Capitolo 14/ 𝑴𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒖𝒇𝒇𝒂𝒕𝒐.

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"𝑳𝒊𝒈𝒉𝒔 𝒂𝒓𝒆 𝒐𝒏.... 𝒃𝒖𝒕 𝒏𝒐𝒃𝒐𝒅𝒚'𝒔 𝒉𝒐𝒎𝒆.."


Torno a casa assolto, immerso, stordito dai miei pensieri.

pensieri negativi che mi ricordano che l'uomo, per la quale darei l'anima, il corpo e la vita, non è un pezzo di pane con il mondo, non aiuterebbe mai le vecchiette ad attraversare la strada, non salverebbe un gattino su un albero. No, non lo farebbe.

perchè lui è un 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑢𝑓𝑓𝑎𝑡𝑜, 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑎 𝑒 𝑣𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑠𝑐𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑓𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑜𝑑𝑜, 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑜 ℎ𝑜 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑜 𝑢𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑖 𝑚𝑖𝑒𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑟𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜𝑚𝑖 𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑐ℎ𝑒̀𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒𝑟𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑎 𝑚𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑜.

𝑈𝑛 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜.

𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜.

apro la porta di casa e mi lancio sul divano lasciando involontariamente la porta semi-chiusa.

sento la pioggia che gradualmente inizia a picchiettare sulla finestra alle mie spalle.

𝐀𝐭𝐬𝐮𝐬𝐡𝐢:"Come posso essere cosí imbecille!"

sbraito alzandomo di scatto, 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑚𝑖 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑖.

la rabbia con me stesso sale, salgono i brividi e agli occhi le lacrime.

Faccio qualche passo in avanti,ma poi mi volto di scatto e tiro un pungo al muro.

Giurerei aver sentito qualcosa rompersi, spezzarai in due, fracassarsi, e non parlo delle ossa della mano.

tiro un altro pugno, stavolta è davvero il muro in cartongesso a creparsi.

𝐀𝐭𝐬𝐮𝐬𝐡𝐢:" sono un coglione, un coglione, un coglione, un coglione...."

mi accascio sulle ginocchia, e tiro un ultimo pugno, poi mi guardo la mano totalmente ricoperta di sangue.

forse è questo quello che vuol dire amare...

...𝑎𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑎.

e mentre penso ciò sento qualcosa muoversi fuori dalla porta, 𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜.

𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄
Il capitolo è appositamente corto, e probabilmenete lo sarà anche il prossimo.

Solo Umani. /Atsushi X AkutagawaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora