I Know You Love Me; Memories

Epilogo

15 anni dopo

Luna ricordava ogni minimo dettaglio della gravidanza vissuta quattro anni fa, niente nausee o capogiri, solo una fame incredibile ed irascibilità. Era successo troppo in fretta, i mesi trascorrevano veloci tra un tour e l'altro e l'incisione del disco, con le varie promozioni. Stiles faticava a restare al passo durante le missioni, per questo non erano mai riusciti a sposarsi. Non era solo il lavoro a mettere a dura prova la loro normalità. In quei mesi Dan aveva studiato la gravidanza come se fosse il dottore di famiglia. Questo a causa del loro vissuto.

Aiden avrebbe potuto ereditare il doppo DNA di sua madre e la fragile mente del padre, un tempo occupata dal Nogitsune. Una creaturina così innocente poteva essere un'esca perfetta per un eventuale nemico. Fortunatamente in quegli anni si erano stabiliti a New York, e nessuna minaccia incombeva su di loro.

Luna si sedette sul divano dopo aver dato la buonanotte ad Aiden. La babysitter l'aveva definito un bambino d'oro, troppo gentile e calmo per avere appena quattro anni. Stiles riteneva che Lydia lo viziasse troppo, invece Luna credeva che Malia l'avesse portato sulla strada della scontrosità. Derek era sempre il solito brontolone, quelle poche volte in cui si faceva vedere trattava Aiden dandogli del 'Piccoletto' o 'Marmocchio' e poi finiva per proteggerlo da qualunque cosa. Scott invece era lo zio perfetto, non avevano nulla da ridire.

La porta si aprì di soppiatto. Era mezzanotte, tornava da una missione segreta, detestava il segreto professionale con Luna ma doveva farlo. Stiles pensava di trovare tutti addormentati in casa, invece si meravigliò nel trovare l'abatjour accesa. Luna era sulla poltrona, il naso infilato tra gli spariti, le capitava spesso di comporre di notte, i pensieri le arrivavano in modo fluido e spontaneo.

La sua manager l'accusava di scrivere canzoni tristi spesso e volentieri. Ce n'erano due dedicate ad Allison e Karoline, altre narravano in modo criptico della sua vita a Beacon Hills, altre ancora era sull'amore che provava per la famiglia ed alcune trattavano del cambiamento.

In quindici anni erano successe molte cose. Luna era stata adocchiata da un produttore di nicchia durante l'ultimo anno alla NYADA, aveva prodotto un EP con il suo aiuto ed un autofinanziamento, poi erano arrivate le radio dei college e delle scuole, le esibizioni nei locali del suo quartiere. Una casa discografica più grande aveva espresso la curiosità nei confronti della cantante e così era passata ad aprire i concerti dei cantanti locali, finendo per firmare un contratto più grande, pubblicando il suo primo album e andando in tour. La sua vita sembrava essere diventata la stessa di Hayley James in One Tree Hill.

Scott, dopo un flirt con Malia, si era rintanato a Los Angeles dove aveva aperto il suo studio veterinario ed un rifugio per animali abbandonati e randagi, su cui riversava l'amore che avrebbe voluto esprimere ad Allison per sempre. Anche Derek era diventato padre, nessuno sapeva chi fosse la madre, Eli era un ragazzino sveglio ed impacciato, a tratti ricordava Stiles alla sua età. Derek, insieme a Malia e Peter, gestiva a Beacon Hills un'officina. Lydia lavorava in una compagnia energetica a San Francisco mentre i più piccoli, Liam e Mason...

Hayden aveva deciso di mollare Liam tempo fa, ora quest'ultimo si era rifatto una vita in Giappone, aveva aperto un ristorante insieme alla sua fidanzata. Mason era diventato il vice sceriffo quando Parrish aveva occupato il posto di Noah Stilinski, ormai in pensione.

Stiles si soffermò ad osservare il profilo della sua ragazza, per lei il tempo sembrava non passare mai, i capelli che aveva accorciato aggrovigliati in una specie di crocchia, due ciuffi cadevano lungo le tempie. Le gambe piegate sul bracciolo, la felpa preferita a coprirle tutto il corpo. La luce le dava un aspetto più angelico del solito. Allentò la cravatta, sbottonando i primi bottoni della camicia bianca ed arrotolò le maniche, si avvicinò cautamente a lei "Sei bellissima" sussurrò, accovacciandosi per arrivarle di fronte, le posò un delicato bacio sulla testa. Luna in cambio sorrise, gli occhi arrossati per la stanchezza, se li stropicciò "Non sei costretta ad aspettarmi se non vuoi" "Fa niente" scrollò le spalle lei, posò i suoi appunti e la matita sul tavolino "Mi sono portata avanti col lavoro" "Ho parlato col mio capo" proruppe Stiles, come se stesse per sganciare una bomba "Tra due anni posso stabilirmi negli uffici, ai piani alti" Luna sollevò un sopracciglio, era ben consapevole delle straordinarie capacità di Stiles e non capiva perché volessero aspettare così tanto per una promozione che meritava anni fa per aver guidato a sangue freddo e con molta pazienza una missione che comprendeva Derek Hale tra i sospettati "Quindi tra due anni sarò uno di quegli uomini senza cuore che se ne sta tranquillo ad una scrivania" "Sei sicuro di voler startene fermo?" ci teneva a saperlo, Stiles non se ne stava con le mani in mano facilmente "Se posso diventare il capo, sì" "Non fare cazzate, solo questo" si raccomandò Luna, baciandolo al volo "Tu sta tranquilla" bofonchiò lui, tra un sorriso e l'altro.

Quella piccola bolla di felicità venne interrotta da un messaggio da parte di suo fratello, la destabilizzò temendo che tutto stesse per ripetersi.

C'era scritto:

<<Allison è viva>>.