capitolo 22/ 𝑫𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊, 𝒎𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒅𝒂 𝒕𝒆.

104 6 9
                                    

E sᴇ ɴᴏɴ ғᴏssᴇ ғɪɴɪᴛᴀ?

ᴄᴏsᴀ ᴀᴄᴄᴀᴅʀᴇʙʙᴇ ᴀʟ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴅɪ Aᴋᴜᴛᴀɢᴀᴡᴀ?

Lᴀ ʟᴏʀᴏ sᴛᴏʀɪᴀ ᴇ̀ ᴄᴏᴍᴇ ᴜɴ ʟɪʙʀᴏ ɢɪᴀʟʟᴏ, ᴄ'ᴇ̀ ᴄʜɪ ᴠᴏʟᴛᴀ ᴘᴀɢɪɴᴀ ᴠᴇʀsᴏ ɪʟ ʟɪᴇᴛᴏ ғɪɴᴇ ᴇ ᴄʜɪ ᴛᴏʀɴᴀ ɪɴᴅɪᴇᴛʀᴏ, sᴜʟʟᴀ sᴄᴇᴍᴀ ᴅᴇʟʟ'ᴀssᴀssɪɴɪᴏ.

"𝑶𝒈𝒏𝒊 𝒖𝒐𝒎𝒐 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒃𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂
𝒊𝒔𝒐𝒍𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒄'𝒆̀."

~𝑲𝒊𝒓𝒂 𝑺𝒉𝒆𝒍𝒍

5 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜...

Trascino la mia valigia per gli sporchi pavimenti dell'aereoporto di Yokohama.
Arrivo all'uscita notando un tizio con in mano un cartello con su scritto " Akutagawa Ryusuke", è il mio taxi.
Mi avvicino a lui, ma quando alzo una mano per salutarlo balza e fa un passo indietro, il titolo da criminale lo avrò per tutta la vita non è cosí?

𝐓𝐚𝐱𝐢𝐬𝐭𝐚:"p-prego venga signor Akutagawa."

dice tremolante mentre si incammina verso un vecchio taxi giallo scolorito.

mi siedo sul sedile posteriore e tiro fuori il mio telefono dove come numeri ho solo quelli di un pajo di amici di Parigi.

Il telefono di quando sono partitio è caduto in un lago, e recuperare ciò che c'era dentro era impossibile, avevo porso tutto.

il numero di Atsushi compreso.

ho provato a scrivergli delle lettere ma le poste giapponesi non le fanno passare
da paesi cosí lontani.

cosí ho dovuto aspettare che i crimini contro di me si annullassino  ( 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎: 𝚏𝚊𝚝𝚎 𝚏𝚒𝚗𝚝𝚊 𝚌𝚑𝚎 𝚜𝚒𝚊 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚒𝚕𝚎 𝚘𝚔?) per poter tornare.

apro il finestrino e assaporo l'inquinata aria di Yokohama, mi è mancata.

voglio rivedere tutti, mia sorella, Chuuya, Atsushi.

chissà cosa ha fatto in questi anni, magari ha preso il posto di Fukuzawa e era è il capo dell' Agenzia, oppure è diventato il miglior detectiv del giappone... cavolo sono cosi curioso.

il taxi si ferma davanti a quella che era una volta casa mia, pago il taxista e tiro fuori le chiavi di casa.

la mano mi trema mentre le infilo nella serratura.

Una volta aperta la porta mi sarei immaginato ragnatele, topi o che ne so anche balle di fieno magari, ma mai avrei pensato di trovarla perfettamente linda e pulita, chi cavolo c'era stato.

Sento dei passi dietro di me, poi una vice famigliare.

???:"Va bene arrivo, mandami la posizio-"

Sento poi il rumore di qualcosa che cade a terra, mi volto lentamente e lo vedo lí,
inpiedi con una mano a mezz'aria, il telefono in terra, dalla quale si udisce una voce che chiama il suo nome.

𝐀𝐤𝐮:"Ciao, Atsushi."

non riesco a dire altro.

Lui fa qualche passo avanti, io entro dentro casa e lui mi segue senza dire nulla e chiudendosi la porta alle spalle.

𝐀𝐭𝐬𝐮𝐬𝐡𝐢:" c-che ci fai quí?"

ok non mi aspettavo mi avrebbe chiesto una cosa del genere dopo che non ci siamo visti per 5 anni.

𝐀𝐤𝐮:"i miei crimini sono caduti Atsu, ora è tutto finito, possiamo vivere finalmente come volevamo, ho talmente tante cose da raccontarti."

lui è impietrito mi fissa con gli occhi sbarrati, poi abbassa la testa e si guarda le punte delle scarpe.

𝐀𝐭𝐬𝐮𝐬𝐡𝐢:" no non possiamo."

𝐀𝐤𝐮:" cosa?"

𝐀𝐭𝐬𝐮𝐬𝐡𝐢;" non possiamo "vivere come volevamo"."

𝐀𝐤𝐮:"atsushi se quello che ti preoccupa è il mantenimento non preoccuparti, in questi anni sono diventato uno scrittore di fama quindi-"

𝐀𝐭𝐬𝐮𝐬𝐡𝐢:" Ryu io sono un mafioso."

Tutte le mie certezze mi crollano addosso, inizio a vedere tutto sfocato, poi un tonfo.

Solo Umani. /Atsushi X AkutagawaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora