"Il vicino ha ricominciato. Giuro, non ce la posso fare" Veronica chiuse di scatto il portatile di Emily, sussultando non appena se ne rese conto. Lo accarezzò con una smorfia sofferente in viso, aprendolo con circospezione, lasciando andare un sospiro di sollievo quando si rese conto che non aveva combinato alcun disastro.
Damon osservò la scena con un accenno di sorriso, sprofondando con il profilo del viso contro lo schienale del divano. Veronica fece finta di non averlo notato, ma il suo cuore non poteva fare a meno di esibirsi in un piccola capriola ogni volta in cui si rendeva conto di averlo fatto sorridere, anche dopo anni, forse fino alla fine dei suoi giorni.
"È piuttosto talentuoso, perché lo odi tanto?" le chiese distendendo i tratti del viso, allungando le gambe sul divano fino a sfiorarle il fianco.
"Odio quella canzone" borbottò, aprendo e chiudendo pagine di ricerca pur di non doverlo guardare in faccia. Non sapeva esattamente perché gli avesse risposto. Sapeva però che le avrebbe fatto sputare la verità, facendole odiare quella piccola confessione con tutto il cuore.
"È una canzone bellissima."
Veronica lo osservò attraverso la visione periferica chiudere gli occhi e rimanere in silenzio ad ascoltarla, come se parlarne gli avesse ricordato di onorarla come pensava meritasse.
"È deprimente da far schifo. E fuori luogo. Non mi piace, ecco."
"Oh ma Ronnie, ascoltala. Ascolta i sentimenti, non le parole del testo. Senti quanto desiderio di andare avanti, ricominciare a vivere la vita con qualcuno. Questa canzone non parla di 'un altro amore', parla della frustrazione e della voglia di ricominciare, perché nessuno vuole stare fermo a soffrire in eterno. Non rimpiange l'amore perduto, vuole poter vivere con qualcun altro a tutti i costi. Capisci? Non è banale. Non è malinconia. Non è odio o rabbia. È desiderio di qualcosa che va oltre. L'intensità di questa canzone è qualcosa che... non so nemmeno spiegarla, ma la senti vibrare fino in fondo. Tutta questa voglia di riprendersi dopo essersi consumati per qualcuno.
"È un doloroso inno al ricominciare ad amare, a vivere" gli occhi gli brillavano mentre le spiegava cosa significasse per lui quella canzone. Gesticolava con enfasi, facendole spuntare un sorriso contro la sua volontà. Dentro di sè si sentiva morire per quell'argomento e le sue implicazioni in ballo.
" 'Ho speso tutto nella mia ultima relazione ma voglio ancora amare, dare tutto di nuovo' questo dice, capisci? Non rivuole quella relazione indietro, rivuole se stesso. Sembra una cosa stupida, ma per me è immensa."
"Adori le cose così, sono proprio da te. Ti piace scovare i grandi significati delle cose e amarli" Veronica scosse la testa, sempre sorridendo. "Non ho mai conosciuto nessuno come te."
"Nel mondo servono anche le persone come me" Damon si strinse nelle spalle, scivolando verso il bordo del divano.
Servono soprattutto quelli come te, lo pensò, ma sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo.
"Ronnie."
"Sì?"
Se lo trovò di fronte, con una mano allungata verso di lei.
"Mi concedi questo ballo?"
"Odi ballare, e anche io" gli fece una smorfia, stringendosi il portatile più vicino al petto. Non solo odiava l'idea, non sapeva il perché ma in qualche modo riusciva a terrorizzarla.
"Le canzoni vanno vissute" le rispose semplicemente, con dolcezza, la mano sempre allungata verso di lei.
Era uno di quei momenti in cui lo odiava perché era così fuori dal mondo, così lui, e lei lo amava così tanto che si sentiva il cuore stringersi fino a procurarle del dolore fisico.
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Dove cade l'arcobaleno || LGBT+
Teen Fiction[COMPLETA] ->Young adult + found family theme ->Sequel di "Rainbow club" Gli anni sono passati, Damon e i suoi amici non sono più ragazzi alle prime armi con l'amore e con la vita, sono diventati adulti e gli è stato richiesto il prezzo. I weekend p...