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Saint

Ho già detto che odio gli aghi? E che vederli insinua in me tanta di quella paura da farmi sudare e gocciolare come un ghiacciolo sotto al sole?

Be', sta succedendo ora.

Più i miei occhi fissano quello strumento di tortura per marchiare a fuoco o meglio, per l'eternità, le persone con l'inchiostro, più la paura aumenta, più il sudore inizia a colarmi nel collo giù per tutta la spina dorsale.

Stesa sul lettino con le gambe scoperte da un vestitino verde, Evelyn fissa come un falco il tatuatore che disegna nella sua gamba sinistra Bambi, la cerbiatta del cartone Disney.

La notte scorsa, nuda con un ragazzo altrettanto nudo che le contava i tatuaggi, la mia migliore amica si è spiacevolmente resa conto di avere dieci tatuaggi e non undici. E ovviamente, ovviamente i numeri pari portano sfortuna alla cara Evelyn Benson, e così questa mattina mi ha trascinata - in modo letterale - giù dal letto e fuori dall'appartamento per accompagnarla nello studio di tatuaggi da cui va a farsi tatuare abitualmente.

Io amo i tatuaggi. Amo vedere i disegni e tutti quei colori sgargianti sulla pelle delle persone, o i piercing argentati con i brillanti. I tatuaggi e i piercing mi piacciono moltissimo. E qualche volta mi convinco persino di volere un tatuaggio, piccolo, o un piercing magari, ma poi vedo gli aghi e tutte le mie convinzioni... Poof.

Spariscono. Evaporano.

«Cazzarola, fa male».

Questo non aiuta la mia fobia.

«Mi dispiace, dolcezza».

Strabuzzo gli occhi dalla sorpresa. Da quando i tatuatori affibbiano questi teneri vezzeggiativi ai clienti?

Evelyn, che mi legge nel pensiero, indica con una mano il bel ragazzo che la sta tatuando e mi guarda male.

«No, non andiamo a letto insieme. Lui è Kenneth, il mio fidato e fantastico amico che mi tatua da due anni. E lei è la mia migliore amica, Saint. La mia cara amica, single. Molto single».

Accenno un sorriso imbarazzato per la sfacciataggine della mia amica, «Piacere di conoscerti, e mi dispiace per Evelyn».

Kenneth, mi lancia uno sguardo gentile da sotto le ciglia e abbozza un sorriso divertito con il piercing grigio al sopracciglio che luccica.

«Il piacere è mio. E tranquilla, conosco bene questa pazzoide. Evelyn parla spesso di te».

Faccio un sorriso affettuoso a Evelyn che mi manda un bacio da lontano. Mi sistemo meglio nella piccola sedia girevole su cui sono seduta e guardo le braccia tatuate di Kenneth, invece della macchinetta che ha tra le mani. Il braccio destro ha vari tatuaggi scuri sparsi per tutta la pelle, mentre quello sinistro è coloratissimo. Ha delle belle braccia, e lui è molto carino. Capelli rasati e collo tatuato, orecchie piccole con vari gioielli, un piercing al sopracciglio sinistro e una mascella squadrata piuttosto mascolina.

Sarò sincera, solitamente i tipi come lui danno l'impressione di essere i classici cattivi ragazzi da cui stare alla larga. Tatuati, pieni di piercing, occhi scuri assottigliati. Ma lui? No. Ha l'aria di un tenero cucciolo.

Sembra un bravo ragazzo, ma per esperienza personale so bene che le persone con la faccia da cuccioloni possono rivelarsi i più cattivi. Prendete in esempio Josh, faccia da bravo ragazzo ma un bugiardo traditore. E poi pensate a Lincoln, faccia da cattivo ragazzo ma bravo ragazzo che ha dei principi. Cavolo, anche nella mia testa è così strano associare Lincoln ai bravi ragazzi dopo anni che l'ho associato ai cattivi da cui stare alla larga. In realtà so che non è mai stato cattivo, mi piaceva fingere che lo fosse così da avere una ragione per stargli lontana. Ma la verità è che Lincoln è gentile. E dolce. E bravo. E bello. Molto bello.

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