Chapter 9

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REBECCA'S POINT OF VIEW

"Davvero non ci sei andata a letto insieme?" mi chiede Elisa, che vuole una conferma per sapere se ha sentito bene. Siamo al bar di Teresa, ma questa volta sono lì come cliente e non come cameriera. Ho chiesto alle mie amiche di vederci tutte insieme prima della partenza di Alessandra, Serena e della neo-fidanzata e prima che Valeria si chiuda in casa a studiare.

"Sì, ve lo ripeto, ci siamo solo baciati" confesso per la seconda volta.

"Ma Becca" insiste Vale "tu dici sempre che non vuoi frequentare nessuno. Cioè io sono felice che tu ti veda con questo Leo, ma..".

"Basta" la interrompo "non sto frequentando nessuno. Uscirò con lui qualche volta, per togliermi lo sfizio, ma solo prima che tornino i gemelli".

Forse sono stata un po' troppo crudele. So che le mie amiche vorrebbero vedermi al fianco di qualcuno, di un uomo che possa amare non solo me, ma anche Mati e Manu. Sono delle ragazze con molta fantasia, proprio come mia madre. Anche lei é convinta che il mondo sia pieno di personaggi affascinanti e attratti dalle mamme single. Ma questo non é vero. Perché poi, davanti alla realtà di tutti i giorni, se ne andrebbero terrorizzati e i miei bambini riceverebbero solamente una grande delusione. Non hanno bisogno di un padre, non ne hanno avuto durante questi primi cinque anni di vita, perché dovrebbero averlo in seguito?

Il telefono che ho infilato nella tasca dei jeans emette un fischio, segno che é arrivato un messaggio. Ho paura a guardare chi é davanti alle mie amiche, perché potrebbe essere Leonardo. In fondo, ieri mi aveva promesso che oggi ci saremmo visti.

Ma non posso negare l'arrivo di una notifica ad Ale che, seduta alla mia destra, aspetta solo che io legga il fatidico messaggio. E così faccio.

Buongiorno bellezza, dormito bene? Per questa sera, sempre se non hai altri impegni, voglio sfoggiare le mie doti culinarie. Alle 19 da me? Ti sorprenderò Reb! Puoi contarci! Ti allego il mio indirizzo. Non vedo l'ora di vederti, mi mancano i tuoi baci,
Leo

In fondo al messaggio, come promesso, vi era la via dove abita e il numero civico. Rimango imbambolata a fissare lo schermo con un sorrisino ebete finché Eli mi sventola una mano davanti al viso.

"Hei bella addormentata, ci sei?!" sghignazza.

"Qualcuna avrà una notte di passione?" domanda ironica Vale.

"Che fai, non rispondi?" é il turno di Ale.

Impugno il telefono e digito rapidamente sulla tastiera.

Giorno Leo, tutto bene grazie. Anche tu mi manchi.. ottimo per stasera. Non vedo l'ora. In attesa di baciarti, mi ricordo quelli di ieri.
Reb

"Becca ma ti vedi, sei completamente pazza. Questo Leo ti ha stregata forse? Sembri un'adolescente con la sua prima cotta" urla Elisa.

"Zitta! E poi non é vero. Non ho nessuna cotta, ci divertiamo e basta" affermo, tentando di convincere più me stessa che lei. Il fatto è che con lui sto bene, sono a mio agio.

"Sarà. .".

"Ragazze io vado in università, ci vediamo okay?" dico prima di abbracciare le mie amiche.

Prometto loro che le aggiornerò e auguro una buona vacanza a chi sta per partire.

La lezione passa rapidamente, prendo appunti ma non capisco e non ascolto nulla, ho la testa altrove. Ho la testa alla serata che mi aspetta, agli occhi di Leo, al suo tocco che mi fa andare in palla.

Torno a casa esausta. Mi lancio sul divano e inizio a cercare qualcosa di divertente che possa tenermi compagnia prima dell'appuntamento. Ma noto che, persino il mio telefilm preferito, non cattura la mia attenzione. La testa rimane alla serata che mi aspetta.

Non riesco proprio a capire cosa mi stia succedendo. Devo andare a cena da un uomo, uno qualunque, e probabilmente mi aspetta una notte di passione. Niente che non mi sia mai successo. I sentimenti, le ansie e le emozioni: quelli sono completamente conosciuti.

Mi immergo nella vasca che riempio con un bagnoschiuma alla violetta, il mio preferito. Mi rilasso tra la schiuma, riesco persino a chiudere gli occhi e ad appisolarmi nell'acqua. Come sottofondo ho messo della musica classica, non é la mia preferita ma é la migliore per un po' di relax. Rimango in quella posizione per un'ora almeno, finché mi rendo conto che se non mi muovo farò tardi.

Esco dalla vasca in un battibaleno e mi asciugo, scelgo un completino intimo in pizzo piuttosto sensuale. Sorrido allo specchio per autoconvincermi che vada tutto bene, che tutto stia procedendo secondo i piani, anche se non ne sono convinta.

E ora, come mi vesto? Mi viene quasi voglia di andare con un paio di leggins ed una maglietta. Voglio vedere se sarà attratto da me anche senza che io metta in mostra il mio fisico, ma rido da sola per quanto ho pensato. Deve essere attratto da me soltanto per quello, non per il carattere. Perché tanto, la nostra sarà una storia di sesso.

Infilo un abito nero attillato, corto, con le maniche a tre quarti in raso. Il tacco è lo stesso che avevo messo l'altra sera, in quanto non possiedo molte paia di scarpe. Ho uno stipendio esiguo e due bambini da mantenere, non posso permettermi di sprecare soldi in milioni di accessori.

Mi trucco poco, soltanto il mascara e un ombretto color carne.

In pochi minuti, seguendo il mio navigatore satellitare, raggiungo l'indirizzo che mi era stato dato. É una villa, anche piuttosto grande, con un bel giardino e molti alberi che fanno ombra. Esito un po' davanti al campanello, specialmente per colpa di quel cognome così familiare. So che posso ancora tornare indietro se non me la sento. Ma il desiderio di vedere Leonardo é più forte di qualsiasi altra cosa, così mi decido a suonare.

Mi viene incontro. Indossa dei jeans ed una maglietta blu. Sorride. E quel sorriso mi fa sciogliere. Sorrido, mentre mi apre il cancello e le nostre bocche si uniscono. Le labbra si schiudono, per permettere alle lingue di unirsi in una danza sfrenata. Mi cinge la vita con le braccia e mi attira verso di lui, riesco persino a sentire la sua erezione premere attraverso il tessuto dei pantaloni.

"Mi sei mancato" ho il coraggio di dirgli quando, purtroppo, ci stacchiamo.

"Non immagini quanto tu sia mancata a me" mi confessa anche lui, prima di condurmi per mano all'interno della casa.

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