capitolo 12

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Ramon guardò per la decima volta il suo cellulare per controllare l'orario domandandosi perché avesse deciso di presentarsi davanti alla caffetteria dove si era dato appuntamento con Diara con trenta minuti di anticipo quando il biondo era in estremo ritardo. In realtà quando il biondo gli aveva fatto quella proposta era rimasto davvero spiazzato ma aveva accettato perché non gli sarebbe mai ricapitata un'occasione del genere ed era anche un modo per conoscere meglio l'altro. C'era voluto un po' per organizzare quel caffè, soprattutto perché Diara era andato via poco prima della fine delle riprese e Ramon non aveva il suo numero per contattarlo tanto che quando gli arrivavano chiamate o messaggi da numeri sconosciuti saltava sempre in aria per l'agitazione per poi scoprire che non era Diara che lo stava contattando. Quando poi, tre giorni dopo quella proposta di caffè, Diara lo aveva finalmente chiamato per comunicargli orario e giorno per vedersi per poco non aveva ricominciato a parlare in francese.

-aspetti da molto?- Ramon alzò lo sguardo e sorrise osservando Diara che sembrava ancora più bello del solito nonostante avesse dei semplici jeans e un maglioncino rosso.

-no no- mentì Ramon riponendo il suo telefono nella tasca posteriore dei jeans scuri che indossava.

-meno male, Arjon mi ha fatto penare perché non voleva essere lasciato al doposcuola- borbottò Diara -scusa per il ritardo comunque-

-non ti preoccupare. Potevi portarlo qui se non voleva studiare-

-l'ho lasciato da mia sorella alla fine, credo che odi quel maledetto doposcuola e non mi dice il perché- borbottò Diara sedendosi a uno dei tavolini facendo cenno a Ramon di fare lo stesso.

-forse non si trova bene con i compagni- propose Ramon -io ho fatto penare mia madre perché mi inventavo scuse assurde per non andare agli allenamenti di pallavolo solo perché mi prendevano in giro per i miei capelli rossi- spiegò Ramon osservando il menù che era posto sul tavolino per decidere cosa prendersi visto che non aveva realmente voglia di caffè, ne aveva bevuti troppi mentre lavorava alla nuova canzone insieme a Cameron. Non era nemmeno uscito il suo primo video che quelli della ASH già lo stavano facendo lavorare su altre canzoni.

-il problema è che non me ne parla e non so che fare. Ho provato a convincere mia sorella e Milo a parlare con lui ma non vuole dire niente a nessuno-

-e sua madre?- domandò innocentemente Ramon e Diara sospirò.

-Arjon lo ho adottato, i suoi genitori biologici non so chi siano visto che era in un orfanotrofio- spiegò con calma Diara -e io sono gay-

-uh- Ramon cercò di non esultare troppo per quella scoperta: Diara era pur sempre sposato e aveva una famiglia ergo lui non doveva assolutamente essere felice per quelle parole -un altro padre lo avrà, forse con lui potrebbe aprirsi-

-odia il mio ex marito e non lo ha mai chiamato papà quindi ne dubito- e Diara non seppe minimamente, anche perché aveva lo sguardo fisso sul menù, che aveva appena fatto sgranare gli occhi a Ramon il cui cuore aveva preso a battere all'impazzata: Diara era divorziato ergo poteva provarci senza preoccuparsi.

-allora non so come aiutarti anche se sono certo che per quanto mi hai detto c'è qualcosa che non gli piace in quel doposcuola- concluse il discorso Ramon. Ora che sapeva di poterci provare con l'altro doveva assolutamente studiare un piano per conquistare il biondo. Biondo che non riuscì a dire altro perché un cameriere raggiunse il loro tavolo e i due ordinarono con molta calma tanto che Diara si era completamente dimenticato quello che voleva rispondere al rosso e decise quindi di fare una delle domande che voleva porre all'altro ancor prima di invitarlo per quel caffè.

-dovevo farti una domanda- disse quindi il biondo portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio -che è il motivo per il quale ti ho proposto questo caffè-

-dimmi-

-di solito quando decidi di fare duetti te lo impongono o scegli tu?- domandò Diara cercando di rimanere il più vago possibile tanto che Ramon non capì cosa si celava davvero dietro quella domanda.

-con Manuel li proponevo sempre io- rispose sinceramente Ramon dando quindi la conferma a Diara che Ramon lo conosceva eccome come cantante.

-e come li sceglievi?-

-non avevo un vero e proprio criterio...semplicemente se mi piaceva come cantavano cercavo di proporre duetti- spiegò ancora il rosso mentre arrivavano al tavolo le loro ordinazioni.

-e come mai non hai detto niente se sei tu a scegliere?-

-detto niente di cosa?- domandò confuso Ramon credendo di aver capito male le parole dell'altro.

-del fatto che avevi proposto un duetto anche a me-

-cosa?- domandò alzando leggermente il tono della voce il francese e sentendosi anche colto con le mani nel sacco dal biondo che sorrise per quella reazione genuina da parte dell'altro.

-Milo- iniziò a spiegare Diara bevendo un sorso del suo caffè lungo -era il mio manager nonché ancora mio migliore amico e ha riconosciuto il tuo nome dicendomi che avevi proposto di duettare con me solo che non è andato in porto perché io avevo appena smesso di cantare-

-ah- disse Ramon ringraziando il cielo che non ci fosse altro sotto.

-perché non mi hai detto niente quando mi hai visto la prima volta?-

-perché sono passati nove anni se non sbaglio e sapevo che non cantavi più quindi mi sembrava inutile aprire un argomento del genere- si giustificò Ramon evitando di dire tutta la verità.

-e se Milo non mi avesse detto niente io non lo avrei mai scoperto immagino- sussurrò Diara bevendo un altro po' del suo caffè -tu non cantavi in francese nove anni fa? Perché fare una collaborazione con uno straniero?-

-ho sempre volto cantare in inglese solo che Manuel non era tanto d'accordo perché avrei perso molti fan francesi-

-e adesso cos'è cambiato da nove anni fa?- domandò ancora Diara curioso.

-adesso mi hanno contattato e proposto un contratto che Manuel non poteva rifiutare visto quanto valeva-

-allora spero davvero che la canzone abbia successo- sussurrò Diara finendo il suo caffè e decidendo di non sbilanciarsi provandoci con l'altro: voleva aspettare un altro po'.

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