Un mese prima
"Tentava di fuggire" disse mio fratello, buttandosi sul suo letto, Stiles si sedette sulla poltrona tra una smorfia di dolore e l'altra, lui si era fratturato il polso "L'ha fatto, quel poveretto l'avete spaventato a morte" gli ripresi "Poteva essere un criminale" "Trasportava elio, Stiles" replicai.
Stiles era in una fase di negazione, mancavano quattro mesi al nostro diploma e ormai Beacon Hills era al sicuro e nessuna minaccia incombeva, lui si buttava su presunti crimini da risolvere insieme a mio fratello, a me toccava salvarli dalle grinfie dello sceriffo e della mamma.
"Mia sorella ha ragione" sospirò mio fratello "E' bello sapere che non serviamo più" ma parlò troppo tardi, il volto di Stiles si illuminò nell'esultare così tanto "Beacon Hills ha ancora bisogno di noi" disse, mostrandoci il messaggio di suo padre "Ci vediamo domani allora" sbuffai, feci per andare nella mia stanza ma Stiles mi bloccò "Andiamo" disse, giocando con le mie braccia, afferrò le mie mani per scuotermi "Vieni con noi" mi pregò "Lo so che vuoi" "D'accordo" mi arresi subito, appena lo vidi sorridere dolcemente e fare gli occhi da cucciolo indifeso. Stiles mi circondò le spalle col braccio e lanciò le chiavi della Jeep a mio fratello "Vedi che non hai un cuore di ghiaccio" mi prese in giro, Scott dietro di noi se la rideva.
In centrale ci attendeva un bambino che non ricordava nulla, era traumatizzato da un incidente che aveva fatto nel bosco. Scott lo tranquillizzò prima di artigliarlo, mio fratello riemerse poco dopo dai ricordi "Ho visto un uomo a cavallo" "A cavallo?" io, Stiles e lo sceriffo rimanemmo perplessi "Con una pistola" aggiunse "Sembra il mio campo" sentenziò lo sceriffo "Ed i suoi genitori dove sono?" domandò Stiles "Non lo so, non ho visto altro ma ho una sensazione" "Ovvero?" le sensazioni non promettevano nulla di buono.
"Stanno tornando" parlò il bambino "Torneranno per me".
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L'ululato interruppe il nostro silenzio. Nel deposito della auto appartenente alla polizia, Lydia stava provando ad usare i suoi poteri da Banshee e Scott e Stiles ispezionavano l'auto dell'incidente "Io non sento nulla" dichiarò Lydia in contemporanea ad un altro ululato, il Coyote saltò il cancello e si trasformò in Malia "Per me non sono morti" disse, passando dei vestiti a Malia, che replicò "Sono morti, forse fatti a pezzi, però non capisco perché non c'è sangue" "Non sono morti altrimenti lo sentirei" "Al contrario lo fiuterei" "Neanch'io sento niente" sentenziò Scott, interrompendo il bisticcio tra le due "Ma sei stato nella sua testa" "Non è una scienza esatta, Luna. È un ragazzino ed è troppo spaventato per ricordare" disse lui "Che importanza ha se sono morti. Ormai è andata" brontolò Malia con il tatto di un cucchiaino "Se è stata una rapina non possiamo aiutarli, ma se è soprannaturale mio padre" intervenne Stiles, parecchio agitato "Sembra che tu voglia che sia soprannaturale" constatai, ricollegandomi alla scenata di un attimo fa "Non succede nulla da tre mesi" "Ed una volta a settimana mi usi come se fossi un metal detector del soprannaturale" si lamentò Lydia "Sì, e lo farei più spesso. Non dirmi che queste sono solo coincidenze" affermò Stiles, lo guardai in tralice e gli riservai un'occhiataccia, un po' perché mi innervosiva il fatto che potesse risultare fastidioso, quando lui non era affatto così, poi a causa di Lydia, non potevo di certo dimenticare gli anni in cui le sbavava dietro, e non erano pochi.
"Dico solo che se lo fossero non sarebbe così male" esclamò Lydia, lei e Malia si voltarono per andarsene, avevamo organizzato una serata tra ragazze "Luna, vieni con noi?" domandò Lydia, vidi Stiles entrare nell'auto dell'incidente e Scott si diresse alla sua moto "Vi raggiungo più tardi" risposi. Presi un grosso respiro per calmarmi ed entrai in auto "Pensi ad un parabrezza rotto?" Stiles serrò la presa sul volante, fissando i vetri rotti davanti a noi "Qualcosa non va, Luna "Si è rotto" scrollai le spalle "Un proiettile normale ha rotto un semplice vetro, non è stato un proiettile magico" indicai tutte le macchine intorno a noi erano state colpite al parabrezza. Stiles sospirò, rigirandosi un pezzo di vetro tra le mani "Ehi" mormorai, prendendogli guance "Scusa se ti trascuro ultimamente ma..." "Non ti arrendi all'idea che tutto sia più tranquillo adesso" completai al posto suo, lui annuì, dispiaciuto "Stiles, meritiamo anche noi una vita normale" "Sì" farfugliò, posandomi un bacio sulla fronte.
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I Know You Love Me; Memories
Fiksi PenggemarSequel di: •I Know You Love Me •I Know You Love Me; Paralized •I Know You Love Me; Sacrifice •I Know You Love Me; Disturbia •I Know You Love Me; The Blacklist [copertina realizzata da: @Tartufetta_] [fanfiction della serie Teen Wolf] {produttore es...