capitolo 5

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Vedo mio padre avvinghiato a una donna che era mezza nuda,io e mia madre restiamo sconvolte e sbatto la porta e attirò la loro attenzione lei iniziò a coprirsi,io cammino a passo spedito verso mio padre e urlo "TE LA FAI CON UNA PUTTANA!? DOVEVI VENIRE AL TEATRO A VEDERE TUA FIGLIA,SEI UN UOMO DI MERDA" "sono tuo padre stronzetta,e me la faccio con chi voglio" "mi fai schifo bastardo" dette queste parole mi spinge a terra e mi da dei pugni in faccia,ero mezza stordita ma capisco che mia madre interviene e lo fa uscire di casa,mi sistemo e non guardo nemmeno mia madre,vado in stanza e faccio una valigia per la settima che avrei trascorso a Montepagano. Provo ad addormentarmi ma risulta impossibile sentivo un aria troppo pesante e guardo l'ora erano solo le 2:30 del mattino,prendo il telefono e compongo automaticamente il numero di Piero,dopo qualche istante risponde "Giulia che succede" con la voce tremante dico "c-conosci qualcuno che m-mi possa ospitare sta notte" "cosa è successo piccola?" "N-non posso spiegartelo per telefono" "senti io e gli altri siamo sotto le due torri" "io abito a cinque minuti arrivo" spengo la chiamata e prendo la valigia,era già piena con gli abiti che avrei indossato per i concerti e per le giornate normale,esco dalla stanza e vedo mamma con una tisana in mano, le dico" Vado dai ragazzi non c'è la faccio a stare qui" lei annuisce. Esco mi accorgo solo allora della paggio ma poco importava volevo allontanarmi da lì, in pochi minuti sono dalle due torri matita di pioggia e vedo I ragazzi,vado verso di loro e urlo "PIERO" si girano tutti e vengono verso di me,il primo che viene è ignazio e dice "chi è stato a farti questo hai il viso tumefatto"alza la mano per toccarmi il viso ,mi allontano spaventata,vengo coperta dall'ombrello di Piero e con il viso in lacrime dico "m-mio padre lui" "non importa" esclama Gianluca, mette la sua giacca sulle mie spalle e dice "Ignazio la pupi ospitare tu? Io prendo la sua valigia e la metto nella mia macchina così domani siamo più sicuri" Annuisce e Piero e Gianluca mi guardano tristi e vanno via. Ignazio mi prende la mano e dice "dai andiamo a casa"camminiamo in silenzio e una volta arrivati davanti a una palazzina entriamo,prendiamo l'ascensore ed arrivamo al terzo piano. Apre l'interno numero quattro e vengo invasa dal calore,respiro a pieni polmoni e tossisce come se mi si fossero bloccati per qualche ora. Ingnazio prende subito il phon d mi asciuga I capelli e io rimango inerme in silenzio. Dopo aver asciugato i capelli mi guarda e dice "Vuoi dormire?" Annuisco e mi porta in camera da letto,prende fuori un suo pigiama e me lo da,si gira in modo che mi spogli,ci metto poco e mi infilo il pigiama. Mi sdraio e poco dopo lui spegne la luce e si mette vicino a me,mi da la sua mano ,la stringo e istintivamente sento la sua calma arrivare a me,nel dormiveglia capisco queste parole "ti proteggerò piccola". Dormo tutto sommato una notte tranquilla alle 9:30 mi alzo e vedo che ignazio non è vicino a me,dolorante mi alzo e vado in cucina dove vedo ignazio,Gianluca e Piero seduti al tavolo,dico flebilmente "Buongiorno" i tre alzano lo sguardo e Piero viene da me e mi abbraccia,lo stringo dai fianchi e le lacrime scendono sul mio viso "sono ridotta tanto male?" Nnessuno risponde così mi guardo in un piccolo riflesso e dico "nulla che non si possa rimediare con il trucco" mi siedo a tavola ma al solo vedere il cibo ero nauseata e Piero dice serio "ci spieghi cosa è successo?" Prendo un grande respiro e dico "q-quando io e mamma siamo tornate a casa abbiamo trovato mio padre avvinghiato ad una ragazza quasi nostra coetanea." Facevo fatica a parlarne e vedo Ignazio che si alza e mi da la mano dicendo"siamo qua ok" respiro ancora e dico"mia madre è rimasta zitta ma quando li ho visti mi si è chiusa la vena ed ho iniziato a sparare sulla croce rossa" mi scappa in singhiozzo "peccato che mi abbia dato e dei pugni in faccia" abbasso lo sguardo e sento in tonfo sul tavolo,era Piero davanti a me che stava smuovendo la rabbia e sussurro"non preoccupatevi ce la faccio a cantare domani " ingazio si mette a cartoni davanti a me e dice "il nostro problema non è che tu non riesca a cantare ma che tu stia bene e al momento non è così,quindi oggi facciamo una cosa" tra un ora andiamo tutti in macchina verso roseto degli Abruzzi e mentre stiamo in macchina usi noi come cuscini,hai ancora bisogno di dormire" non dico nulla ed una volta alzato Ignazio bacia la mia guancia e dice "nessuno ti toccherà più" si allontana e io con un pó di coraggio vado da Piero e metto una mano sulla sua schiena e dico "Piero sto bene davvero" lui annuisce,in maniera goffa mi siedo sul divano e guardo I ragazzi fare colazione,mi perdo nel rivivere la scena di ieri sera e mu sembra di essere ibernata vengo deportata alla realtà da Gianluca che urla "la mia cazzo di nutella non si tocca" vedo ignazio con un cucchiaio di nutella in bocca che mugula "chista jè casa mia" sorrido e alzo e vado in bagno e lavo il viso e lo tampono gemendo per il dolore,esco e dico "Giangi poi ci porti nelle spiagge di Roseto degli Abruzzi?" Si alza e dice "ovvio querida,e conoscerai anche il nonno Ernesto" lo guardo stranita "ma non era tuo nonno a chiamarsi Ernesto?" Annuisce e dice "andiamo va che ci aspettano 5 ore di macchina" Ignazio prende la sua valigia e usciamo da casa sua,arriviamo a una mini e mi si illuminano gli occhi,entriamo e mi metto dalla parte del passeggeri e mi siedo vicino al finestrino,Ignazio si mette alla guida davanti nel posto del morto si mette Gianluca che soffriva parecchio la macchina e vicino a me si mette Piero.
Prendiamo l'autostrada e mettiamo la musica al massimo,cantiamo a squarciagola,ad un certo punto parte Subeme la radio io non mi trattengo e la canto marcando ogni singola parola e ridendo ogni tanto con i ragazzi. Le cinque ore di auto passano tranquillamente "MONTEPAGANO CI SIAMO" urla Gianluca emozionato di essere a casa. Arriviamo sul cucuzzolo di una montagna e vediamo Ernestro accompagnato da un uomo anziano, li osservo e sorrido,ignazio parcheggia la macchina e scende dall'auto,slaccio la mia cintura e mentre sto per aprire la portiera vedo Gianluca farlo e lo ringrazio facendogli cenno con il capo,mi prende la mano e dice "Nonno lei è Giulia la ragazza che canta con noi ai concerti" tendo la mano al signore per stringerla e lui la porta alle labbra lasciandoci sopra un bacio e dice "sono curioso di ascoltarti eh" "la ringrazio signor Ginoble,spero che le piaccia il concerto di domani" lui sorride e prendo la mia valigia per poi entrare in casa. Rimango a bocca aperta era praticamente in piena vita sul mare e sulla collina,ma purtroppo i miei occhi si concentrano su un dettaglio un pianoforte,ci vado vicino e accarezzo il legno laccato in nero e sento dire dal nonno di Gianluca "signorina dopo la cena in famiglia potrebbe suonare qualcosa con il piano " "Certo signor Ginoble" prendo la mia valigia e Gianluca mi porta nella camera padronale dicendo "questa è camera mia mi sembrava brutto darti dormire sul divano" lo guardo e dico " Vado io a dormire sul divano letto" "scegli chi metterti difianco perché solitamente io e Piero dormiamo nel letto qua,ingazio dorme sul divano letto....anzi io e Piero dormiamo nel divano letto mentre tu 3 Ignazio dormite qua" faccio cenno di si e sistemo la mia valigia. Arriva ingazio e sisitema dalla parte opposta della stanza,non diciamo nulla e prendo un abitino in cotone rosso,vado in bagno e mi spoglio per poi infilare l'abito e metto le mie all star.
Uscita dal bagno sento dire "Giulia alla cena di sta sera ci saranno anche degli amici di Gianluca...ok?" Annuisco e prendo il trucco per coprire i segni rossi che portavo sul viso,finito di truccarmi vado giù e saluto la signora Eleonora e la aiuto ad apparecchiare il tavolo in giardino e a sistemare le cose nel mentre la porta si apre e sento parlare Gianluca e una voce esterna dire "Finalmente ne porti una a casa Gianluca eh dopo le botte e via che ti facevi ti sei deciso eh" sorrido alla frase e vado da Gianluca dando la mano al ragazzo "Giulia Sanchez soprano e collega di Gianluca,e per di più può essere un ragazzo molto bello ma non è il mio tipo di uomo" Gian se la ride sotto i baffi e dice " loro sono Giovanni e Filippo ,sono due gemelli e anche I miei migliori amici" annuisco e dopo poco ci sediamo tutti a tavola e mangiamo davanti all'inizio del crepuscolo di Montepagano.
Una volta finita la cena ci spostiamo tutti in salotto e mentre Ernesto senior si siede sul divano e dice "Giulia canteresti qualcosa?" Annuisco e mi siedo al pianoforte ed inizio ad accompagnarmi cantando sogni appesi di ultimo marcando bene i tasti senza farli diventare pesanti,una volta finita la canzone applaudono tutti e sorrido appena e sempre il nonno Ernesto dice "Ragazzi mi fate sentire la traviata" Piero si schiarisce la voce e dice "Giulia vieni ca vicino a mia" sorrido e mi alzo andando a mettermi tra lui e Gian ed iniziamo a cantare e mi lasciano una piccola parte da sola negli acuti finali per poi terminare insieme il brano. Parte un applauso generale in casa e facciamo un piccolo inchino. Ci sediamo poi sul sofà e chiacchieriamo fino a notte fonda,dopo che sino andati via tutti aiuto Eleonora a sparecchiera e mi congeda per andare a letto,salgo in camera e vedo ignazio con il telefono in mano,sorrido e prendo i miei pantaloncini dell'adidas e una canottiera per poi andare in bagno. Una volta tolto il vestito metto il pigiama e al mio rientro in camera mi sdraio sul letto vicino ad ignazio,chiudo gli occhi per poi sentire una mano accarezzare la mia schiena, mi viene la pelle d'oca ed istintivamente mi avvicino a lui,mi rannicchio e nel mentre mi stringe forte e sussurra "ti proteggerò lo prometto" erano troppe emozioni che non sapevo cosa dire così cullata dal suo respiro mi addormento.

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