Red Saga: Shadow Owl

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~Wonder Woman~
Era passato così tanto tempo dall'ultima volta che avevo combattuto al fianco di mio figlio che stentavo a credere ai suoi progessi.
-Madre, combattiamo fianco a fianco un'altra volta. Wonder Woman e Shadow Owl.
Questo era mio figlio, coraggioso e nobile, pronto a rischiare la vita per gli altri.
Lo guardai con ammirazione pronta alla lotta e sorrisi, orgogliosa ma anche un po' preoccupata per lui.
-Sono fiera di combattere al tuo fianco, figlio mio. Mostriamo a queste Lanterne Rosse chi siamo, le potenti Amazzoni.
-Mamma, io non sono un'amazzone.
-La potente Amazzone e suo figlio.

Decine e decine di Lanterne ci attaccarono, sembravano non essere particolarmente interessate a me e puntare a Mattia, ciò mi permetteva di sbarazzarmi di loro più facilmente.
Attiravo le Lanterne con il lazzo e le infilzavo con la spada, il mio cuore piangeva per tutte quelle anime perdute che cadevano davanti a noi.
Mattia mi difendeva creando scudi di energia per deviare gli attacchi diretti a me e continuava a teletrasportarsi ed uccidere i nemici con fendenti rapidi o pugni di energia.
Col passare dei minuti Mattia si scatenava sempre di più iniziando ad uccidere in massa falciandoli con una spada d'ombra gigante o scoccando frecce d'energia verde.

-Stanno diventando tanti, figliolo. A quanto pare hanno raccolto più Ira e rancore in questi anni.
-Stai pensando a quello che penso io, mamma?
-Mi è mancato il mio piccolo aiutante.
Tornammo a terra ed iniziammo a combattere i nemici con la spada.
Io attaccavo la maggior parte dei bersagli, Mattia mi difendeva con i costrutti di energia, attaccava i rimanenti e si teletrasportava quando lo attaccavano alle spalle facendo passare attraverso di lui la mia spada che colpiva gli avversari ignari.
Mani d'ombra afferravano le Lanterne rimanenti e le sballottavano in giro o tenevano ferme per essere colpite da altre frecce di energia.

Tra i nemici caduti c'erano anche dei nomi leggermente più famosi come Fury-6 e Zilious Zox.

-Sarà un piacere sterminare altri terrestri- un uomo si avvicinò a noi, seguito da una donna che mi sembrava di aver visto tra le Lanterne Verdi

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-Sarà un piacere sterminare altri terrestri- un uomo si avvicinò a noi, seguito da una donna che mi sembrava di aver visto tra le Lanterne Verdi.

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-Un terrestre ed una Lanterna Verde? Perché due come voi si sarebbero uniti alle Lanterne Rosse?
-Stai zitta, donna- urlò lui.
-Non osare parlare a mia madre in quel modo o trasformerò il tuo cadavere in una bomba per il tuo capo.
-Calmati, Mattia, figlio mio. Ascoltarli è utile per la tua crescita personale, guarda cosa sono diventati in modo da imparare da loro.

-Certo, parlate come se fosse colpa nostra eh? È il sistema che non funziona. Il mio nome è Rankorr, ma un tempo era Jhon Jack Moore. Io e mio fratello eravamo orfani e vivevamo solo con nostro nonno, ma fu ucciso da un ladro. Sapete cosa ha fatto la polizia? Voi supereroi? Nulla. Nessuno ha fermato l'assassino perché "mancavano prove". Ah ma io sono stato tranquillo eh, ho pensato "prima o poi lo prenderanno e vendicheranno mio nonno" ed invece niente. Il risultato è stato che mio fratello si è fatto giustizia da solo, io credevo ancora nella giustizia e non gli permisi di rifugiarsi da me mentre scappava dalla polizia e così... bang. Un ufficiale gli ha sparato. È questa la vostra giustizia?

-Madre, com'è possibile?- Mattia mi guardò -Noi siamo i buoni, giusto? Perché nessun eroe ha risolto la cosa? Mostri e demoni vengono uccisi dai super tutti i giorni...
-Piccolo, sei forte ma ci sono tante cose del mondo che non sai. Non sempre tutto va come andrebbe, ma noi dobbiamo fare del nostro meglio in quanto cittadini ed eroi.

-Certo, eroi...- la donna si avvicinò -Grandi eroi voi eh, soprattutto il ragazzino Lanterna Verde. Piacere, sono Laira Omoto ed ero una tua collega. Nata sul pianeta Jayd ed allenata da mio padre Kentor Omoto, anche lui una Lanterna, che mi insegnò le arti marziali ma soprattutto l'onore. Mio padre scomparve e venne dichiarato morto, così io ereditai il suo anello. Per completare l'allenamento venni mandata nella città di X'ol su Jayd per uccidere il criminale noto come "Golden Dragon" che si scoprì essere mio padre. Non era morto, le Lanterne avevano mentito, era diventato un criminale agli occhi della legge nel momento in cui provò a sanare il suo pianeta corrotto usando l'anello per influenzare il comportamento delle altre persone. Effettivamente a cosa serve il libero arbitrio se gli altri fanno del male, no? Mi fidai delle Lanterne e lo sconfissi, uccidendolo per rispettare il suo onore. Le mie capacità nelle arti marziali mi resero una Lanterna potente e rinomata, ma ciò non bastò... non bastò per proteggere la mia famiglia quando venne sterminata da una Lanterna Gialla. Lui implorò la mia pietà, ma io lo uccisi. Questo singolo gesto bastò per essere abbandonata dai Verdi e così mi unii ai Rossi.

-Avete storie tristi, ma ciò non giustifica l'aver dedicato la vita ad uccidere. La vendetta non riporterà indietro i vostri cari.
-Ma così siamo sicuri che non possano uccidere nessuno.
-Diventando voi stessi gli assassini?
-Beh io di sicuro non mi ucciderò- rise Rankorr.
-Il nostro scopo sono sempre state le altre Lanterne e le persone al potere, di certo non i cittadini innocenti- spiegò Laira -Non siamo i mostri, siamo le vittime. E tu ragazzo, sei la nostra preda.
-Io... non ho fatto niente.
-Sei una Lanterna Verde, sei colpevole di non aver fatto abbastanza. E mal che vada... sarai una piccola vittima collaterale per un bene superiore.

Riuscivo a percepire che Mattia era turbato, nonostante fosse un demone aveva vissuto fin da piccolo con me circondato da ideali e giustizia, forse non avevo fatto abbastanza per prepararlo alla crudeltà del mondo.
-Ascolta, Shadow Owl- gli misi le mani sulle spalle -Loro sono dei criminali, non importa che hanno sofferto, le loro scelte li hanno portati a ferire gli altri. Tu devi essere migliore, ok? Non farti tentare dalle loro parole.
-Madre...
-No, è importante.
-No, Madre, Harley mi sta chiamando tramite il ciondolo, devo andare da lei.
-Bene figliolo, mi occuperò io di questi due criminali.
-Hai bisogno di aiuto? Posso fare in fretta.
-Se ti avanzano secondi vai a salutare la tua ragazza prima di scappare. Ti darà la giusta carica e motivazione.
-Va bene Madre, ti voglio bene.
Poi sparì, mi chiesi se lo avrei rivisto.

~Starfire~
Stavo affrontando il mostro tentacolare, era molto più forte delle altre Lanterne e metteva a dura prova me e mia sorella.
Un suo tentacolo stava per colpirmi come una frusta, ma qualcosa lo bloccò, era uno scudo di energia verde.
-Ciao, piccola- Mattia mi sorrise -Ciao anche a te sorellastra.
-Non sono la tua sorellastra- reclamò Blackfire.
-Mi hanno chiamato, devo andare ad affrontare Atrocitus. Ho pensato che vederti avrebbe migliorato il mio umore.
-Mattia, attento alle spalle!
Mattia senza voltarsi afferrò un tentacolo che lo stava per colpire e tirò l'avversario a sé.
-Stupido avanzo di hentai, non toccare la mia ragazza o ti rendo un fritto misto.
Con un colpo secco della sua spada di ombre uccise l'avversario.
-Bene amore, ora pensate ai pesci piccoli. Cthulhu non c'è più.
-Grazie amore, ma che cos'è un hentai?
-Devo scappare- mi baciò.
-Niente per me?- scherzò mia sorella.
-Chiedi a Raven, magari ti dà un bacino lei.
Poi Mattia sparì, pregai con tutto il cuore che non si facesse troppo male.

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