I Know You Love Me; Memories

9.

Mi avvicinai di più al portale ed allungai la mano, ripensando a tutti i ricordi appena ritrovati "Stiles non ti fermare, continua. Riesco a vederti".

Non successe nulla, ancora una volta tutto andò in frantumi. Il portale si chiuse. Caddi sulle ginocchia, non potevo più controllarmi. Non provavo più rabbia, solo un qualcosa di inspiegabile, forse non provavo più nulla, ma continuavo a piangere.

Volevo fosse indolore.

Invece era tutto il contrario.

"Stava venendo qui" disse Lydia. Saltai su e la guardai, perplessa "Tu l'hai visto?" "Certo, voi no?" "Noi non abbiamo visto nessuno" affermò Malia "Lui era qui, Stiles stava arrivando" mormorai. Lydia posò la mano sulla mia spalla "Io ti credo".

"Dai vieni qui" Scott avvolse il braccio attorno alle mie spalle e mi riaccompagnò dentro al bunker, stava per chiudere la porta ma una mano si frappose nel mezzo, Liam lo fermò "Devi vedere una cosa. Sono spariti tutti" disse con una certa urgenza "Va bene voi restate qui" ordinò "Bisogna continuare a provare". Ci chiuse dentro prima di andarsene. Passarono minuti di silenzio, spezzati dagli sbuffi nervosi della Coyote che spalancò la porta "Malia, Scott ci ha detto di restare qui" le ricordò la rossa "Sì, ma Stiles non è qui o l'avremmo già visto" "Giusto" esclamò, scuotendomi le spalle "Luna, io l'ho visto. Questa volta non mi sto sbagliando, lui è fuori da qualche parte" mi incoraggiò.

Il cambiamento che avevamo avuto io e Lydia era stato radicale, all'inizio non la sopportavo poi era arrivata Allison che ci aveva fatto legare. Con la sua morte tutto era cambiato, eravamo più unite, per lei. Ora Lydia mi appoggiava in ogni mia scelta e mi spronava, proprio come ora, in cui ero la sola tra le due ad essermi arresa.

"Tu credi abbia funzionato?" chiese Malia. Le dita vagarono lungo il braccialetto sottile, non sapevo nemmeno di averlo, l'osservai con cura, era una semplice catenina d'argento con la mezzaluna "Io..." quel bracciale era apparso dal nulla "Sì" risposi senza rifletterci "E che ci fai ancora qui?" mi esortò a seguirla e così uscimmo dal bunker di Argent.

-

La Jeep non c'era, al suo posto delle impronte di gomme "Sono fresche?" domandai alla Coyote mentre Lydia le esaminava "Sono della Jeep di Stiles" confermò "Ma non aveva le chiavi" notò Lydia "A volte la faceva partire col cacciavite" sorrisi, Lydia si era dimostrata fiduciosa, contagiando anche me, facendomi pensare che nulla fosse ancora perduto. Mi aveva aiutata a capire il lato positivo. Ora ricordavo ogni singola cosa riguardasse Stiles. Lydia si rimise in piedi e ci guardò "Allora dobbiamo dirlo a Scott" però Malia picchiettò sulle nostre spalle, la fronte aggrottata "Forse dovremmo dirgli anche questo" indicò l'ingresso della scuola.

La situazione era di gran lunga peggiorata, non solo eravamo gli unici rimasti a Beacon Hills, ma ora era diventata l'intera stazione, i binari ferroviari passavano dall'esterno. Facemmo il giro dell'intera scuola, le rotaie erano dappertutto. Con cautela aprì la porta della biblioteca.

Non eravamo sole.

Persone in piedi, molte sedute su delle panchine in attesa di un treno che non sarebbe mai arrivato. Fissavano tutti il vuoto.

"Perché c'è una stazione in biblioteca?" pensò Malia "Anche nella Caccia Selvaggia c'è" le feci notare "Sono collegate?" domandò allora "Ci scommetto al cento per cento" esclamò la rossa, girando tra le persone. Appesi al muro i tabelloni con le partenze e gli arrivi, riconobbi la mia città e Canaan "Ci sarà anche un treno" mormorai "Se c'è un treno vuol dire Caccia Selvaggia" tutte queste persone sarebbero diventate dei Cavalieri Fantasma "Dobbiamo impedire che salgano" asserì Malia, ponendosi al centro della stanza, prese fiato ed urlò "Statemi tutti a sentire, dobbiamo uscire da qui, subito". Nessuno si mosse, erano come addormentati ma con gli occhi aperti.