22. Sì

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"Allora?"

Chiyuki le si avvicinò da dietro, piazzandole una gomitata contro il fianco nudo. Il contatto con la sua pelle ancora fresca e bagnata le fece rizzare i peli lungo le braccia, che si strinse istintivamente contro il fianco in una pessima posa protettiva.

Chiyuki rise, splendida e luminosa come non lo era mai stata in vita sua. Elisa le rispose in una linguaccia, accennando un saltello laterale per mettere una distanza di sicurezza fra loro.

A pochi metri di distanza Veronica dormiva appattollotalata sotto l'ombrellone, ben coperta da due asciugamani. Si contorse appena, infastidita dagli schiamazzi degli altri ragazzi. Elisa accennò a lei con un gesto della testa prima di risponderle, abbassando il tono di voce.

"Credevo fossi ancora in acqua."

"Non fatico a crederti: stai fissando quel ragazzo come un cane con l'osso, non ci pensavo nemmeno che potessi accorgerti di qualsiasi cosa si trovi a più di un metro da lui."

Elisa arricciò il naso, distogliendo lo sguardo e posandolo di riflesso su Seb, come se il suo inconscio volesse servire la vittoria facile a Chiyuki. Nemmeno ci provò a nascondere il sorriso che le salì alle labbra quando vide Seb lanciarsi sulle spalle di Damon da dietro, facendo finire entrambi in acqua di faccia. La risata sguaiata di Emily si sentì chiaramente fino a lì. Essa le diede uno spintone per ammonirla, ma la fece solo inciampare e finire in acqua di faccia a sua volta. Nessuno vide mai sorriso più divertito di quello di Essa mentre cercava di trattenere le risate.

L'idea di andare al mare era venuta ad Emily. L'estate era arrivata in anticipo, le restrizioni erano quasi cadute in prescrizione ed Emily aveva deciso che a tutti loro servisse una giornata di svago per staccare da quel periodo folle di emozioni. Nessuno aveva provato a darle torto e nessuno allo stesso modo aveva osato commentare l'assenza ingiustificata di Levi. Ognuno aveva preparato i propri bagagli e, con la gioia dei bambini che vanno in gita, si erano messi d'impegno a stipare tutto in due macchine. Emily aveva supervisionato alle operazioni con un sorrisino soddisfatto, contenta di non aver perso il suo charme. Era perfino riuscita ad ottenere la presenza di Chiyuki, qualcuno poteva fare davvero meglio di lei?

Chiyuki le sorrise, piegando le sopracciglia scherzosamente mentre si passava i capelli all'indietro. Si era lasciata ricrescere la frangetta ed Elisa non era ancora abituata a vederla in quel modo, ma le piaceva come adesso il suo viso a cuore risaltasse ancora di più. Sembrava più adulta e giovanile al tempo stesso, il genere di cosa in cui solo Chiyuki poteva riuscire.

"C'è qualcosa che devi dirmi?"

"No," borbottò Elisa, fingendo una smorfia infastidita degna del più tenero fra i coniglietti "va tutto come sempre."

"Sicura? A me non sembra. Come ti senti?"

Ecco, gli anni di studio di psicologia si sentivano tutti.

Elisa le lanciò un'occhiata, cercando di capire se volesse affrontare o meno quella conversazione. Chiyuki sapeva abbastanza della sua situazione, per molto tempo era stata la sua unica confidente e forse lo era ancora. A volte parlava con Damon, ma non era lo stesso, lui tutta la parte sui dubbi che le si agitavano nello stomaco non la sapeva.

"Chiks... È diverso, ma non so spiegarti precisamente come, a parte al fatto che lui è un nostro amico. C'è altro, ma non so cos'è, e non so se voglio saperlo. Non so nemmeno se è reale, capisci?" Elisa si accucciò, lasciandosi cadere sulla sabbia calda. Ci immerse le dita dei piedi, attirando le ginocchia al petto. La sensazione la confortò, ricordandole che, fra tutti loro, era sempre stata lei la ragazza del mare e dell'estate, dei libri letti sull'asciugamano e degli occhiali da sole alla moda comprati al mercato.

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